Artificial Creativity

Artificial Creativity

Il Centro di Ricerca in Digital Humanities dell’Università Digitale Pegaso e il SAE Institute di Milano propongono un evento internazionale che si inserisce come un’opportunità per studiosi internazionali di impegnarsi in un dialogo, con l’obiettivo di intrecciare i dibattiti condotti da diverse prospettive riguardo alle produzioni creative visive, uditive, audiovisive e testuali. Il convegno, dal titolo “Artificial Creativity. Looking at the future of Digital Culture”, si terrà il 28 e il 29 giugno 2024, presso la sede di SAE Istitute in via Domenico Trentacoste 14, Milano.

Informazioni sull’evento “Artificial Creativity

Il campo della Ricerca sulla Pratica Creativa è costantemente plasmato e rimodellato all’emergere di nuove tecnologie. Mentre stiamo ancora cercando di comprendere le implicazioni di come le quelle digitali abbiano rivoluzionato i metodi di produzione, distribuzione ed esposizione, si profila un cambiamento più profondo all’orizzonte: l’avvento di tecnologie “intelligenti”, come l’IA e il machine learning. La questione di come la tecnologia intervenga sugli ambienti fisici e sociali, identità collettive e individuali, e produzione culturale e artistica comprende due idee contrastanti: da un lato il tracciamento di una linea evolutiva intenzionale e continua sul progresso tecnologico moderno; dall’altro, l’individuazione di conseguenze non volute e le ripercussioni dell’influenza tecnologica, che ne costituiscono il side-effect con possibili ricadute a cascata difficilmente prevedibili e controllabili.

Sorgono diversi interrogativi: quale sarà il futuro dell’industria creativa? Quale ruolo potrebbero avere gli esseri umani e con quale tipo di coinvolgimento? L’IA e il machine learning possono essere considerati semplicemente nuove tecnologie, strumenti o mezzi, o stiamo affrontando un cambiamento di paradigma della nostra cultura? E ancora, non si tratta semplicemente di una questione culturale: essa intercetta anche il concetto stesso di realtà e autenticità: il software “intelligente” può manipolare audio, video e immagini per produrre contenuti altamente realistici ma falsificati. Anche se sappiamo che la realtà sociale è una costruzione culturale, ciò che sta cambiando sono gli elementi con cui è fatta la nostra immaginazione. C’è anche un’altra faccia della medaglia. L’IA in combinazione con la creatività umana apre nuovi scenari in termini di risultati, frontiere artistiche e produzione culturale. E la ricerca basata sulla pratica creativa potrebbe essere la prospettiva giusta per raccogliere, mostrare e assistere la ricostruzione dello stato dell’arte.

Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina https://www.artificial-creativity.it

Fonte: Unipegaso.