Manager della transizione digitale: chi è, cosa fa
22 Luglio ore 11.13
Lo sviluppo della tecnologia, oltre ad aver comportato una serie di comfort indiscutibili, ha dato il via anche alla creazione di altri posti di lavoro, di professioni che prima sarebbero state quasi impensabili. Tra queste, c’è il Manager della transizione digitale. Per transizione digitale si intende l’attività di rivisitazione dei processi utilizzando tecnologie digitali, con l’obiettivo di renderli più efficienti, in quantità e qualità. Dunque, il manager di questo settore ha grande responsabilità all’interno dell’azienda ed è una figura sempre più richiesta. Ma chi è e cosa fa, nello specifico, il Manager della transizione digitale?
Chi è il Manager della transizione digitale
Il Manager della transizione digitale ha il compito di guidare il processo di digitalizzazione nella Pubblica Amministrazione, ma anche nelle aziende e nelle imprese private. È una figura essenziale per applicare la trasformazione digitale nel business aziendale.
Questo specialista deve possedere molto competenze e abilità tecniche per portare avanti il suo lavoro. Vedremo più avanti quali sono le skill che un professionista del genere deve avere per svolgere questo compito e vestire i panni del responsabile.
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Cosa fa il Manager della transazione digitale
Il Manager della transizione digitale dovrà supportare e coordinare i team aziendali coinvolti, realizzare modelli operativi, connetterli ai processi, ai modelli culturali e alle infrastrutture dell’azienda e garantire la necessaria formazione per il cambiamento. Il ruolo del manager della transizione digitale è quello di guidare e supervisionare il processo di trasformazione digitale all’interno di un’organizzazione. Il suo obiettivo principale è quello di integrare le tecnologie digitali in tutti gli aspetti dell’azienda, al fine di migliorare l’efficienza operativa, l’innovazione, la produttività e la soddisfazione del cliente. In genere, le responsabilità del manager della transizione digitale si aggirano tra le seguenti:
- Strategia digitale: sviluppare una visione e una strategia chiara per l’adozione e l’integrazione delle tecnologie digitali all’interno dell’azienda. Questo può includere la definizione degli obiettivi, l’identificazione delle opportunità di miglioramento e l’elaborazione di piani dettagliati per il cambiamento;
- Valutazione delle tecnologie: identificare le tecnologie digitali pertinenti per l’azienda e valutare la loro idoneità. Ciò può comportare la ricerca di soluzioni software, piattaforme digitali, strumenti di analisi dei dati e altre tecnologie rilevanti per il settore specifico dell’organizzazione;
- Gestione del cambiamento: creare e implementare piani di gestione del cambiamento per garantire che l’adozione delle tecnologie digitali sia ben gestita e accolta all’interno dell’azienda. Ciò può includere la formazione dei dipendenti, la comunicazione efficace, l’identificazione delle resistenze al cambiamento e la gestione delle preoccupazioni;
- Collaborazione interfunzionale: collaborare con le diverse funzioni aziendali, come il reparto IT, il marketing, le risorse umane, le operazioni e altre unità organizzative, per garantire una transizione fluida verso l’ambiente digitale. Il manager della transizione digitale facilita il coordinamento tra queste funzioni e promuove l’adozione di processi digitali integrati;
- Gestione dei progetti: supervisionare l’implementazione dei progetti di transizione digitale, monitorando i tempi, i costi e la qualità dell’esecuzione. Questo può richiedere la gestione di team multidisciplinari, l’allocazione delle risorse e la risoluzione dei problemi che possono emergere durante l’implementazione;
- Analisi dei dati: utilizzare strumenti e tecniche di analisi dei dati per raccogliere informazioni preziose sulle prestazioni digitali dell’azienda. Questa analisi può aiutare a identificare opportunità di miglioramento, misurare l’efficacia delle iniziative digitali e prendere decisioni basate sui dati.
Le competenze di un Manager della transizione digitale
Ricoprire il ruolo del Manager della transizione digitale non è semplicissimo, perché occorre acquisire una serie di abilità e di competenze importanti. Tra queste, c’è una solida conoscenza delle tecnologie digitali e delle tendenze emergenti nel settore. Dovrebbe essere aggiornato sulle ultime innovazioni e comprendere come queste tecnologie possono essere applicate all’azienda per ottenere risultati concreti.
Per questo professionista, la trasformazione digitale deve essere il fulcro centrale, perché è solo grazie a questa se si potranno raggiungere gli obiettivi aziendali. Uno dei suoi tratti distintivi deve essere la leadership, perché deve avere la capacità di influenza e di motivare gli altri. Inoltre, un Manager della transizione digitale dovrebbe avere competenze solide nella gestione del cambiamento, comprendendo come affrontare le resistenze, coinvolgere le persone, gestire le aspettative e affrontare gli ostacoli che possono sorgere lungo il percorso.
Questo professionista deve saper analizzare l’ambiente aziendale e identificare opportunità di miglioramento. Deve avere una mente strategica e essere in grado di tradurre la visione digitale in piani d’azione concreti. Non deve dimenticare poi l’importanza della comunicazione. Deve saper trasmettere in modo chiaro la visione digitale, spiegare i benefici e affrontare eventuali preoccupazioni o resistenze. E, come se non bastasse, per non perdere mai il suo primato, deve avere fama di conoscenza, voglia di saperne di più. La trasformazione digitale è un processo in continua evoluzione, e un Manager della transizione digitale deve essere disposto a imparare e adattarsi alle nuove tecnologie e alle nuove sfide. Dovrebbe essere curioso e aperto all’apprendimento continuo, per rimanere al passo con i cambiamenti nel settore.
Cosa studia un Manager dell’innovazione digitale?
Attualmente, non esiste ancora un percorso di studi specifico che ti permetta di ricoprire questo ruolo, ma ci sono alcuni master e alcuni corsi di formazione che possono consentirti di acquisire i requisiti richiesti per lavorare in questo campo. Potresti iniziare con una laurea triennale in economia o in comunicazione, per poi proseguire verso questa direzione. Tutte le competenze e le abilità necessarie, poi, verranno sviluppate e raffinate direttamente con la pratica e con il tempo.
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