Come diventare game designer: studi e possibilità

18 Aprile ore 12.24

Come diventare game designer: studi e possibilità

Stai pensando al tuo futuro e ti chiedi ma un game designer cosa fa? Se sei un appassionato di videogiochi, questa professione è perfetta per te.  

Il game designer si occupa di creare il concetto di base di un gioco. In altre parole, cura l’ambientazione, stabilisce la trama e definisce i personaggi. Come vedi, si tratta di un ruolo fondamentale. Al game designer cioè spetta l’ideazione vera e propria del gioco.  

Per un amante dei videogiochi è una carriera molto stimolante e soddisfacente. Vuoi saperne di più e capire quante possibilità hai di trasformare una passione in lavoro? Continua la lettura della guida e troverai tutte le informazioni utili su come diventare game designer.  

Game designer: cosa fa?

Prima di darti tutte le informazioni su come diventare game designer, è bene approfondire le mansioni di questa figura. Per capire se si tratta davvero del lavoro giusto per te, è meglio avere una panoramica precisa di cosa si occupa. Qui sotto, trovi un piccolo elenco esemplificativo che risponde alla domanda “game designer: cosa fa?”:  

  • Definisce la storia e l’ambientazione dei giochi online e dei giochi per console, pc, smartphone e tablet e stabilisce le regole del gioco (interazioni, sfide, livelli e così via) 
  • Definisce la grafica in collaborazione con il reparto artistico  
  • Prepara tutta la documentazione per il team di sviluppo  
  • Lavora allo sviluppo della versione beta del gioco 
  • Segue gli aggiornamenti dopo il lancio del gioco. In questa fase, il game designer lavora al perfezionamento della grafica, alla correzione di eventuali bug e al miglioramento della giocabilità.  Molte di queste modifiche derivano dal controllo e dall’analisi dei feedback dei giocatori

Come vedi, questo professionista si occupa di tanti aspetti. In realtà, molti game designer si specializzano su una delle mansioni elencate. Nel corso della carriera, infatti, si finisce con il prediligere una mansione rispetto all’altra e nel concentrarsi su quella. I gruppi di sviluppo di un gioco sono abbastanza ampi, soprattutto nel caso di grandi aziende, ed è normale per un game designer specializzarsi su un aspetto in particolare del proprio lavoro.

Le competenze di un game designer

La domanda “un game designer: cosa fa?” porta con sé un’altra domanda ancora: quali sono le sue competenze? Le mansioni sono tante e, di conseguenza, lo sono anche le competenze richieste:  

  • Conoscenza del mondo dei videogiochi – un bravo game designer deve essere un esperto di giochi. Non solo, deve aggiornarsi di continuo su tutte le tendenze e le novità. Rimanere indietro significa mettere a repentaglio il posto di lavoro  
  • Conoscenza di base dei linguaggi di programmazione  
  • Buona padronanza della lingua inglese 
  • Conoscenza dei linguaggi di grafica in 2D e in 3D  
  • Padronanza dei metodi di ricerca di mercato e di analisi e rilevazione dati  

Quest’ultimo aspetto, per esempio, è molto importante. Un buon game designer sa stilare un perfetto identikit del destinatario finale del gioco. Cosa significa? Conosce i desideri e le aspettative dei giocatori. E per farlo, deve padroneggiare strumenti come i sondaggi, i feedback, le ricerche di mercato ecc. Saper leggere i risultati di queste indagini, infatti, gli consente di creare e perfezionare il gioco. Se il game designer non conoscesse il proprio giocatore tipo, come potrebbe ideare un’esperienza di gioco coinvolgente ed emozionante? 

Oltre alle competenze tecniche, il game designer deve possedere una serie di qualità personali che lo aiutano molto nel lavoro. Quali sono? Deve avere una forte propensione al lavoro in team. Di solito, infatti, collabora con grafici, UX designer, programmatori, animatori 3D, sviluppatori di software, manager ecc. Non solo, deve avere la capacità di lavorare per obiettivi e deve avere una propensione all’aggiornamento costante. Non guasta neppure un buon livello di sopportazione di stress e tensione.  

Game designer e università: è necessaria la laurea?

Dopo aver risposto alla domanda “game designer: cosa?”, possiamo passare al percorso formativo. Per diventare game designer la laurea è importantissima. Una buona formazione universitaria di base (laurea triennale), infatti, favorisce questo tipo di carriera. Ma in cosa laurearsi? Ecco, i percorsi più indicati:  

  • Informatica 
  • Ingegneria informatica 
  • Design  

Un’altra ottima opzione è la laurea in comunicazione. L’Università Niccolò Cusano, per esempio, propone la laurea triennale in Comunicazione digitale e social media (classe di laurea L-20), con indirizzo in Industria dei giochi e gamification.  

Si tratta di un percorso molto interessante. Fornisce, infatti, una serie di competenze ideali per un futuro game designer. Il piano di studi include materie come Informatica e tecnologie della comunicazione; Game Development; Sondaggi e rilevazione d’opinione e analisi dei dati; Management e Gamification; Grafica 3D e Concept Art; Game Design; Teorie e tecniche di gamification e utilizzo di applied games; Interactive Storytelling e Comunicazione integrata dell’industria dell’intrattenimento.  

Come vedi, il piano di studio ti fornisce davvero tutte le competenze per iniziare una carriera nel mondo dei videogiochi. Non solo, avresti il vantaggio di poter seguire le lezioni online (comodamente da casa), senza vincoli di orari e di giorni. Potresti cioè gestire in piena libertà il tuo percorso universitario e lavorare contemporaneamente.  

Iniziare a fare esperienza nel mondo dei videogiochi già durante gli studi, infatti, è un’ottima idea per prepararsi meglio al mercato del lavoro. Potresti cioè proporti subito alle aziende con un curriculum che vanta conoscenze sia teoriche che pratiche.  

Game designer: offerte di lavoro

Pensi di voler fare il game designer, ma sei incerto sulle reali possibilità lavorative presenti sul mercato? Ebbene, ti basta digitare la ricerca game designer offerte di lavoro per scoprire che le opportunità sono numerose. Questa figura, tra l’altro, trova impiego non solo in Italia, ma anche all’estero. Se ti piacerebbe fare un’esperienza internazionale, il game designer è la professione giusta.  

Per capire come diventare un game designer di successo, però, devi prima di tutto sapere qual è il modo migliore per presentarsi a un reclutatore. Questa professione è per definizione creativa. Questo significa che dovrai presentarti con un curriculum creativo e con un portfolio.

Arrivare in un’azienda senza aver mai sviluppato un gioco non depone a tuo fare. Il tuo percorso formativo deve cioè necessariamente includere anche la parte pratica. Mentre studi, devi ritagliarti il tempo per creare necessariamente dei giochi. Puoi sviluppare dei prototipi o interi giochi. Li userai così per comporre il tuo portfolio in cui inserirai schermate del gioco, link per scaricare i livelli del gioco, link alle demo, recensioni e feedback di eventuali utenti ecc.

Il portfolio ti darà una dimensione molto più professionale e consentirà ai reclutatori di valutare meglio le tue capacità. Insomma, si tratta di un indispensabile bigliettino da visita per lavorare nel mondo dei videogiochi.  

Game designer stipendio: a quanto ammonta?

Lo stipendio di un game designer dipende da tanti fattori: l’azienda per cui lavora, l’area geografica in cui lavora, gli anni di esperienza, il portfolio. Se sei un game designer con alcuni successi all’attivo, il datore di lavoro sarà disposto a offrirti uno stipendio molto più alto rispetto a un altro professionista che non può vantare i tuoi stessi successi.  

In Italia lo stipendio medio di un game designer si aggira tra i 1.100 e i 1.600 euro al mese. Ovviamente, molto dipende anche dal ruolo e dalla mansione. Un game designer entry level guadagna sicuramente meno rispetto a un game designer di esperienza, che viene messo alla guida di un intero team. Molte aziende, tra l’altro, prevedono dei bonus a conclusione del singolo progetto di sviluppo, che fanno aumentare ancora di più gli stipendi.  

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