Studiare di notte: ne vale davvero la pena?
09 Gennaio ore 11.31
Stai pensando di cambiare la tua routine e hai digitato la ricerca: studiare di notte benefici? Chissà quante volte avrai sentito la frase: studiare di notte fa male.
In realtà, non è esattamente così. Tutto dipende dalla singola persona e dai suoi impegni. Non siamo tutti uguali. Ci sono studenti che faticano ad alzarsi al mattino e impiegano molto tempo a carburare, ma sono particolarmente attivi di notte. E ci sono studenti, invece, che crollano molto presto la sera e sono pieni di energia già al mattino presto.
Per capire se studiare di notte ha benefici nel tuo caso, devi prima di tutto capire a quale categoria di studente appartieni. Sei leone di notte e ghiro di giorno? Oppure sei ghiro di notte e leone di giorno? Questa distinzione è fondamentale per decidere se ti conviene o meno dedicare la notte allo studio.
Studiare di notte fa male?
Prima di dare una risposta alla domanda “studiare di notte benefici?”, bisogna sgomberare il terreno da qualche dubbio.
Studiare di notte non fa male o meglio non fa male quando il sonno non viene eccessivamente sacrificato. Cosa significa? Per trarre dei vantaggi dallo studio notturno bisogna dormire almeno 6,5 ore. Non dovrai cioè dedicare l’intera nottata allo studio. Se inizi la sera e tiri fino al mattino, commetti un errore. Durante il giorno, infatti, non riuscirai a dormire il numero di ore fondamentali per ricaricare le energie.
Probabilmente, la scelta dello studio notturno è dettata dalla presenza di altri impegni. Di solito, chi sceglie di studiare di notte ha un lavoro, una famiglia o comunque altre attività da seguire. Se studi fino all’alba e poi dormi solo 3 o 4 ore, nel tuo caso la risposta alla domanda “studiare di notte fa male?” è affermativa.
Per immagazzinare le informazioni apprese devi dormire le ore giuste. Non solo, il sonno deve essere anche davvero riposante. Solo in questo modo, le nozioni studiate si consolideranno nella memoria.
Uno studio della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, infatti, ha dimostrato che la riduzione delle ore di sonno sotto la soglia delle 6,5 ore ha un impatto negativo sul rendimento degli studenti.
Studiare di notte: i benefici
Se da tempo ti chiedi “perché riesco a studiare solo di notte?”, la risposta potrebbe trovarsi nei vantaggi dello studio notturno. Hai constatato cioè che la notte è la dimensione giusta per favorire la tua concentrazione.
Uno dei benefici, infatti, è nella maggiore tranquillità delle ore notturne. Di notte le case e le strade sono silenziose. Non ci sono rumori o distrazioni provenienti dall’esterno. Questo significa che hai a disposizione l’atmosfera ideale per concentrarti.
Non solo, un altro vantaggio è lo stato d’animo. Al mattino hai tutta la giornata davanti. Impegni e cose da fare non mancano mai nella vita di nessuno. Questa condizione impatta sulla concentrazione. Appena sveglio, sai che ti aspetta la tua bella lista di attività da spuntare e la cosa potrebbe indurre un leggero stato di ansia, che non favorisce lo studio. La sera, invece, la giornata è trascorsa. Hai fatto quello che dovevi oppure non lo hai fatto. In questo secondo caso, però, è tutto rimandato al giorno successivo. Questo significa che sei più tranquillo e calmo. Non devi correre di qua e di là e sei più predisposto a sederti e a iniziare a studiare. Si tratta cioè di una dimensione interiore che favorisce molto la concentrazione.
Infine, studiare di notte ti consente di consolidare meglio le informazioni. Questo è senza dubbio il vantaggio principale. Il sonno, infatti, svolge un ruolo di catalizzatore. Cosa significa? I circuiti cerebrali della memoria si mettono in moto quando dormi e stabilizzano le informazioni apprese. Di conseguenza, lo studio notturno facilita la memorizzazione. Chiudi i libri e ti metti a dormire e le nozioni appena studiate si fissano meglio nella memoria. Ovviamente, questo vantaggio va in fumo se non rispetti la regola delle 6,5 ore (almeno!) di riposo notturno.
Come restare svegli la notte per studiare?
Le risposte alla domanda “studiare di notte benefici” ti hanno convinto e vuoi provare lo studio notturno?
Per non trasformare i vantaggi in svantaggi, devi seguire qualche piccola regola. Prima di tutto, è consigliabile non studiare solo di notte. Se possibile, è bene alternare, dedicando solo qualche giorno alla settimana allo studio notturno. L’ideale sarebbe un paio di giorni.
Ovviamente, non dovresti neppure abbinare studio di giorno e studio di notte. Cosa significa? Se hai deciso che il lunedì e il mercoledì studierai di notte, evita di farlo anche di giorno. Organizza la tua sessione di studio con attenzione e segui la tua normale tabella di marcia, spostando semplicemente gli orari. Caricarsi di ore e ore di studio di giorno e di notte è controproducente.
Quando manca l’abitudine allo studio notturno, la prima domanda che ci si pone è la seguente: come restare svegli la notte per studiare? Ecco a te qualche piccolo suggerimento che aiuta a rimanere attivi e concentrati.
Siediti alla tua scrivania
Non studiare mai scegliendo di sederti sul divano o sul letto. Le posizioni molto rilassate favoriscono il sonno. Finirai così per ingaggiare una dura battaglia con le palpebre che calano e il tuo studio ne risentirà. Non solo, sarai costretto a chiudere i libri e finirai persino per non dormire bene a causa del senso di colpa. Meglio sederti alla scrivania nella tua solita sedia con la schiena bella dritta. Al massimo potresti usare un cuscino lombare così da assumere una posizione più comoda.
Non appesantirti troppo a cena
Prima di iniziare la tua sessione notturna di studio, è consigliabile fare un pasto leggero. Se mangi troppo e male, avrai maggiori difficoltà a concentrarti. Una buona soluzione è fare un bel pieno di frutta. Non solo ti sazierai, ma immagazzinerai il giusto quantitativo di zuccheri naturali per ricaricare le tue energie.
Usa la musica per concentrarti meglio
Per alcuni il silenzio assoluto potrebbe essere controproducente. Cosa significa? Invece di aiutare la concentrazione potrebbe indurre il sonno. In questo caso una possibile soluzione è indossare delle cuffie e ascoltare della musica. Evita, però, musica troppo rilassante altrimenti potresti ottenere l’effetto contrario e finire con l’addormentarti.
Studiare la sera dopo il lavoro è fattibile?
Se lavori durante il giorno, lo studio notturno non è l’unica soluzione. Sicuramente, hai la pausa lavorativa durante il fine settimana. Questo significa che puoi organizzare il tuo piano di studio inserendo almeno due giornate di studio diurno (sabato e domenica). In questo modo, riuscirai a sfruttare tutti i benefici dello studio di notte, ma senza appesantirti troppo.
Per ottenere il massimo pianifica le sessioni in modo da concentrare più materiale di studio nelle ore diurne e da alleggerire quelle notturne. Se sei un lavoratore, devi dosare bene le energie in modo da non addormentarti davanti ai libri.
In questo caso, una buona soluzione è seguire le lezioni di sera. Se sei iscritto a una università telematica, per esempio, hai il grande vantaggio di avere le lezioni in formato video sulle piattaforme online. La sera è più semplice seguire una lezione video rispetto a leggere e sottolineare dei testi. Ascoltare un professore, infatti, ti tiene più sveglio. Non solo, potresti anche prendere appunti. Ascoltare e appuntare sono due attività dinamiche che ti tengono sveglio e ti aiutano a ottimizzare le ore serali di studio.
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