Come diventare revisore contabile: studi e certificazioni necessarie
04 Febbraio ore 18.02
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Vuoi saperne di più sul revisore contabile e l’esame per accedere alla professione? Come saprai, l’iter prevede la laurea, un periodo di tirocinio e un esame di Stato.
In caso di superamento dell’esame, c’è un ultimo passaggio obbligatorio. Bisogna cioè iscriversi nell’apposito registro dei revisori contabili. Una volta, portato a termine tutto l’iter appena descritto, potrai lavorare come revisore.
Per capire nel dettaglio i passi da compiere, continua la lettura della guida. Troverai tutte le informazioni necessarie sui percorsi di laurea più indicati, sulle mansioni del revisore contabile e l’esame con le sue prove scritte e orali.
Revisore contabile laurea triennale e magistrale
Il revisore contabile lavora per enti pubblici e aziende private. Il suo compito principale consiste nel controllare le scritture contabili per verificare che siano in linea con le norme in vigore. Non solo, si occupa anche di garantire che i dati finanziari siano chiari e trasparenti, in modo da facilitarne la lettura da parte anche di soggetti terzi.
Per esercitare la professione, dunque, sono indispensabili una serie di competenze in materie contabili ed economiche. Per diventare cioè revisore contabile sono necessari i seguenti titoli di studio:
- Lauree triennali della classe L-18 in Scienze dell’economia e della gestione aziendale (Economia, Economia aziendale, Economia aziendale a bancaria, Economia aziendale e management ecc.)
- Lauree triennali della classe L-33 in Scienze economiche
- Lauree magistrali della classe LM-56 in Scienze dell’economia e della gestione aziendale (Scienze economiche, Economia applicata, Economia e commercio, Economia e finanza, Economia e diritto ecc.)
- Lauree magistrali della classe LM-77 in Scienze economiche aziendali
- Lauree magistrali della classe LM-16 in Finanza
- Laurea magistrali della classe LM-62 in Scienze della politica
- Lauree magistrali della classe LM-76 in Scienze economiche per l’ambiente e la cultura
- Lauree magistrali della classe LM-63 in Scienze delle pubbliche amministrazioni
- Laurea a ciclo unico di durata quinquennale LMG/01 in Giurisprudenza
- Lauree magistrali della classe LM-82 in Scienze statistiche
- Lauree magistrali della classe LM-83 in Scienze statistiche attuariali e finanziarie
Tirocinio revisore contabile
La laurea non basta per proseguire il percorso per revisore contabile fino all’esame. Cosa significa? Per accedere all’esame di abilitazione bisogna prima seguire un periodo di praticantato.
Il tirocinio per revisore contabile ha durata triennale ed è obbligatorio. Lo scopo del praticantato è semplice. Acquisirai l’esperienza necessaria a mettere in pratica le nozioni apprese durante il percorso di studio. Parteciperai, infatti, attivamente alle operazioni di revisione affidate alla società di revisione o al professionista presso cui svolgerai il tuo tirocinio.
Per poter iniziare il praticantato bisogna iscriversi presso l’apposito registro e rispettare le condizioni richieste, vale a dire il titolo di laurea e i requisiti di onorabilità.
Requisiti di onorabilità del revisore
Per partecipare al tirocinio per revisore contabile e all’esame successivo bisogna essere in possesso dei seguenti requisiti di onorabilità:
- Non trovarsi in una condizione di interdizione temporanea o di sospensione dagli uffici direttivi di persone giuridiche e imprese
- Non essere stati sottoposti a misure di prevenzione (legge numero 1423 del 27 dicembre del 1956 e legge numero 575 del 31 maggio del 1965 e successive modifiche)
- Non essere stati condannati a reclusione con sentenza irrevocabile per più di 6 mesi o per uno dei reati previsti dalle leggi che disciplinano l’attività bancaria, finanziaria, mobiliare, assicurativa ecc.
- Non essere stati soggetti a reclusione per un periodo superiore a 6 mesi per uno dei delitti previsti dal titolo XI del libro V del codice civile
- Non essere stati sottoposti a reclusione per un periodo superiore a 12 mesi per un delitto in materia tributaria contro l’amministrazione pubblica, la fede pubblica, il patrimonio, l’ordine pubblico e l’economia pubblica
- Non essere stati condannati a reclusione per un periodo superiore a 24 mesi per qualunque delitto colposo
- Non aver riportato in paesi esteri condanne penali o altre sanzioni, che per tipologia e durata corrispondono a condanne/sanzioni giudicati dalla legge italiana motivo di perdita del requisito di onorabilità
Revisore contabile: esame
Una volta terminato il tirocinio per revisore contabile, è possibile iscriversi per sostenere l’esame. Quest’ultimo viene indetto periodicamente tramite bando dal Ministero dell’Economia e della Finanza.
In cosa consiste? Sono previste tre prove scritte e una prova orale. Per superare l’esame dovrai studiare le seguenti materie, su cui vertono le prove:
- Argomenti di area economico-aziendale come contabilità generale, analisi finanziaria, contabilità analitica e di gestione, matematica e statistica
- Argomenti di area giuridica come diritto civile e commerciale, diritto tributario, diritto societario e diritto fallimentare
- Argomenti di area tecnico-professionale come gestione del rischio e controllo interno, principi di revisione nazionali e internazionali, deontologia professionale
In caso di superamento dell’esame, è possibile iscriversi al registro dei revisori contabili. Devi solo inviare la richiesta di iscrizione tramite il sito della Ragioneria Generale dello Stato.
Come diventare revisore dei conti degli enti locali
Ti piacerebbe lavorare nella pubblica amministrazione? Per diventare revisore dei conti per gli enti locali devi iscriverti nell’apposito registro.
Dovrai compilare una serie di campi con i tuoi dati anagrafici e inserire dati come le provincie per le quali sei disposto ad assumere l’incarico. L’albo è regionale. Potrai cioè scegliere le provincie solo della tua regione di residenza. Ovviamente, sono previsti una serie di requisiti che cambiano anche in base all’ente. A seconda dei tuoi requisiti cioè dovrai scegliere la fascia di riferimento con il relativo ente locale.
Revisore contabile e commercialista: le differenze
Ti stai chiedendo quali siano le differenze tra revisore contabile e commercialista? Il percorso di studi è lo stesso. In quanto a competenze cioè le due figure sono sovrapponibili. Entrambi hanno una laurea in economia. Ovviamente, a cambiare sono le specializzazioni. Il commercialista, per esempio, svolge un tirocinio, ma della durata di 18 mesi e presso un altro commercialista.
In realtà, a distinguere le due figure sono le mansioni. Il revisore dei conti viene chiamato a operare in tutte quelle società che per legge devono nominare un organo di controllo. Si tratta cioè di aziende che sono tenute, per esempio, alla redazione di un bilancio consolidato. Non solo, il revisore viene nominato anche in tutte quelle realtà che sono obbligate ad attenersi a principi di trasparenza sia a livello interno che a livello esterno (investitori, clienti ecc.).
Il commercialista, invece, offre un servizio di consulenza per questioni riguardanti gli adempimenti fiscali, gli adempimenti contabili e gli adempimenti legali riguardanti l’area del diritto societario (costituzione di una società, definizione dello statuto ecc.), del diritto del lavoro e del diritto fallimentare.
Revisore contabile stipendio
Il lavoro del revisore contabile è complesso e presuppone una serie di responsabilità. Non solo, la legge prevede anche l’obbligo dell’aggiornamento costante. Durante la carriera cioè bisogna seguire corsi e seminari di aggiornamento professionale. I guadagni, però, ripagano l’impegno.
Lo stipendio medio di un revisore contabile presso un’azienda privata è di circa 30 mila euro all’anno. In realtà, le cifre possono oscillare molto. I guadagni, infatti, sono influenzati dagli anni di esperienza, dall’area geografica di attività e dalla società per cui si lavora. Ovviamente, un altro fattore che incide sul livello di retribuzione è la scelta tra libera professione o lavoro dipendente.
Per quanto riguarda, invece, gli enti pubblici i compensi variano a seconda della grandezza dell’ente. Cosa significa? Un revisore contabile di un comune fino a 5.000 abitanti avrà un compenso più basso rispetto a quello percepito da un revisore di un comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti.
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