Come diventare psicologo dello sport: mansioni, studi, skills
17 Novembre ore 13.03
Hai da sempre una passione per lo sport e credi che diventare psicologo dello sport possa essere la giusta strada da percorrere per il tuo futuro. Perfetto, sei nel posto giusto. Qui parleremo di cosa fa chi si occupa di psicologia dello sport e quali sono i passi da compiere per giungere alla meta.
Parliamo di un ambito non ancora ampiamente conosciuto in Italia, ma molto interessante e per il quale crescono la curiosità e le prospettive occupazionali, fortunatamente. Nei prossimi paragrafi approfondiremo meglio di cosa parliamo quando parliamo di psicologia e sport e tutte le informazioni utili per conoscere più da vicino la professione e i requisiti formativi per svolgerla.
Psicologo dello sport: chi è?
Lo psicologo dello sport è uno specialista in psicologia che si concentra sulla comprensione e sul miglioramento delle prestazioni atletiche e del benessere psicologico degli atleti, degli allenatori e di altri professionisti dello sport. Le responsabilità e le attività dello psicologo dello sport possono variare. Sicuramente, trattandosi comunque di una professione legata alla psicologia svolge un ruolo importante e fondamentale la consulenza individuale. Come altre branche della psicologia anche lo specialista dello sport fornisce consulenza individuale agli atleti per affrontare sfide psicologiche come ansia da prestazione, gestione dello stress, problemi di fiducia in sé stessi e motivazione.
Non pensiamo mai a questi aspetti, ma in effetti la pressione che vivono gli atleti è altissima, forse suona altisonante dire che una vittoria/sconfitta può cambiare completamente la loro vita, ma è esattamente così. Noi li vediamo in campo, attraverso gli schermi e dal vivo, facciamo il tifo e come noi centinaia, spesso migliaia di persone. Spesso hanno dedicato gli anni migliori della loro vita a migliorare e a raggiungere performance sempre più alte, e anche solo un’ipotesi di fallimento può farli crollare nel baratro.
In questi casi lo psicologo degli sportivi aiuta a gestire lo stress e la pressione associati alla competizione attraverso strategie di rilassamento, respirazione e tecniche di gestione dello stress.
Ovviamente, sottoposti a questo stress così forte la figura di uno psicologo sportivo è altamente utile e consigliate. Non solo per interventi di sostengo nelle difficoltà, o prevenzione di problemi di salute mentale.
Lo psicologo dello sport lavora anche per un sviluppare e implementare programmi di prestazione mentale per migliorare abilità quali concentrazione, visualizzazione, autocontrollo, gestione delle emozioni e sviluppo di routine pre-gara e post-gara. Quindi anche per accrescere la motivazione, che può essere altalenante, come per tutti noi, come per tutti coloro che devono portare avanti un progetto di vita, un lavoro.
Psicologia dello sport e aspetti meno conosciuti
Abbiamo parlato delle aree di intervento più comuni nel campo della psicologia dello sport, quelle che forse si assomigliano di più alla psicologia che conosciamo e al lavoro degli psicologi in altri ambiti. La gestione dello stress e dell’ansia sono fondamentali in qualsiasi contesto, non solo in quello sportivo.
Per continuare ad approfondire le mansioni di questo specialista in ambito psicologico sportivo è interessante parlare di altri aspetti che sono peculiari della carriera sportiva e che spesso chi pratica sport a livello agonistico e professionale si trova ad affrontare almeno una volta nella vita.
Stiamo parlando della transazioni fuori dallo sport competitivo, che prima o poi avviene a qualsiasi atleta. Il data anagrafico e la condizione fisica di invecchiamento comportano la rinuncia alla carriera, e questo passaggio è destramente delicato per la mente di uno sportivo. Poter contare su una figura di supporto per non cadere in stati depressivi e momenti di grande demotivazione e tristezza è davvero utile, per non dire fondamentale.
L’altro ambito di intervento che assomiglia molto al fine carriera ma si palesa con meno gradualità, anzi, all’improvviso, è la psicologia del Recupero da Infortuni. In questi casi lo psicologo collabora con atleti durante il periodo di recupero da infortuni, affrontando aspetti psicologici della riabilitazione e aiutando a mantenere una mentalità positiva durante il processo di guarigione.
Psicologia dello sport e team building
Questo viaggio all’interno di questa professione si sta rivelando molto interessante. Vogliamo continuare questo approfondimento andando a toccare un’altra area in cui la psicologia nel mondo dello sport sta riscuotendo successo e grande interesse da parte degli addetti ai lavori e di tutti gli attori coinvolti. Stiamo parlando del team building e della consulenza agli allenatori.
Prima ci siamo concentrati sugli sportivi in particolare, ma non possiamo dimenticare che molti sport sono sport di squadra, che mettono in campo – è proprio il caso di dirlo – dinamiche delicate e complesse, proprie della psicologia dei gruppi e della leadership.
Con sempre maggiore frequenza gli psicologi dello sport sono chiamati a fornire consulenza e supporto agli allenatori per migliorare le loro competenze nella gestione del gruppo, nella comunicazione efficace e nell’ottimizzazione delle strategie di allenamento.
Il lavoro che fa l’allenatore personalmente con lo psicologo dello sport può essere affiancato da un lavoro in parallelo con la squadra o singoli giocatori. In questi casi, lavora per migliorare la coesione di gruppo, la comunicazione e la collaborazione e cerca di promuovere un ambiente positivo e di supporto all’interno della squadra.
In sintesi, lo psicologo dello sport svolge un ruolo chiave nell’ottimizzazione delle prestazioni atletiche, contribuendo al benessere psicologico degli individui coinvolti nello sport e promuovendo un ambiente di competizione positivo.
Come diventare psicologo dello sport
Per diventare uno psicologo dello sport, è necessario seguire un percorso di formazione specifico. Innanzitutto si inizia con l’ottenimento di una laurea triennale in Psicologia o un campo correlato. Assicurati che il programma di studi includa corsi rilevanti in psicologia dello sport o psicologia dell’esercizio fisico.
Il secondo step previsto è il conseguimento di una laurea magistrale in Psicologia, che abbia un focus specifico sulla psicologia dello sport o su un programma di specializzazione correlato. Durante questa fase, cerca opportunità di stage o tirocini in psicologia dello sport per ottenere esperienza pratica.
Come vedi anche per studiare psicologia dello sport ci vuole tempo, impegno e fatica, proprio come per tutte le altre carriere.
Un punto importante per assicurarsi di raggiungere questo obiettivo professionale è la ricerca opportunità di lavoro o stage presso organizzazioni sportive, squadre, centri di addestramento o istituti di ricerca che offrano esperienze pratiche nel campo della psicologia dello sport.
L’aspetto pratico è cruciale. Immergersi nel contesto e scontrarsi con le opportunità e le problematiche affina le conoscenze apprese e le concretizza, le trasforma in competenze professionali.
Ovviamente, non possiamo non precisare che per lavorare come psicologia è richiesta l’iscrizione all’Ordine degli Psicologi per praticare come professionista della psicologia. Assicurati di soddisfare i requisiti, conseguendo l’abilitazione tramite concorso. È una tappa obbligata, senza la quale la tua professionalità non è spendibile.
Dopo questi passaggi, che consideriamo di base, puoi considerare l’opportunità di ottenere una specializzazione ulteriore nel campo della psicologia dello sport attraverso corsi di formazione post-laurea, master o programmi di dottorato. Questo sicuramente innalzerà le probabilità di inserimento lavorativo, insieme alle Certificazioni riconosciute che possono essere emesse da corsi di formazione e senz’altro sono in grado di migliorare la tua credibilità e le tue prospettive di carriera.
Lavorare come psicologo dello sport
Adesso, dopo tutti questi passi fatti su questa lunga strada di formazione e pratica della psicologia dello sport, devi buttarti nel mondo della professione. Cerca opportunità di lavoro presso istituzioni sportive, squadre, organizzazioni di fitness, università o cliniche specializzate in psicologia dello sport.
Partecipa a conferenze, seminari e eventi nel campo della psicologia dello sport per sviluppare una rete professionale e rimanere aggiornato sulle nuove tendenze e ricerche. Questi sono suggerimenti che valgono per qualsiasi lavoro, ma soprattutto per lavori così particolari come quello nell’ambito della psicologia sportiva.
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