Differenze tra laurea professionalizzante e laurea accademica

02 Luglio ore 17.57

Differenze tra laurea professionalizzante e laurea accademica

Stai pensando al tuo futuro e hai digitato la ricerca lauree professionalizzanti opinioni? C’è una grande differenza tra una laurea professionalizzante e una laurea accademica. La prima, infatti, prepara al mondo del lavoro grazie a piani di studio in cui laboratori e tirocini hanno una parte molto importante. Non solo, si tratta di percorsi triennali che abilitano i laureati a esercitare professioni precise.

A differenza delle lauree accademiche, però, non consentono l’iscrizione automatica al percorso magistrale. Bisogna sostenere, infatti, degli esami specifici. Se ti iscrivi cioè a una laurea professionalizzante ma non ti dispiacerebbe l’idea di proseguire gli studi, devi informarti presso il tuo ateneo e capire quali esami sostenere.

Continua la lettura della guida per capire la differenza tra i due percorsi e le opinioni più diffuse sulle lauree professionalizzanti.

Laurea professionalizzanti e lauree accademiche

Le lauree professionalizzanti hanno una durata triennale e prevedono il raggiungimento di 180 CFU. Durante il percorso, bisogna seguire un tirocinio pratico valutativo, denominato TPV. Si tratta di una vera e propria esperienza di lavoro che si svolge presso aziende, società, enti e così via. Il tirocinio prevede il raggiungimento di ben 48 CFU e rappresenta una parte fondamentale della formazione.

Ma quali sono questi percorsi? Si tratta di tre lauree istituite ufficialmente con decreto ministeriale nel 2020:

  • LP-01 per le Professioni Tecniche riguardanti l’edilizia e il territorio
  • LP-02 per le Professioni Tecniche agrarie, alimentari e forestali
  • LP-03, per le Professioni Tecniche industriali e dell’informazione

Al termine dei tre anni, il titolo di studio è abilitante. I laureati cioè possono iscriversi ai rispettivi albi professionali.

Come è evidente, si tratta di percorsi universitari molto diversi dalle lauree accademiche. In quest’ultimo caso, si parla di lauree triennali e magistrali, rispettivamente da 180 CFU e 120 CFU. Non tutti i percorsi accademici abilitano all’esercizio di una professione. Lauree come lettere, filosofia, sociologia, scienze della comunicazione, scienze politiche, per esempio, sono tutte lauree accademiche che non abilitano a una professione specifica.

Laurea abilitante e laurea professionalizzante sono la stessa cosa?

No, lauree abilitanti e lauree professionalizzanti non sono esattamente la stessa cosa. Le lauree abilitanti fanno parte del gruppo dei percorsi accademici e si caratterizzano per un nuovo accesso semplificato ad alcune professioni. Si tratta cioè di lauree già esistenti che prevedevano l’esame di Stato post-laurea per l’esercizio della professione. Oggi, l’esame di Stato non esiste più e questi percorsi universitari sono diventati abilitanti. Cosa significa? Gli studenti terminano il percorso e possono iniziare subito a esercitare la professione. Quali sono le lauree abilitanti? Ecco a te, l’elenco:

  • Medicina e Chirurgia (LM-41)
  • Odontoiatria e Protesi Dentaria (LM-46)
  • Psicologia (LM-51)
  • Farmacia e Farmacia Industriale (LM-13)
  • Medicina Veterinaria (LM-42)
  • Professioni sanitarie L/SNT1 (infermieristica e ostetricia), L/SNT2 (professioni sanitarie della prevenzione), L/SNT3 (professioni sanitarie tecniche) e L/SNT4 (professioni sanitarie della riabilitazione)
  • Ingegneria e Architettura

Lauree professionalizzanti opinioni: perché sceglierle?

Se hai scelto un istituto tecnico come scuola superiore, le lauree professionalizzanti sono un’ottima scelta. Prosegui con il percorso di studi già iniziato e acquisisci competenze più specifiche che ti saranno molto utili nella professione. In questo modo metti a frutto gli anni di superiori e ti costruisci da subito una carriera professionale, solida e ben definita.

Se stavi facendo la ricerca “lauree professionalizzanti opinioni”, perché sei titubante e ti chiedi: ma perché non iniziare a lavorare con il semplice diploma? La risposta è facile. Un titolo di studio universitario ti apre molte più porte. Il tuo livello di qualifica si alza e le aziende giudicano con maggiore positività il curriculum di un aspirante lavoratore dotato di laurea.

A differenza di una laurea accademica, tra l’altro, quella professionalizzante ti prepara davvero al mondo del lavoro. I piani di studio, infatti, sono strutturati per colmare il divario tra formazione teorica e formazione pratica. In poche parole, avrai le competenze teoriche di un laureato e le abilità pratiche di un tecnico che ha già potuto sperimentare le proprie conoscenze sul campo.

Laurea pofessionalizzante: come si accede?

Per accedere alle lauree professionalizzanti devi sostenere un test iniziale. Sono cioè tutti percorsi universitari con ingresso a sbarramento, dalle lauree professionalizzanti LP01 e LP02 alla laurea professionalizzante LP03.

In cosa consiste questo test? Si tratta del TOLC-LP – il test per lauree professionalizzanti online, gestito dal CISIA (Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l’Accesso). Dovrai cioè rispondere a domande di logica, comprensione verbale e matematica. Di solito, si tratta di 30 domande totali, a cui si aggiunge una sezione di ulteriori 30 domande di inglese.

Laurea professionalizzante LP-01

La laurea professionalizzante LP-01 prepara a esercitare la professione ISTAT di Tecnico delle costruzioni civili e professioni assimilate – (3.1.3.5.0). Questo significa che, al termine dei 3 anni, puoi lavorare come geometra laureato, perito edile, architetto junior e pianificatore junior.

La tua area di competenza riguarda la realizzazione di progetti di edilizia civile o industriale, il disegno di planimetrie, prospezioni e mappe, l’esecuzione di rilievi edili, topografici o planimetrici, le verifiche sulla sicurezza o sulla stabilità degli edifici, l’esecuzione di collaudi e così via. Potrai, quindi, lavorare come libero professionista oppure come dipendente negli uffici pubblici, nelle imprese di costruzioni, negli uffici tecnici privati e nelle società di progettazione.

Laurea professionalizzante LP-02

La laurea professionalizzante LP-02 prepara all’esercizio della professione ISTAT di Tecnico agronomo (3.2.2.1.1). Potrai, quindi, lavorare come perito agrario e agrotecnico laureato. Un agrotecnico laureato, per esempio, può svolgere diverse mansioni, tra cui dirigere cooperative di produzione e vendita di prodotti agricoli, gestire aziende agrarie e zootecniche, fare da consulente alle aziende agricole, eseguire relazioni paesaggistiche, effettuare indagini vegetazionali e così via.

In realtà, la laurea LP-02 prepara anche all’esercizio delle professioni ISTAT di Tecnici della produzione alimentare – (3.1.5.4.2) e di Tecnici dei prodotti alimentari – (3.2.2.3.2).

Ma cosa fa nello specifico un tecnico dei prodotti alimentari? É un professionista che si occupa di effettuare i test e le analisi sulla qualità degli alimenti, in modo da garantirne anche la sicurezza e la tracciabilità. Questa figura trova impiego nelle aziende del settore agroalimentare come dipendente interno. É possibile, però, lavorare come tecnico dei prodotti alimentari anche in regime di libera professione.

Laurea professionalizzante LP-03

La laurea professionalizzante LP-03 prepara all’esercizio delle professioni ISTAT di Tecnici della produzione manifatturiera – (3.1.5.3.0) e Tecnici dell’organizzazione e della gestione dei fattori produttivi – (3.3.1.5.0).

Questi due codici ISTAT raggruppano diverse figure. Il codice 3.1.5.3.0, per esempio, si riferisce al responsabile della qualità industriale e al tecnico addetto al controllo della qualità nelle aziende chimiche e in quelle del settore tessile. Il codice 3.3.1.5.0, invece, si riferisce a figure come l’addetto al controllo di gestione, il tecnico dell’organizzazione del lavoro, il controllore di produzione e così via. Volendo semplificare e indicare una professione che racchiude le competenze delle varie figure elencate, possiamo dire che la laurea professionalizzante LP-03 prepara a svolgere il ruolo di perito industriale.

Il corso, infatti, ti consente di maturare una serie di competenze riguardanti la produzione industriale su vasta scala. Avrai conoscenza delle metodologie di gestione dei processi produttivi, delle tecnologie di lavorazione industriale, delle norme e delle metodologie per il controllo della qualità e così via.

Gli sbocchi lavorativi per un tecnico della produzione industriale sono davvero numerosi. Potrai lavorare nelle aziende del settore meccanico, meccatronico, tessile e agroalimentare, negli studi professionali e negli enti pubblici.

Allora, cosa ne pensi: sceglierai una laurea professionalizzante?

Credits: Stockasso/DepositPhotos.com