Mascherine che si illuminano a contatto con il Covid
14 Gennaio ore 16.19
Mascherine che si illuminano a contatto con il Covid, questa è l’invenzione dell’Università di Kyoto.
Un gruppo di ricercatori dell’Università, grazie agli studi di veterinaria, avrebbero trovato il modo di poter accertare la positività del Covid tramite gli anticorpi presenti nelle uova di struzzo.
Arriva proprio dal Giappone, questo interessante esperimento sul Covid. Si tratta di uno studio che è ancora in fase di sperimentazione e che potrebbe aiutare le persone e gli esperti nel tracciamento del virus.
A cosa servono le uova di struzzo per le Mascherine che si illuminano a contatto con il Covid?
Gli struzzi sono tra gli animali in natura che sviluppano più anticorpi in grado poi di realizzare agenti patogeni.
I ricercatori, guidati da Yasuhiro Tsukamoto, professore di veterinaria e rettore dell’Università, hanno iniettato il virus disattivato negli struzzi. Hanno poi osservato come questi animali erano in grado di neutralizzare i patogeni e di fatto distruggere il virus.
Gli anticorpi sono stati studiati per essere inseriti nelle mascherine come filtri. I filtri, se nebulizzati con una particolare soluzione, sono in grado di illuminarsi al buio e mostrare se effettivamente si è venuti o meno a contatto con il Covid-19.
Per ora si tratta di un test che è stato sperimentato su poche persone. Se lo studio dovesse avere buoni esiti la speranza è di avere un’arma in più nella prevenzione del virus.
Queste le parole del professor Yasuhiro Tsukamoto sulle mascherine che si illuminano a contatto con il Covid: “Noi possiamo produrre in serie anticorpi dagli struzzi e a basso costo. In futuro, vogliamo trasformare la nostra ricerca in un semplice kit con test che chiunque potrà usare. Puntiamo ad un’approvazione delle mascherine che si illuminano nel 2022”.