Come diventare analista e progettista software
25 Luglio ore 10.58
Desideri diventare analista Software? Continua a leggere per scoprire cosa fa e come diventare Software Analyst. In questo articolo spiegheremo la differenza tra programmatore e analista, e quali sono le principali caratteristiche di queste professioni. Inoltre illustreremo i principali percorsi formativi per maturare le giuste competenze in materie e affacciarsi sul mercato del lavoro in modo competitivo.
Differenza tra programmatore informatico e analista informatico
Come vedi abbiamo usato altri termini per rivolgerci all’analista software e al progettista software. Ma ti assicuriamo che questi termini possono essere presi come sinonimi. Si possono occupare delle stesse cose.
Ma quali sono le differenze tra progettista software e analista software?
Il programmatore informatico opera in sinergia con l’analista: insieme portano avanti lo sviluppo e la manutenzione di un software.
Il programmatore ha il compito di individuare gli strumenti adatti per lo sviluppo del software, che deve essere in linea alle specifiche progettuali indicate dall’analista. Le sue attività principali prevedono anche il collaudo e la messa a punto del software.
Il programmatore inizia in genere come junior, lavorando al fianco di un collega senior, che possiede una maggiore esperienza. A sua volte può diventare senior e a volte può ambire a diventare analista, posizione che si può raggiungere solo dopo aver acquisito una buona esperienza.
Analista informatico
L’analista informatico mette a punto le procedure e le tecnologie destinate a migliorare i processi aziendali e la struttura di un’organizzazione. È un lavoro molto pratico, e in grado di risolvere diverse problematiche fornendo soluzioni funzionali.
Si occupa dello sviluppo di una nuova applicazione informatica o della modifica di un software già esistente, al fine di migliorare la gestione dell’azienda e incrementarne così la competitività.
Partendo da un’analisi del sistema esistente, progetta l’architettura di un programma programma mappando le procedure e schematizzandole. Sulla base di questa progettazione e programmazione gestisce il gruppo di lavoro, formato da programmatori, per giungere di concerto a un’effettiva realizzazione di quanto preventivato. All’analista compete, inoltre, la redazione di un documento contenente i requisiti del progetto, i diagrammi di flusso che lo rappresentano e i passi per lo sviluppo delle operazioni che il programma dovrà svolgere. Questo servirà poi ai programmatori nella fase di realizzazione vera e propria del programma.
Infine, non potrà trascurare la fase di testing. Difatti l’analista ha sempre il compito di testare l’applicazione, di documentare i risultati e di monitorare le diverse fasi di realizzazione del progetto (installazione, addestramento, redazione della manualistica).
Progettista software: la formazione
Per diventare progettista software è opportuno seguire un percorso di studi di tipo tecnico-scientifico.
Già partendo dal grado di istruzione scuola secondaria di secondo grado è possibile formarsi in vista di questo obiettivo professionale futuro. La riforma dell’istruzione prevede la possibilità di iscriversi a un Istituto Tecnico – Settore tecnologico – Indirizzo informatica e telecomunicazioni. Il percorso scolastico si articola in due bienni e un quinto anno finale, che termina con l’Esame di Stato.
Una volta ottenuto il diploma è consigliabile frequentare un corso di formazione professionale post-diploma in ambito informatico:
- Tecnico informatico
- Tecnico di programmazione (CSHARP, CNET, ASP.NET, Remedy e Siebel, Visual Basic.NET, Java, Oracle, SQL Server)
- Tecnico di sviluppo software
Analista software: la formazione
Come detto precedentemente, l’analista software necessita di maggiori competenze e abilità. Per ottenere la qualifica di analista informatico, è necessario conseguire la laurea di primo livello in una delle seguenti classi:
L08 – Ingegneria dell’informazione
L31 – Scienze e tecnologie informatiche
L35 – Scienze Matematiche
Dopo avere conseguito la laurea di primo livello, è possibile proseguire con gli studi in ambito universitario, frequentando un corso di laurea magistrale nel medesimo ambito:
LM18 – Informatica
LM32 – Ingegneria Informatica
Esistono molti corsi di laurea che possono portare a diventare analista software, e hanno denominazioni diverse che cambiano a seconda delle università. Non è possibile fare un elenco completo, ma ti suggeriamo di andare a cercare le informazioni specifiche presso le varie segreterie delle università che ti interessano. Una volta terminato il percorso universitario, si possono approfondire le basi ottenute, frequentando un corso di specializzazione o un master post laurea.
Anche ottenere una certificazione EUCIP – European Certification of Informatics Professional può costituire un titolo preferenziale.
Per entrambe le professioni sono necessari un’ottima conoscenza della lingua inglese, sempre più usata per l’implementazione di programmi informatici, e un continuo aggiornamento sulle nuove frontiere dell’informatica.
Cosa fa il Software Analyst
L’analista dei software è la persona che progetta i software in grado di raggiungere gli obiettivi previsti. Per software si intendono i sistemi operativi, i database, i browser Web e le applicazioni utilizzate dagli utenti finali o dalle aziende.
L’analista software, può anche lavorare per identificare soluzioni atte a migliorare le prestazioni o l’usabilità dei sistemi software esistenti, non deve per forza creare dei software ex novo. Per farlo può aggiornare i sistemi, utilizzando tecnologie e tecniche nuove, oppure ampliare le possibilità di base tramite una modifica dei codici.
In sintesi i compiti di un Software Analyst possono includere:
- Analisi dei requisiti aziendali per determinare la fattibilità del sistema e consigliare eventuali miglioramenti
- Test di nuove versioni del software, per garantire che soddisfino le esigenze dei clienti
- Formazione degli utenti affinché possono utilizzare i software nel modo più corretto
- Valutazione dei sistemi esistenti per consigliare miglioramenti o sostituzioni
- Individuazione di possibili soluzioni tecnologiche ai problemi aziendali e consigliarle al management
- Sviluppo di nuove applicazioni software o adattamento dei programmi alle nuove esigenze dell’utilizzatore
- Mantenimento dell’integrità dei database creando copie di backup ed eseguendo attività di manutenzione regolari, come l’aggiornamento delle autorizzazioni di sicurezza o la rimozione di dati obsoleti
Per lavorare come analista software è necessario aver maturato una bagaglio di competenze ben strutturato e solido. Tra queste competenze non devono mai mancare:
- conoscenza dei linguaggi di programmazione: gli analisti di software hanno bisogno di conoscere diversi linguaggi di programmazione, poiché ciascuno ha i suoi pro e i suoi contro (alcuni linguaggi sono più indicati per lo sviluppo di siti Web, altri per la creazione di App mobile). Tra le conoscenze imprescindibili per intraprendere la professione del Software Analyst vi sono SQL, Oracle, Java, C++ e UM.
- analisi dei dati, intesa come la capacità di interpretare grandi quantità di dati individuando le informazioni più importanti
- capacità di problem-solving, per identificare e risolvere i problemi che emergono durante il processo di sviluppo
- comunicazione: gli analisti del software comunicano con molte persone durante tutto il processo di sviluppo del software, inclusi Project Manager, ingegneri del software, team di controllo qualità e clienti. Una comunicazione efficace è fondamentale per garantire che tutti comprendano gli obiettivi del progetto
- pensiero critico, e dunque la capacità di risolvere problemi e di prendere decisioni basate sulla logica
Quanto guadagna un analista software?
Gli stipendi di un analista software che ha iniziato a lavorare in azienda possono partire dai 30.000 € l’anno, mentre i compensi per i professionisti senior possono arrivare a 45.000 €.
Indubbiamente stiamo parlando di ottimi range di stipendio, che meritano attenzione e possono motivare molti a intraprendere il tentativo di ricoprire questo tipo di posizione lavorativa.
La grande trasformazione avviata dall’era di internet ha portato le aziende ad avere sempre più bisogno di talenti tecnici: i software diventano fondamentali per portare avanti gli obiettivi aziendali. I professionisti in grado di sviluppare e mantenere tali software sono richiestissimi e spesso e volentieri indispensabili.
In futuro tra gli aspetti di questo lavoro che potranno ancora evolvere in modo inaspettato troviamo l’analisi dei dati, che diventa cruciale le decisioni aziendali. Analizzando i dati, le aziende possono comprendere meglio cosa vogliono i loro clienti e di conseguenza anche come servirli al meglio. Il Software Analyst che ha competenze nell’analisi dei dati è quindi visto come un professionista che innalza il livello dell’azienda.
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