Come diventare educatore di asilo nido: la guida completa
21 Dicembre ore 12.13
Ti piacciono molto i bambini e vuoi capire come diventare educatore di asilo nido? Il primo passo da compiere è completare le scuole superiori, prendere il diploma e iscriverti all’università. Dovrai scegliere la facoltà di scienze dell’educazione e della formazione e, una volta laureato, potrai fermarti alla triennale oppure proseguire gli studi con la magistrale.
Prima di intraprendere tutto l’iter e specializzarti nel settore dell’infanzia, però, devi fermarti a riflettere e farti qualche domanda: ti senti portato per ricoprire un ruolo educativo? Pensi di poterti prendere cura di bambini molto piccoli per diverse ore al giorno? Se le risposte a queste domande sono affermative, allora hai il profilo giusto per fare l’educatore di asilo nido.
Ma vediamo insieme nel dettaglio cosa fanno gli educatori, dove lavorano e quali sono le competenze da acquisire per fare questo lavoro.
Cosa fa un educatore di asilo nido: le mansioni principali
Prima di addentrarci nella guida su come diventare educatore di asilo nido, soffermiamoci un attimo su mansioni e caratteristiche di questa professione.
Un educatore di asilo nido, detto anche educatore della prima infanzia, si occupa di bambini di età compresa tra 0 e 3 anni. Si tratta cioè di una figura da non confondere con quella del maestro. Se hai digitato online la ricerca diventare maestra di asilo nido ti sarai trovato di fronte a una figura professionale diversa. La maestra/o si occupa, infatti, dei bambini più grandi che iniziano il loro percorso scolastico nella scuola dell’infanzia (3-6 anni).
Ma cosa fa l’educatore? Organizza le attività ludiche ed educative e accudisce e cura i bambini. Gestisce, in particolare, l’igiene e l’alimentazione e vigila durante le fasi dell’addormentamento e del riposo dei piccoli.
È molto presente anche a livello educativo perché ha il compito di favorire la conquista dell’autonomia da parte dei bambini, di promuoverne l’inserimento nel gruppo, di sostenere il percorso di crescita e di aiutare i piccoli a sperimentare le proprie abilità e a fare nuove conquiste. Si relaziona, inoltre, con i familiari e li aggiorna sul percorso dei loro figli. Riassumendo queste sono le mansioni base:
gestione della formazione e della socializzazione dei bambini
sorveglianza e assistenza dei piccoli
organizzazione e attuazione dell’attività ludica
partecipazione alle attività incluse nella programmazione educativa
organizzazione degli spazi per le diverse attività con particolare attenzione alle aree destinate al sonno e ai pasti
cura della somministrazione dei pasti e controllo della pulizia e dell’igiene sia dell’ambiente che dei piccoli. Accudimento dei bambini in caso di primi sintomi di malattia e immediato contatto con il responsabile della struttura e con i genitori
partecipazione agli organi collegiali
gestione dei rapporti con le famiglie (colloqui e accoglienza)
Come diventare educatore di asilo nido: le competenze richieste
Gli educatori di asilo nido devono avere competenze pedagogiche, didattiche e psicologiche. Non solo, hanno bisogno di un’infarinatura di puericultura, igiene pediatrica e cura delle malattie infantili.
L’educatore è una professione che richiede anche tutta una serie di caratteristiche personali, perché non è semplicissimo lavorare tutti i giorni a stretto contatto con dei bambini così piccoli. Pazienza, creatività, affidabilità, propensione al lavoro in team e abilità organizzative e gestionali sono alcune delle qualità indispensabili per fare al meglio questo lavoro.
Sono necessari, inoltre, un certo spirito di osservazione e una spiccata capacità di valutazione. Dovrai cioè essere bravo a osservare il comportamento infantile per applicare metodi, strumenti e strategie atti a creare il giusto ambiente educativo per i tuoi piccoli allievi. Non guasta poi la propensione all’ascolto e al dialogo, soprattutto nel rapporto con i familiari dei piccoli.
Educatori asilo: la facoltà universitaria da scegliere
Per diventare educatore di asilo nido basta iscriversi alla facoltà di Scienze dell’educazione e della formazione, classe di laurea L-19 con indirizzo Educatore servizi per l’infanzia. Il percorso triennale da 180 crediti formativi universitari include diverse materie tra cui:
pedagogia generale
didattica generale e neurodidattica
neonatologia
neuropsichiatria infantile
progettazione educativa
igiene generale e applicata
Scienze dell’educazione e della formazione è una facoltà attiva anche nelle università telematiche, dove usufruisci del grande vantaggio delle lezioni online. Non devi cioè recarti in ateneo per seguire i diversi corsi dei docenti, perché tutte le lezioni e i seminari sono disponibili in formato video sulle piattaforme online. Non solo, sono in formato digitale anche molti materiali di studio che dovrai semplicemente scaricare e consultare.
Questa modalità ti permette di usufruire di tanti vantaggi: tagli tutti i tempi morti necessari per raggiungere l’ateneo, gestisci con maggiore libertà il tempo da dedicare allo studio, risparmi sui costi di mantenimento perché non sei tenuto a trasferirti nei pressi dell’ateneo per semplificare gli spostamenti e riesci a conciliare con maggiore facilità lavoro, famiglia, studio e vita sociale.
Non devi neppure preoccuparti per la validità del titolo. Le lauree online hanno lo stesso valore legale di quelle conseguite presso un ateneo tradizionale con lezioni in sede. Devi semplicemente scegliere una delle 11 università telematiche ufficialmente riconosciute dal ministero dell’istruzione.
Se non vuoi fermarti alla triennale ma preferisci completare la tua formazione con un percorso più specialistico, hai la possibilità di iscriverti alla magistrale. Puoi scegliere cioè la laurea in Scienze pedagogiche, classe LM-85.
Come diventare educatore di asilo nido: gli sbocchi lavorativi
Un educatore può lavorare in ambito sia pubblico che privato. Qui sotto, trovi un piccolo elenco con i possibili sbocchi lavorativi:
settore pubblico – asili nido, micro nido e sezioni primavera all’interno delle scuole dell’infanzia. La differenza tra i tre servizi è minima. I micro nido, per esempio, hanno semplicemente una capienza inferiore e possono accogliere fino a un massimo di 24 bambini. Le sezioni primavera, invece, sono un servizio integrativo per bambini con età compresa dai 2 ai 3 anni
settore privato – asili nido aziendali, nido in famiglia, ludoteca e baby parking. Quest’ultimo viene denominato anche centro di custodia oraria. Si tratta, infatti, di un servizio educativo extra destinato a quelle famiglie che hanno bisogno di lasciare i piccoli oltre l’orario standard dell’asilo nido
Ma non è finita qui. L’educatore di asilo nido può trovare lavoro anche nei reparti ospedalieri pediatrici, nelle comunità per minori dove vengono accolti piccoli di età inferiore ai 3 anni e nelle comunità per mamma e bambino. Queste ultime sono delle strutture adibite all’accoglienza di madri con uno o più figli che vivono condizioni di disagio psichico o sociale o sono in una situazione di difficoltà dal punto di vista dei rapporti familiari.
Non solo, oggi esistono anche i centri bambini e famiglie (CBF) . Cosa sono? Sono dei centri comunali che sono aperti nelle fasce orarie pomeridiane. Oltre ai bambini, però, sono presenti anche i genitori che vengono coinvolti nelle varie attività ricreative organizzate dagli educatori.
Per lavorare nel settore privato basta inviare il proprio curriculum e fare un colloquio con i titolari della struttura. Per lavorare nel settore pubblico, invece, bisogna partecipare a un apposito concorso.
Il concorso per gli educatori di asilo nido
Per essere ammessi al concorso sono necessari una serie di requisiti. Qui sotto trovi l’elenco dei requisiti richiesti:
laurea in scienze dell’educazione L-19 con indirizzo Educatore servizi per l’infanzia
laurea quinquennale a ciclo unico in Scienze della formazione primaria da integrare con un corso di specializzazione da 60 crediti formativi universitari. Il corso serve ad ampliare la formazione in modo da avere la giusta preparazione per lavorare con i bambini 0-3 anni. Oltre alle lezioni teoriche, i corsi integrativi prevedono anche dei laboratori pratici con attività di gioco, attività di educazione e osservazione e non solo
cittadinanza italiana
conoscenza base della lingua inglese e dell’informatica (oggetto del colloquio orale)
idoneità fisica all’impiego
godimento di tutti i diritti sia civili che politici
assenza di condanne penali che impediscono i rapporti di lavoro con la pubblica amministrazione
non essere stati dichiarati decaduti da un impiego publico per aver ottenuto la posizione con produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile
Ma come funziona il concorso? Una volta ammesso, devi sostenere una prova di preselezione incentrata su domande di cultura generale e quesiti di logica e abilità linguistica. Si tratta cioè di un prova con una batteria di quiz a risposta multipla da svolgere in un lasso di tempo predefinito.
Se superi questo primo step, partecipi al concorso vero e proprio che prevede una prova scritta e un colloquio orale. Le materie del concorso sono le seguenti:
costituzione della repubblica italiana e ordinamento degli enti pubblici locali
disciplina del lavoro pubblico, diritti, doveri e responsabilità
sicurezza sul lavoro e norme a tutela e difesa della privacy
normativa sia nazionale che regionale sui servizi educativi dell’infanzia
elementi di igiene e di pronto soccorso
pedagogia e sociologia dell’infanzia
elementi di psicologia dell’età evolutiva
puericoltura e normativa sugli asili nido
Educatore nel settore pubblico: contratto e mansioni
Se risulti vincitore di concorso, puoi iniziare la tua carriera nel settore pubblico. Firmi cioè un regolare contratto con una retribuzione media mensile di circa 1270 euro.
Per quanto riguarda l’impegno quotidiano, invece, devi considerare 6 ore al giorno di contatto diretto con i bambini. Il lavoro poi si svolge in collaborazione costante con altre figure, tra cui il coordinatore pedagogico, gli ausiliari, gli assistenti di asilo nido e gli addetti alla mensa. Chiaramente, non ti occupi di tutti i piccoli che frequentano l’asilo. Ti viene affidato cioè un piccolo gruppo di bambini per i quali diventi il principale punto di riferimento. Di solito, negli asili nido con allievi dai 3 ai 18 mesi è previsto un educatore ogni 6 bambini. Negli asili con piccoli dai 18 mesi in su, invece, è presente un educatore ogni 9 bambini.
Se trovi lavoro in un CBF, centro bambini e famiglie, gestirai un gruppo maggiore di bambini. Ti verranno affidati, infatti, 13 bambini con il loro rispettivi familiari.
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