Active recall: cos’è e come funziona questo approccio allo studio

18 Novembre ore 9.20

Active recall: cos’è e come funziona questo approccio allo studio

L’active recall è un approccio allo studio sempre più popolare tra studenti e professionisti, per la sua efficacia nel migliorare l’apprendimento e la memorizzazione. Questa tecnica si basa sul principio di richiamo attivo, ovvero “attivare” la memoria anziché assorbire messaggi in modo passivo. Il processo può essere fatto attraverso una serie di domande o con l’uso di flashcards.

Questo metodo è stato dimostrato essere molto più efficace rispetto alla semplice rilettura o revisione passiva, perché stimola il tuo cervello a recuperare attivamente le informazioni, rinforzando così il processo di memorizzazione. Nei prossimi paragrafi, ti guideremo attraverso i vari aspetti dell’active recall, spiegandoti perché funziona, come implementarlo nel tuo studio quotidiano e come può trasformare il modo in cui apprendi.

Cos’è l’active recall?

L’active recall è una tecnica di studio che si basa sull’attivazione attiva della memoria per migliorare l’apprendimento e la memorizzazione. In pratica, funziona in questo modo: invece di limitarti a rileggere passivamente il materiale di studio o a prendere appunti, con l’active recall ti metti alla prova cercando di ricordare attivamente ciò che hai studiato.

Questo processo, ovviamente, implica il richiamo delle informazioni senza guardare il testo o gli appunti, stimolando così il tuo cervello a recuperare attivamente le conoscenze acquisite. Il principio dietro l’active recall è semplice, ma efficace: il processo di “richiamare” un’informazione rinforza il percorso neuronale associato a quella informazione nel cervello, rendendo più facile ricordarla in futuro.

Questa tecnica può assumere diverse forme, come auto-interrogarsi su un argomento, utilizzare flashcards o spiegare ciò che hai studiato a te stesso o ad altri.

Come si “richiamano” le informazioni?

Il processo di “richiamo” delle informazioni nell’active recall prevede un’attivazione nella tua memoria per recuperare ciò che hai studiato senza dover leggere gli appunti o i libri di testo. Ci sono, come abbiamo detto, diverse strategie per il richiamo attivo. Le più utilizzate sono:

  • Auto-interrogazione. Dopo aver studiato un argomento, chiudi il libro o gli appunti e rivolgi a te stesso domande specifiche su ciò che hai appena letto. Cerca di rispondere senza guardare gli appunti o le dispense. Puoi farti delle domande, ad esempio, sulle date più importanti, sui concetti principali e le parole chiave, sulle spiegazioni di teorie o passaggi di un processo;
  • Flashcards. Crea flashcards con domande da un lato e risposte dall’altro. Leggi la domanda, prova a rispondere, e poi controlla la risposta. Questo metodo è particolarmente utile per memorizzare fatti, termini o formule;
  • Insegnamento immaginario. Spiega l’argomento come se dovessi insegnarlo a qualcun altro. Questo ti spinge a organizzare le tue conoscenze e a esprimerle chiaramente, un ottimo modo per consolidare ciò che hai appreso;
  • Riscrittura senza guardare. Dopo aver studiato, prova a riscrivere i punti chiave o a fare un riassunto dell’argomento senza guardare i tuoi appunti. Questo esercizio migliora la comprensione e la memorizzazione;
  • Risoluzione di problemi. Se stai studiando materie come matematica o economia, dopo aver studiato un concetto, prova a risolvere problemi o esercizi correlati senza guardare la soluzione. Questo non solo testa la tua capacità di ricordare la procedura, ma anche di applicarla.

Quali sono i vantaggi del richiamo attivo?

Il richiamo attivo porta con é diversi vantaggi che lo rendono una delle tecniche di studio più efficaci. Primo fra tutti, migliora moltissimo la memoria a lungo termine. Quando richiami attivamente le informazioni, infatti, rinforzi i percorsi neurali nel cervello, rendendo più facile ricordare quelle informazioni in futuro. Questo processo, definito “effetto di consolidamento”, è fondamentale per trasferire le conoscenze dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine.

Inoltre, il richiamo attivo aumenta la capacità di capire quello che stai studiando. Quando ti metti alla prova per ricordare e applicare le informazioni, stai anche affinando la tua capacità di pensiero critico e di problem solving. Un altro vantaggio è la riduzione dell’effetto oblio. La tendenza a dimenticare le informazioni nel tempo è naturale, ma il richiamo attivo aiuta a combattere questo fenomeno: più frequentemente richiami le informazioni, meno probabilità hai di dimenticarle.

Non meno importante, il richiamo attivo rende lo studio più efficiente. Invece di passare ore a rileggere passivamente il materiale, puoi ottenere risultati migliori in meno tempo, concentrandoti sulle aree in cui hai più bisogno di migliorare, ottimizzando il tuo tempo di studio.

Come integrare il richiamo attivo nella tua routine di studio?

Integrare l’active recall nella tua routine di studio è semplice, se sai come procedere. Noi ti consigliamo di seguire questi step:

  • Inizia pianificando in anticipo le sessioni di studio, stabilendo obiettivi specifici per ciò che vorresti ricordare o comprendere. Un calendario di studio, con giorni e orari prestabiliti, ti aiuterà a seguire una “mappa” e a darti degli obiettivi;
  • Mentre studi, prendi l’abitudine di formulare mentalmente domande sul materiale, per capire se hai compreso i concetti più importanti;
  • Dopo aver studiato una parte del tuo materiale, mettiti alla prova chiudendo il libro e cercando di rispondere a queste domande senza guardare gli appunti. Come abbiamo detto, questo processo di auto-interrogazione è il cuore dell’active recall;
  • Dopo ogni sessione di active recall, prenditi un momento per autovalutarti. Controlla le tue risposte e valuta le parti del tuo studio che richiedono un approfondimento in più e un ripasso;
  • Inserisci questa tecnica nelle tue attività quotidiane, progressivamente. Puoi ripassare brevemente mentre ti sposti in viaggio, oppure mentre ripassi all’ora di pranzo. Combinare l’active recall con altre tecniche di studio, come la creazione di mappe concettuali, può anche migliorare la tua capacità di memorizzare.

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Credits Immagine: DepositPhotos / SergeyNivens