Verso un nuovo concetto strategico della NATO
Si terrà lunedì 21 marzo 2022, alle ore 16:30, l’evento “Verso un nuovo Concetto strategico della NATO. Prospettive e interessi dell’Italia” presso la Sala Conferenze di UnitelmaSapienza. Anche in diretta sul canale YouTube dell’Ateneo. La presentazione del volume a cura di Gabriele Natalizia, Andrea Carteny, Lorenzo Termine ed Elena Tosti Di Stefano.
Gli ospiti dell’evento “Verso un nuovo Concetto strategico della NATO. Prospettive e interessi dell’Italia“
Introduce l’incontro il Magnifico Rettore prof. Antonello Folco Biagini, a seguire La NATO verso il 2030, panel con interventi di:
Andrea Carteny, Sapienza Università di Roma
Elena Tosti di Stefano, Sapienza Università di Roma
Lorenzo Trapassi, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
A seguire, La NATO e le sfide emergenti, panel a cui parteciperanno Alessia Sposini, Centro Studi Geopolitica.info, Lorenzo Termine, Sapienza Università di Roma e Nicolò Fasola, NATO Defense College. Modera Roberto Sciarrone, UnitelmaSapienza.
I dilemmi dell’Alleanza Atlantica
La redistribuzione del potere in corso su scala globale pone l’Alleanza Atlantica di fronte a due dilemmi. Anzitutto, se preservare – o meno – la centralità della nato rispetto alle dinamiche internazionali contemporanee, contribuendo in misura determinante alla difesa dello status quo emerso alla fine della Guerra fredda.
In secondo luogo, identificare quali strumenti siano veramente efficaci per conseguire l’obiettivo minimo della sicurezza dei suoi Paesi membri.
Questi interrogativi costituiranno con tutta probabilità il core business del prossimo Concetto Strategico, che dovrebbe venire alla luce in concomitanza con il Summit di Madrid (giugno 2022).
Il volume riflette su questi e altri problemi che gravano sull’Alleanza assumendo la prospettiva italiana. Inutile nascondere, d’altronde, che anche all’interno di un’organizzazione tanto consolidata quanto la nato si verifichi incessantemente un gioco di sovrapposizione, scontro e integrazione tra interessi generali e particolari. Al suo interno, ogni Paese membro cerca di massimizzare i vantaggi della partecipazione provando a ridurne – per quanto possibile – i costi. L’Italia non fa eccezione. I risultati qui presentati sono il frutto di una ricerca condotta dal Centro Studi Geopolitica.info, in collaborazione con il CEMAS Sapienza, nell’ambito delle attività dell’Osservatorio di Politica Internazionale (opi), progetto di collaborazione tra Senato della Repubblica, Camera dei Deputati e Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Info: UnitelmaSapienza.