Come diventare UX designer: percorso di studi e competenze richieste

25 Febbraio ore 11.56

Come diventare UX designer: percorso di studi e competenze richieste

Sei interessato alle nuove professioni come l’UX designer? Come diventare uno specialista dell’user experience è la domanda che ti poni da un po’?  

Questa figura professionale si occupa di rendere prodotti fisici e digitali su misura dell’esperienza dell’utente. I consumatori, infatti, hanno un’idea precisa di come vorrebbero un oggetto o un’applicazione. L’UX designer ascolta le esigenze e i desideri dei clienti per rendere i prodotti sempre più fruibili.  

Si tratta di una professione per la quale non esiste un unico percorso di studi. É possibile cioè intraprendere diversi iter di formazione. Continua la lettura della guida e scopri tutte le risposte alla domanda: UX designer come diventare un professionista dell’user experience? 

UX designer cosa fa?

Prima di capire come diventare UX designer, è bene approfondire questa figura. É arrivato il momento cioè di rispondere alla domanda: UX designer cosa fa? In poche parole, si occupa di migliorare l’esperienza utente e può lavorare su prodotti fisici o su prodotti virtuali.  

Al momento, si occupa soprattutto di siti web, e-commerce, market place, landing page, software, applicazioni, piattaforme di contenuti e così via.  

Ma in cosa consiste esattamente il lavoro? Ecco, cosa fa l’UX designer.

Ricerche utenti

Analizza i comportamenti e le esigenze dei consumatori. Raccoglie cioè dati tramite i database, effettua sondaggi e realizza interviste agli utenti.

Sviluppa le personas

La fase di ricerca sugli utenti serve all’UX designer per definire il cliente tipo (personas). La definizione delle personas è fondamentale per capire a quale utente è destinato il prodotto e quali sono le sue esigenze di fruibilità.

Progettazione

L’UX designer si occupa della progettazione dei prodotti mettendo al centro il consumatore. Lavora cioè con un approccio definito UCD – user centered design.

Realizzazione bozze

Realizza dei modelli, denominati wireframe. Si tratta cioè di bozze a bassa fedeltà. Se il suo compito è progettare un sito web, per esempio, l’UX designer realizza delle bozze delle varie pagine. Questi wireframe saranno la base di riferimento per il prodotto finale.

Creazione prototipi

L’UX designer può realizzare anche prototipi ad alta fedeltà. Si tratta di prodotti che i consumatori finali sono invitati a testare. In questo modo è possibile verificare su campo il grado di usabilità e apportare eventuali modifiche e migliorie.

Test dell’utente

Organizza delle sedute di test con gli utilizzatori finali. Esistono diverse modalità per testare un prodotto. L’UX designer può gestire focus group, test alla presenza di un moderatore o in assenza di un moderatore e A/B test. Questi ultimi, per esempio, si utilizzano soprattutto in caso di prodotti digitali.

UX designer: come diventare esperto in user experience?

Se il lavoro dell’UX designer ti affascina, hai davanti a te diverse opzioni formative. Ovviamente, ci sono una serie di competenze imprescindibili. Per lavorare cioè devi avere le seguenti conoscenze:  

  • Digital marketing 
  • Design e interaction design 
  • Conoscenze di comunicazione (linguaggi e strumenti) 
  • Competenze in architettura dell’informazione (IA – information architecture) 
  • Conoscenza di content strategy (strategia dei contenuti) 
  • Uso dei principali programmi di grafica professionale  
  • Conoscenza dei software e dei tool di user experience  
  • Abilità nella raccolta e nell’analisi dei dati  

Alla luce delle competenze richieste, quale facoltà è la migliore? Ovviamente, puoi iscriverti a una delle lauree triennali della classe 04 in design industriale.  

Come è evidente dall’elenco qui sopra, però, le conoscenze di un UX designer sono molto variegate. Non bisogna solo avere padronanza del design, ma anche di tutta un’altra serie di aspetti che hanno molto a che vedere con la comunicazione.  

Per questo motivo tra i percorsi di laurea consigliati ci sono quelli in sociologia e in scienze della comunicazione. La laurea triennale in Comunicazione e social media, per esempio, prevede un piano di studio con materie come sociologia della comunicazione; sondaggi, rilevazione d’opinione e analisi dei dati e principi di disegno per la comunicazione digitale. Come vedi, si tratta di materie fondamentali per lavorare nel campo dell’UX design.  

Un altro percorso consigliato è quello in psicologia. In fondo, uno dei compiti principali dell’UX designer è comprendere desideri ed esigenze dei consumatori. Si tratta cioè di un’area di intervento che appartiene alla psicologia.  

In tutti e due i casi, vale a dire laurea in scienze della comunicazione e laurea in psicologia, bisogna completare il percorso con un master in UX design. Entrambe le lauree, infatti, non forniscono le competenze di design fondamentali per questa professione.  

Se hai un’impostazione più scientifica, invece, puoi tranquillamente lavorare come UX designer. Nel tuo caso, per esempio, è consigliata una laurea triennale in ingegneria gestionale. Questo percorso, infatti, soddisfa meglio le tue inclinazioni personali. Dopo esserti laureato, però, dovrai comunque completare la formazione con un corso o un master post-laurea incentrato sull’UX design.

UI/UX designer lavoro: quali sono le differenze?

Spesso UX designer e UI designer vengono confusi. In effetti, sono due figure professionali complementari, ma diverse. Come abbiamo visto, l’UX designer si occupa di esperienza utente, concentrandosi su analisi dati, prototipazione e test.  

L’UI designer, invece, gestisce la fase di realizzazione dell’aspetto del prodotto finale. Cosa fa nello specifico? Lavora sugli elementi delle interfacce visive per renderle sempre più usabili. In poche parole, realizza le icone e i pulsanti, definisce gli spazi, sceglie le palette di colori, crea le immagini e si occupa del design interattivo.  

UX designer: stipendio

L’UX designer può lavorare sia come dipendente che come libero professionista. In quest’ultimo caso assume il ruolo di consulente esterno e lavora con più clienti.  

I settori di impiego sono soprattutto digitali. Questo significa che, di solito, un UX designer dipendente lavora per market place ed e-commerce, società di comunicazione, società di consulenza digitale, aziende del settore web e così via.  

Ovviamente, la domanda “UX designer stipendio?” ha una risposta diversa a seconda del tipo di inquadramento professionale. Non solo, ci sono vari fattori che incidono molto sull’ammontare dei guadagni, tra cui quello dell’area geografica di impiego. Questa figura è richiesta soprattutto nelle grandi città italiane, dove si concentrano le UI/UX designer offerte di lavoro. Il discorso appena fatto, infatti, vale per entrambe le figure gemelle dell’UI e dell’UX designer.  

In linea di massima, comunque, un UX designer dipendente in posizione junior (prima assunzione) guadagna uno stipendio medio pari a 22 mila euro lordi all’anno. La professione, però, è caratterizzata da ottime possibilità di crescita.  

Un UX designer con media esperienza, infatti, guadagna circa 28 mila euro lordi all’anno. Per un professionista molto esperto, invece, si arriva a parlare di retribuzioni lorde annue pari anche a 40 mila euro.  

UX designer offerte di lavoro

La richiesta di UX designer è in aumento. Le offerte di lavoro sono sempre più numerose e riguardano figure sia junior che esperte. Queste posizioni prevedono di solito il lavoro da dipendente full time e l’attività in team con programmatori, web developer e grafici. La giornata tipo di questo professionista, tra l’altro, è caratterizzata dal contatto con i clienti finali. Se lavori in una società di consulenza cioè dovrai interfacciarti di continuo con i clienti che commissionano il lavoro.  

Per avere maggiori chance in questo settore, inoltre, è bene valutare anche le soft skill richieste. Ogni professione, infatti, prevede una precisa lista sia di competenze tecniche che di qualità personali. Un UX designer dovrebbe avere ottime capacità di comunicazione, una buona propensione al lavoro in team, un alto livello di empatia e una certa capacità di esercizio del pensiero critico e creativo.  

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