Come si diventa Ambasciatore? La guida completa

09 Marzo ore 16.45

Come si diventa Ambasciatore? La guida completa

Come si diventa ambasciatore? La carriera diplomatica appare molto affascinante, attrae l’attenzione di molti, soprattutto dei più giovani. Intraprendere una strada verso la politica, per tanti, è un’occasione per provare a dare una svolta al proprio Paese.

Per quanto attraente, però, questo percorso non è così facile come sembra. L’ambasciatore agisce per conto dello Stato italiano, rappresentandolo negli Stati in cui presta servizio e nelle organizzazioni internazionali di tutto il mondo. Tutela i connazionali all’estero, si occupa dell’analisi politica ed economica, partecipa a convegni in tutto il mondo, coopera con altri Paesi, si occupa di accoglierli quando sono in visita nella nostra nazione. Insomma, i compiti dell’ambasciatore sono molti, e hanno una certa rilevanza, perché è lui a rappresentare tutti noi.

Per arrivare a ricoprire un ruolo di prestigio, che ti dà una stabilità lavorativa, e una retribuzione alquanto soddisfacente, occorre tempo, impegno, e forza di volontà. Qual è, quindi, la strada da percorrere per diventare ambasciatore?

I titoli di studio necessari per avvicinarsi alla carriera da ambasciatore

L’università non prevede un percorso univoco da seguire, per chi vuole diventare ambasciatore. Se questo mondo ti affascina, infatti, puoi iniziare con gli studi in Giurisprudenza, o Scienze Politiche, ma anche in Economia. Nel caso di Giurisprudenza, puoi scegliere se seguire il corso quinquennale, oppure il 3+2 composto dalla Triennale di Scienze Giuridiche, abbinata ad una Laurea Magistrale che ti specializza in un settore particolare. Per le altre due facoltà, invece, dovrai intraprendere la formula 3+2, con Triennale e Magistrale.

Grazie alla laurea in legge, sarai introdotto al funzionamento legislativo anche in ambito politico, cosa molto utile per diventare ambasciatore. La laurea in Scienze Politiche, invece, potrai studiare nel dettaglio i sistemi di governance nazionali ed internazionali, e imparare come operare all’interno di questi. La laurea in Economia, anche se può sembrarti quella più lontana a questo mondo, tra le tre, in realtà è utile dal punto di vista dell’acquisizione dei principi della finanza, della gestione d’impresa e del funzionamento economico in generale, molto importanti per la carriera diplomatica. Anche Scienze dell’amministrazione è un titolo di studio valido per intraprendere questa strada, in quanto potrà avvicinarti al mondo dell’amministrazione politica e fornirti competenze di alto profilo in ambito economico, legislativo ed anche sociologico.

Dopo aver concluso l’università, e aver conseguito una laurea Magistrale, gli studi non sono finiti. Infatti, è consigliabile frequentare un master, oppure seguire un corso di alta formazione. Il bagaglio accademico e culturale di un ambasciatore non ha limiti di riempimento, dunque devi essere pronto a studiare il più possibile, per guadagnarti la tua occasione.

La formazione a distanza per diventare ambasciatore

Abbiamo detto che avere un titolo di studio è una condizione assolutamente necessaria per poter accedere al concorso per ambasciatori. Scegliere l’Ateneo migliore per le tue esigenze ti aiuterà a semplificare lo studio e ad accelerare la tua carriera.

Gli Atenei online come Unicusano sono pensati per offrirti tutti gli strumenti per acquisire nuove competenze attraverso la particolare metodologia didattica adottata: la metodologia telematica. Con questo approccio, potrai seguire le lezioni in qualunque luogo e in qualunque momento, accedendo ad una piattaforma in e-learning attiva 24 ore su 24, 7 giorni su 7. All’interno della tua area studente, troverai anche il materiale didattico di supporto allo studio, oltre a poter interagire con docenti e colleghi di corso.

Unicusano ha all’attivo corsi di laurea in tutte le aree didattiche potenzialmente utili per diventare ambasciatore: giurisprudenza, economia e scienze politiche.

I requisiti per diventare ambasciatore

Ancora prima di pensare a quale università frequentare, e come raffinare e approfondire le tue conoscenze, devi accertarti di avere dei requisiti fondamentali, sui quali non si transige, per diventare ambasciatore. Innanzitutto, bisogna essere cittadini italiani e, inoltre, non bisogna avere delle pendenze penali, mostrando il rispetto per le leggi e un’elevata onorabilità.

Un ambasciatore deve essere una persona chiara, trasparente, precisa, attenta alle regole, deve dare l’esempio.

Oltre ai requisiti necessari e primari, ci sono anche altri requisiti da prendere in considerazione, che non sono obbligatori ma sono, senza alcun dubbio, ben accetti, e ti fanno acquisire punti in più. Uno di questi è l’esperienza internazionale, in grado di valorizzare il tuo curriculum e aumentare le chance di successo nella carriera diplomatica. Poiché questo lavoro prevede anche molti spostamenti, è importante che un ambasciatore che si rispetti conosca approfonditamente almeno tre lingue. Prima tra tutte, l’inglese, e poi il francese, lo spagnolo, il tedesco, ma anche lingue più complicate, ma che stanno prendendo piede ovunque, come il cinese o il russo. Sapersi rapportare con persone fuori dalla nazione è uno degli aspetti fondamentali di questo lavoro. Così come è fondamentale il fatto di saper gestire incarichi di grande responsabilità.

Il concorso per diventare ambasciatore

Per diventare ambasciatore, però, non è sufficiente una laurea e un master o un corso, ma occorre che tu superi un concorso specifico. È l’ultimo step da affrontare, e poi il tuo sogno potrebbe diventare realtà. Questo concorso pubblico ti permetterà di entrare nella diplomazia italiana. Le prove si tengono ogni anno, ma alle prove possono accedere solo coloro che possiedono:

  • cittadinanza italiana;
  • età massima di 35 anni;
  • titolo universitario idoneo;
  • pieno godimento dei diritti politici;
  • certificato di idoneità psicofisica.

La prova pre-selettiva

Prime delle prove vere e proprie c’è una sorte di test d’ingresso, una prova pre-selettiva, composta da una serie di domande nell’ambito della finanza, del diritto, dell’economia, delle scienze politiche. Saranno presenti anche dei test sulle lingue straniere richieste e dei quesiti di logica. Inoltre, dovrai redigere un articolo sia in italiano, sia in inglese e rispondere a un test a risposta multipla su quesiti generali, al quale bisogna rispondere correttamente ad almeno ⅔ delle domande.

Le prove scritte e orali del concorso ambasciatori

Superata questa prova attitudinale, potrai accedere al vero e proprio concorso. Esso è strutturato in cinque prove scritte differenti:

  1. storia delle relazioni internazionali, ad iniziare dal Congresso di Vienna fino ad oggi;
  2. nozioni di diritto internazionale pubblico e diritto internazionale relativo all’Unione Europea;
  3. lingua inglese, attraverso una composizione su tematiche d’attualità internazionale e senza l’utilizzo del dizionario;
  4. politica economica e cooperazione economica, finanziaria multilaterale e commerciale;
  5. composizione inerente tematiche d’attualità internazionale in una lingua straniera a scelta tra spagnolo, francese e tedesco, senza l’uso del dizionario.

Dopo aver superato tutte e cinque le prove scritte, si passerà a quella orale. Questo ultimo step verte sulle conoscenze di contabilità di Stato, diritto pubblico italiano sia costituzionale che amministrativo, geografia economica e politica, nozioni istituzionali di diritto internazionale privato e diritto civile. Dovrai dimostrare anche di avere conoscenze informatiche, e di saper esporre una tematica indicata dal presidente di commissione, perché un vero ambasciatore non ha problemi ad esprimersi in pubblico. Se sei interessato a questa carriera, e hai conseguito gli studi richiesti, resta aggiornato sulla pubblicazione delle prossime date del concorso, sul sito della Gazzetta Ufficiale.

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Credits Immagine: webphotographeer / getty images signature