Test di Medicina 2024: guida rapida per il ricorso al TAR

06 Settembre ore 13.58

Test di Medicina 2024: guida rapida per il ricorso al TAR

Con la riabilitazione del sistema TOLC da parte del Consiglio di Stato, il test di ammissione a Medicina continua a rappresentare un traguardo ambito da molti studenti.

La pubblicazione della graduatoria nominativa del prossimo 10 settembre 2024 è ormai vicina e l’esito potrebbe non essere quello sperato. 

Anche se bastano 20 punti per essere idonei, con la pubblicazione dei punteggi anonimi dell’8 agosto 2024 il rapporto tra candidati idonei e posti disponibili è di 1:3,25 circa, sottratti i posti dei quartini, con previsione punteggio minimo stimato tra i 75 e i 76 punti.

Con questa breve guida percorriamo la strada per tutelare i propri diritti, dalla visione della propria prova di esame fino alla revisione della valutazione con ricorso al Giudice Amministrativo.

Merita un accenno l’attuale dibattito sulla riforma dell’accesso ai corsi di laurea a numero chiuso.

Infatti, due disegni di legge, n.942 e n.915, propongono rispettivamente l’abolizione totale e l’introduzione di un periodo di prova iniziale con l’eliminazione del limite massimo di iscrizioni.

La loro conclusione, tuttavia, non è prossima.

L’importanza di visionare il proprio compito.

Prima ancora di intraprendere un percorso giudiziario, bisogna accedere su Universitaly e  prendere visione del proprio compito, disponibile dal 28 agosto 2024 insieme al punteggio e alla propria scheda anagrafica.

L’accesso al compito vale come accesso agli atti presenti in piattaforma che, se assenti per qualsivoglia ragione, bisogna chiedere senza dilazione con istanza motivata di accesso.

Da tenere a mente che con una recente sentenza il Consiglio di Stato ha validato il sistema TOLC Med ritenendo congrua l’equalizzazione della difficoltà in sezioni che compongono la prova di ciascun candidato.

Rimossi i dubbi sulla bontà del grado di difficoltà della prova, bisogna concentrarsi sulla verifica della correttezza della correzione della propria prova d’esame, a partire dalle risposte ai 60 quesiti, e individuare eventuali errori materiali.

La presenza di anomalie consente, infatti, di seminare un principio fondante un eventuale ricorso a cui deve seguire l’individuazione specifica degli elementi da contestare.

Quando ricorrere al TAR: motivi.

Ad oggi, il perno più frequente per ricorrere al TAR è dato dalle criticità della prova d’esame, a partire dal ricalcolo del punteggio.

L’obiettivo dell’impugnazione della graduatoria e della prova d’esame è l’inserimento dello studente nei posti rimasti liberi nella graduatoria chiusa o con lo scorrimento della graduatoria stessa, quindi l’immatricolazione, anch’essa da chiedere.

Tra i motivi più comuni per i quali si può presentare ricorso, si possono citare:

  • Errori nella correzione: Sviste nella valutazione delle risposte, errori di calcolo del punteggio, applicazione errata dei criteri di correzione. Questi errori possono essere evidenziati attraverso il confronto tra il proprio compito e le risposte presenti nel database pubblico.
  • Domande ambigue o fuorvianti: La presenza di domande con più risposte plausibili, che richiedono conoscenze al di fuori del programma ufficiale o formulate in modo impreciso.
  • Violazione del bando di concorso: Il non rispetto delle regole stabilite nel bando, come ad esempio la durata della prova, i materiali consentiti o le modalità di svolgimento, può inficiare la validità del concorso e giustificare un ricorso.
  • Discriminazioni: L’applicazione di criteri di valutazione che penalizzano specifici gruppi di candidati, come ad esempio quelli con disabilità o provenienti da determinate regioni, rappresenta una grave violazione dei principi di uguaglianza sansiti dall’art. 3 Cost.
  • Vizi procedurali: Errori nella procedura di svolgimento del concorso, come ad esempio ritardi nella pubblicazione delle graduatorie o nella comunicazione dei risultati.

I termini per presentare ricorso e gli atti impugnabili

È fondamentale agire tempestivamente. Il termine per presentare ricorso al TAR è di 60 giorni dalla pubblicazione della graduatoria finale, ma bisogna agire con la massima tempestività!

Il prossimo 10 settembre è alle porte, possiamo orientarci in pochi ma meticolosi passi, senza distrazioni: visione del compito, controllo e azione decisa. 

Ricorda di confermare su Universitaly l’interesse a restare in graduatoria anche se sei un candidato idoneo non assegnato. 

Avvocato Giovanni Paolo Sperti

Mail: studiolegalesperti@gmail.com – INSTAGTAM: Profilo

Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo!