I 5 software antiplagio per la tesi di laurea da provare
21 Agosto ore 11.42
I software antiplagio tesi sono fondamentali per evitare problemi proprio alla fine del percorso universitario. Con la diffusione degli strumenti digitali è aumentato il numero di studenti che scrivono la tesi con il metodo “copia e incolla”. Questa pratica non è solo sbagliata dal punto di vista didattico, ma è anche pericolosa perché la tesi viene controllata e potrebbe essere respinta dalla commissione. Affinché un elaborato venga accettato, infatti, deve superare il controllo plagio con una percentuale inferiore al 12%. Cosa significa? Quella percentuale misura l’originalità del contenuto. Non appena si supera la soglia del 12%, dunque, la tesi viene considerata un plagio di testi altrui.
La legge è molto severa in questi casi. Stabilisce, infatti, una pena pari a un periodo di reclusione che va da un minimo di 3 mesi a un massimo di 12 mesi. La reclusione massima di un anno viene comminata a quegli studenti che riescono a laurearsi con un elaborato plagiato. In quest’ultimo caso è prevista anche la revoca del titolo conseguito.
I software antiplagio tesi servono proprio a controllare il testo scritto e a evitare di incappare nelle conseguenze appena descritte.
Tesi copiata, come capirlo?
Prima ancora di prendere dimestichezza con i software antiplagio, è bene rispondere alla domanda “tesi copiata, come capirlo?”. In altre parole, bisogna sapere in anticipo quali sono gli elementi che contribuiscono a far sorgere un caso di plagio. Qui sotto, gli errori più comuni che commettono gli studenti e che fanno aumentare quella percentuale del 12%:
intere frasi riportate/copiate senza citare la fonte
citazioni da autori non virgolettate
immagini di terzi prive di riferimenti all’autore
parafrasi di testi (anche brevi) senza indicare la fonte
frasi o interi paragrafi ripresi da lavori di altri studenti universitari
interi passaggi presi da internet senza citare siti e portali
Utilizzare frasi e argomentazioni di altri a sostegno della propria tesi è lecito e rivela il buon lavoro di ricerca fatto dagli studenti. Non è lecito, però, utilizzare materiale altrui senza le opportune citazioni. Per non incappare nell’accusa di plagio è bene includere sempre i riferimenti alle opere consultate, direttamente nel testo oppure in bibliografia. Come farlo nella maniera corretta? I riferimenti alle opere utilizzate devono sempre contenere:
nome e cognome dell’autore o degli autori
anno di pubblicazione
titolo
rivista in caso di un articolo e volume in caso di un capitolo
pagine in caso di articolo o di capitolo
edizione o editore
traduzione in caso di opera scritta in un’altra lingua e utilizzata nella versione in italiano
Come migliorare la tesi ed evitare il plagio
I software antiplagio tesi servono sia a individuare eventuali problemi derivanti dalla pratica del “copia e incolla” che a migliorare il proprio lavoro. Ma quali utilizzare? Qui di seguito, i 5 software più affidabili e utilizzati:
Compilatio – software multilingue utilizzato anche delle università. Si tratta di uno strumento molto attendibile con versioni apposite per gli studenti e per i professori. Compilatio è a pagamento con costi variabili a seconda della lunghezza del testo da analizzare. Una volta scelta la formula di abbonamento, basta caricare il testo e il software inizia il suo lavoro di confronto per verificare il tasso di similitudine. Al termine dell’analisi viene elaborato un rendiconto con tutte le problematiche rilevate e il tasso di somiglianza. A questo punto è possibile intervenire sul testo per apportare tutti i miglioramenti necessari a evitare un’accusa di plagio. Compilatio effettua il raffronto sia con i materiali presenti liberamente su internet che con la propria biblioteca virtuale ed è in grado di rilevare analogie pari anche a sole 10 parole.
Scribbr – software antiplagio tesi a pagamento con un sistema di funzionamento molto simile a Compilatio. L’analisi della tesi viene effettuata confrontando il testo sia con i documenti presenti su internet che con un database costituito da 8 milioni di articoli scientifici e riviste accademiche. Nel report finale con i risultati di somiglianza, tra l’altro, è sempre indicato il database in cui è stata trovata la fonte originale che risulta plagiata nel testo. La tesi poi non viene pubblicata da nessuna parte e, al termine dell’analisi, è possibile tranquillamente cancellare il proprio documento caricato su Scribbr.
PlagioScanner – software che propone la formula del preventivo gratuito. Come si utilizza? Per iniziare basta caricare il proprio testo in formato PDF, Word, Pages, TXT ecc. Dopodiché il software elabora un costo in base al numero di pagine. Una volta accettato il preventivo, PlagioScanner elabora il suo confronto sia con il materiale presente sul web che con milioni di testi accademici (libri, articoli, riviste disponibili in formato digitale). Si tratta di un software sicuro perché la tesi non viene salvata in nessun database pubblico. Non solo, l’analisi è veloce. Non è necessario aspettare ore e stare lì a preoccuparsi perché PlagioScanner impiega circa 6 minuti per analizzare 40 pagine. Al termine dell’analisi, si ottiene un report completo e dettagliato, con l’indicazione del livello di similitudine e l’individuazione delle fonti plagiate. Come gli altri due software citati più sopra, si tratta di uno strumento a pagamento che potrebbe far sorgere la domanda, ma perché non utilizzare dei software gratuiti? In effetti, esistono degli strumenti gratis. Prima di utilizzarli, però, bisogna considerare un aspetto importante: come avviene l’analisi. Di solito, i software antiplagio tesi non a pagamento effettuano un confronto solo con i materiali presenti sul web. Questo significa che potrebbero non riuscire a scovare tutti i passaggi sospetti riferiti a fonti accademiche non presenti liberamente online.
NoPlagio – software gratuito che offre un servizio di confronto non solo con i materiali online ma anche con i documenti accademici. Se non si vuole utilizzare uno strumento a pagamento, NoPlagio è sicuramente uno dei software più affidabili, proprio per la modalità di analisi. L’utilizzo nella formula gratuita, però, consente di ottenere un resoconto standard del plagio. Per un controllo più dettagliato bisogna spendere dei crediti. Nel report finale è presente il cosiddetto punteggio di somiglianza espresso in percentuale. Questo punteggio indica il “quantitativo” di testo che appare plagiato. Non solo, il resoconto contiene anche il cosiddetto punteggio di concentrazione. Quest’ultimo indica la distribuzione del testo plagiato nella tesi. Se la concentrazione è molto alta in un determinato punto, significa con tutta probabilità che quel capitolo/paragrafo è stato plagiato. Al contrario se la concentrazione è distribuita in maniera uniforme su tutta la tesi, molto probabilmente non si tratta di un caso di plagio. Tutte le corrispondenze, inoltre, vengono evidenziate con un sistema di colori in modo da renderne più semplicemente l’individuazione e facilitare la correzione.
Tesiverified – servizio di analisi plagio offerto dal portale Tesionline. Questo software ha un funzionamento molto simile a quello degli altri 4 strumenti descritti. L’unica differenza è l’aggiunta di un servizio di controllo manuale da parte della redazione. Dopo il rilascio del report ottenuto dal software, esiste cioè l’opzione dell’intervento di un redattore, che si occupa della verifica dei risultati ottenuti. In questo modo si alza ulteriormente il livello di attendibilità dei risultati. Chiaramente, si tratta di un servizio a pagamento con costi differenti a seconda della lunghezza del materiale da analizzare. In caso poi di report positivo, Tesiverified può anche inviare il certificato antiplagio al relatore. Quest’ultima opzione è facoltativa e l’invio avviene solo su richiesta dell’utente, perché tutto il processo di analisi è effettuato rispettando la privacy dell’autore della tesi.
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