Come diventare amministratore di condominio: studi e opportunità

10 Settembre ore 8.34

Come diventare amministratore di condominio: studi e opportunità

Tra i lavori che hanno sempre suscitato curiosità c’è senza dubbio l’amministratore di condominio. Sapere come diventare amministratore di condominio ti permetterà di lanciarti in un mestiere affascinante e complesso, che nasconde un percorso importante da intraprendere per arrivare al traguardo. In molti si saranno chiesti: chi è l’amministratore di condominio? Cosa fa, cosa studiare per ricoprire questo ruolo? E, soprattutto, quali sono le opportunità che ha nel panorama lavorativo?

Chi è e cosa fa l’amministratore di condominio

L’amministratore di condominio è una figura professionale incaricata della gestione amministrativa e della rappresentanza legale di un condominio. Il Codice Civile stesso si occupa di questa figura nei seguenti articoli:

  • 1129 c.c.: nomina, revoca ed obblighi dell’amministratore;
  • 1130 c.c.: attribuzioni dell’amministratore;
  • 1131 c.c.: rappresentanza;
  • 1133 c.c.: provvedimenti presi dall’amministratore.

L’amministratore di condominio si occupa di svolgere diverse attività, tra cui raccogliere le quote di condominio dai proprietari delle unità immobiliari e gestisce i fondi del condominio. Deve redigere il bilancio condominiale, tenere una contabilità accurata e garantire il pagamento delle spese condominiali. Deve convocare le assemblee condominiali regolarmente e guidarle durante le discussioni. Inoltre, deve anche redigere il verbale delle assemblee. Si occupa della manutenzione ordinaria e straordinaria delle parti comuni dell’edificio. Questo può includere la gestione dei fornitori e l’organizzazione dei lavori necessari.

L’amministratore è colui che rappresenta il condominio legalmente, può agire in tribunale per conto del condominio e intraprendere azioni legali contro i condomini morosi o altri soggetti che violano le norme condominiali. Data la vasta quantità delle mansioni che l’amministratore ricopre, è importante che sia una figura competente, affidabile e in grado di svolgere le sue responsabilità in modo imparziale nell’interesse di tutti i condomini.

Gli studi per diventare amministratore di condominio

Per diventare un amministratore di condominio è necessario seguire un percorso di formazione specifico e soddisfare i requisiti legali. Devi essere in possesso di un diploma di scuola superiore o di un titolo di studio equivalente. Questo è un requisito di base per poter intraprendere la carriera di amministratore di condominio. Una laurea non è obbligatoria, ma è utile per avere maggiori competenze in termini di gestione economica e commerciale.

Il passo più importante è frequentare un corso di formazione specifico per amministratori di condominio, di almeno 72 ore, ripartite in 48 di teoria e 24 di esercitazione pratica. Questi corsi sono offerti da enti accreditati e scuole specializzate. Il corso copre una vasta gamma di argomenti, tra cui leggi e normative relative ai condomini, gestione finanziaria, aspetti tecnici e amministrativi. Durante il corso, verranno fornite nozioni pratiche sulla gestione condominiale, dalla preparazione dei bilanci alla convocazione e alla conduzione delle assemblee condominiali.

La laurea

Come abbiamo detto, la laurea può aprire a diverse opportunità se aspiri a diventare un amministratore di condominio. Un percorso di studi in economia, infatti, può fornirti una solida base delle dinamiche finanziarie, della gestione contabile e della pianificazione. Queste competenze sono importantissime per chi deve gestire un bilancio condominiale e prendere decisioni che riguardano investimenti, manutenzioni e altre spese.

Se vuoi completare la tua formazione, la soluzione è scegliere una formazione attenta alle tue esigenze e flessibile, come quella offerta da Unicusano. Unicusano ha all’attivo corsi di laurea triennale, magistrale e master, tenuti dai massimi esperti nel settore. Non solo: la formazione Unicusano si distingue per l’innovativa metodologia didattica adottata, la metodologia telematica. Con questo approccio, potrai seguire le lezioni comodamente online, accedendo ad una piattaforma di e-learning sempre attiva.

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L’esame e l’iscrizione all’Albo degli amministratori di condominio

Al termine del corso di formazione, dovrai sostenere un esame per ottenere un attestato di qualifica professionale. Questo attestato dimostra che hai acquisito le competenze necessarie per svolgere il ruolo di amministratore di condominio. Solo dopo aver ottenuto l’attestato di qualifica, puoi richiedere l’iscrizione all’Albo degli Amministratori di Condominio presso il tribunale della tua zona. Dopo esserti qualificato e aver iniziato a lavorare come amministratore di condominio, è importante continuare a seguire corsi di aggiornamento professionale. Le leggi e le normative condominiali possono cambiare nel tempo, quindi è essenziale rimanere aggiornati sulle ultime disposizioni, essere al passo con le novità introdotte man mano.

Una volta che avrai acquisito tutti i requisiti necessari per ricoprire questo ruolo, potrai proporti sul mercato del lavoro con due diverse formule professionali:

  • Dipendente di un’agenzia o di uno studio di amministrazione condominiale;
  • Libero professionista.

Scegliere se lavorare come l’uno o come l’altro spetta solo a te.

Quali opportunità e possibilità ha l’amministratore di condominio nel mondo del lavoro

Un condominio necessita obbligatoriamente di un amministratore qualora i proprietari all’interno dello stabile siano più di otto. Dunque, in ognuno di questi casi, occorre una figura come te, che si è formata e che cerca impiego. L’assemblea condominiale è responsabile di nominare l’amministratore. L’incarico durerà per 12 mesi e si potrà rinnovare di anno in anno per una durata uguale. Le opportunità di lavoro per un amministratore di condominio possono variare in base a diversi fattori, tra cui l’esperienza, la reputazione, la dimensione della clientela e la posizione geografica.

Molti amministratori di condominio scelgono di lavorare in proprio, gestendo una propria azienda di amministrazione condominiale. Questo offre un elevato grado di indipendenza e la possibilità di stabilire tariffe personalizzate. Gli amministratori autonomi spesso acquisiscono clienti attraverso il passaparola e la raccomandazione di clienti soddisfatti.

Oppure, c’è chi preferisce farsi assumere da apposite società che si occupano proprio di questo. Si tratta di organizzazioni che assumono amministratori di condominio per gestire i condomini dei loro clienti. Gli amministratori di condominio possono collaborare con studi legali o agenzie immobiliari per fornire servizi di amministrazione condominiale ai loro clienti.

Questa collaborazione può ampliare la base clienti dell’amministratore. In alcuni condomini di grandi dimensioni o complessi residenziali, potrebbe essere necessario un amministratore di condominio a tempo pieno o un team di amministratori per gestire tutte le questioni amministrative. Chiaramente, il luogo in cui andrai ad esercitare la tua professione sarà importante, perché maggiore sarà la tua esperienza, maggiore sarà il campo lavorativo, il condominio da amministrare. Una buona reputazione e un servizio di alta qualità spesso portano a più opportunità di lavoro e clienti soddisfatti. Devi essere in grado di farti una pubblicità positiva, puntando sulle tue capacità e competenze più affinate, che ti consentono di emergere tra la concorrenza.

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Credits Immagine: Igor Vetushko