Come funziona il riscatto della laurea?
16 Agosto ore 17.40
Il calcolo del riscatto della laurea viene effettuato dall’INPS, prendendo in considerazione l’ammontare della retribuzione media pensionabile, calcolato nel momento in cui viene consegnata ed effettuata la della domanda, il periodo da riscattare, l’età e il sesso del richiedente. Questi sono i principali elementi richiesti per fare i conti e capire quanto è necessario pagare per vedersi finalmente il riconoscimento degli anni di studio universitario ai fini pensionistici. Nei prossimi paragrafi approfondiremo meglio diversi aspetti inerenti a questo tema.
Riscatto della laurea
A moltissimi studenti e studentesse ormai laureate interessa capire meglio come fare il calcolo del riscatto della laurea. Spesso le domande che ci vengono poste sono: quali periodi sono riscattabili? Oppure: quali sono i requisiti necessari per fare la richiesta all’INPS? Non è semplice da capire, anche perché questi requisiti possono cambiare con il tempo, a volte vengono aggiornati, a volte stravolti completamente.
Ricordiamo a tutti che le informazioni ufficiali sono riportate presso le fonti ufficiali, pertanto per avere certezza della veridicità e dell’aggiornamento di quanto appreso tramite questo articolo vi suggeriamo di accedere alle pagine del sito INPS dedicate.
Adesso vediamo meglio quali sono le procedure per riscattare gli anni di studio. Quando ci si approccia a questo tema, soprattutto agli inizi, non è per niente facile. Bisogna sapersi districare tra burocrazia, conti e aggiornamenti di legge.
Per prima cosa vogliamo chiarire che esistono tre percorsi differenti per richiedere il riscatto di laurea:
- il riscatto ordinario
- il riscatto dedicato a chi è inoccupato
- e il riscatto agevolato
Più avanti vedremo nel dettaglio in cosa consistono.
Ma per prima cosa è meglio chiarire quali sono i requisiti essenziali per richiedere il riscatto degli anni di laurea, senza i quali non è possibile richiederlo e accedere a questa misura.
Requisiti per richiedere il riscatto di laurea
Le condizioni imprescindibili per richiedere il riscatto degli anni di studio è quella di aver conseguito un diploma di laurea o un titolo equiparato. E questo ci sembra abbastanza ovvio, visto che stiamo parlando di riscatto anni di laurea, ma sempre meglio ribadirlo.
Più precisamente sono riscattabili:
- diplomi universitari relativi ai corsi di durata tra i 2 e i 3 anni
- diplomi di laurea relativi ai corsi di durata tra i 4 e i 6 anni
- diplomi di specializzazione ottenuti dopo un corso di durata minima di due anni e successivamente al conseguimento della laurea
- dottorati di ricerca
- titoli accademici del 3+2 ovvero i titoli ottenuti dopo un corso triennale e uno biennale propedeutico
- titoli universitari ottenuti all’estero se riconosciuti in Italia
Calcolo riscatto di laurea ordinario
Entriamo nel vivo dell’argomento centrale di questo articolo. Il calcolo del riscatto di laurea, a partire dal riscatto ordinario, una formula a cui può accedere chiunque abbia conseguito un diploma di laurea o un titolo equiparato.
È importante sapere che è possibile riscattare solo gli anni di durata legale del corso. Ciò vuol dire che, se per caso avete preso tempo e ve la siete goduta, ahimè, non verrà tenuto conto ai fini del calcolo il numero di anni fuori corso.
Per il periodo per cui si chiede il calcolo e dunque il riscatto, la persona che fa domanda non deve avere versamenti contributivi durante i periodi che vuole riscattare e, successivamente al titolo, deve aver versato almeno un contributo obbligatorio.
Se i periodi da riscattare sono anteriori al 1° Gennaio 1996 il calcolo del riscatto della laurea è quantificato da particolari tabelle che tengono conto dell’età, il sesso, la posizione assicurativa e retributiva e la durata dei periodi da riscattare. Per questo abbiamo rimandato chiunque sia interessato ad approfondire meglio le modalità di calcolo a verificare presso le fonti ufficiali, presso le quali queste tabelle sono visionabili.
Attraverso la combinazione di questi fattori verrà individuata la quantità di denaro necessaria all’INPS per pagare la pensione maggiorata dal riscatto: riserva matematica.
Se si tratta del riscatto di anni di laurea posteriori al 1° Gennaio 1996 il calcolo è determinato sulla base dell’aliquota contributiva. Iniziamo a tirare fuori i termini tecnici, tieniti forte.
Con il metodo contributivo, viene applicata un’aliquota pari al 33-34% dell’imponibile previdenziale delle ultime 52 settimane precedenti alla domanda, moltiplicata per il numero degli anni di cui si chiede il riscatto.
Facciamo un esempio. Senza il quale ci risulta davvero complicato spiegare il funzionamento di queste formule e modalità di calcolo del recupero contributivo degli anni di studio universitario.
Mettiamo, ad esempio, che tu abbia ricevuto una retribuzione lorda degli ultimi 12 mesi pari a 33.250 euro e che tu abbia presentato domanda nel fondo pensioni lavoratori dipendenti.
Se volessi riscattare 3 anni di laurea il calcolo che dovresti fare è:
33.250 euro x 33% = 10.972,5 euro
10.972,5 euro x 3 (anni da riscattare) = 32.917,5 euro (costo totale del riscatto di 3 anni di laurea).
Il riscatto di laurea ordinario è fiscalmente deducibile dall’IRPEF in una fascia che va dal 23% al 43%.
Ovviamente non ci aspetta che questa cifra venga assolta nell’immediato, anzi. L’ammontare determinato può essere pagato in un’unica soluzione o fino a 120 rate mensili (dieci anni) senza interessi. E menomale, vogliamo aggiungere. Si parla già di cifre cospicue, con l’aggiunta degli interessi si sarebbe giunti a cifre davvero proibitive, anche per chi attualmente possiede un lavoro.
Naturalmente, i due sistemi di calcolo sono applicati insieme se il periodo considerato è a cavallo della data sopraindicata.
Nel prossimo paragrafo, invece, approfondiremo un’altra procedura, che non riguarda tutti gli interessati, ma prevalentemente coloro che non hanno ancora trovato lavoro dopo la laurea.
Continua a leggere per scoprire come funziona il riscatto di laurea per gli inoccupati.
Come calcolare il riscatto della laurea per gli inoccupati
Il riscatto degli anni di laurea può essere richiesto anche da chi non ha ancora un lavoro e non ha versamenti contributivi.
In questo caso, il contributo da versare all’INPS è pari al 33% del minimale di reddito imponibile per artigiani e commercianti (pari a 15.878 euro nel 2019).
A titolo di esempio, un neolaureato che intenda effettuare il riscatto della laurea nel 2019 pagherà il 33% di 15.878 euro, quindi 5.239,74 euro per ogni anno di riscatto.
Forse questa formula e modalità è la più interessante, conveniente per coloro che hanno appena conseguito una laurea di primo livello o una laurea magistrale e ancora non hanno trovato un lavoro.
L’altro aspetto interessante è che tale contributo versato per il riscatto della laurea è fiscalmente deducibile dall’interessato o detraibile dall’imposta dovuta dalle persone di cui egli risulti fiscalmente a carico (ad esempio i genitori), nella misura del 19% dell’importo stesso (secondo la normativa fiscale in vigore nel 2019).
Non è una percentuale altissima, ma è già qualcosa di significativo che può rappresentare un ulteriore incentivo a intraprendere questa possibilità.
Nel prossimo paragrafo, invece, parliamo di un’altra tipologia di riscatto, che riguarda chi ha meno di 45 anni (esteso anche agli over 45) e che viene chiamato riscatto agevolato.
Il decreto legge 04/2019 inserisce un’ulteriore opportunità per chi intende riscattare gli anni di studio.
Riscatto di laurea agevolato
Come abbiamo anticipato possono accedere al riscatto di laurea agevolato tutte le studentesse e gli studenti che hanno conseguito un diploma di laurea o un titolo equiparato. La riforma aveva previsto che tale misura dovesse essere riservata esclusivamente a chi avesse meno di 45 anni ma, con il nuovo testo di legge, è stata estesa questa possibilità anche agli over 45.
È importante notare che sono riscattabili solo gli anni di durata legale del corso effettivamente sostenuti a partire dal 1996.
Chi intenda usufruire del riscatto di laurea agevolato, non deve avere versamenti contributivi durante i periodi di corso che si intenda riscattare.
Il costo, a differenza del riscatto di laurea ordinario, non sarà proporzionale all’ultimo reddito imponibile, ma sarà pari al 33% del minimale di reddito della gestione artigiani e commercianti.
Esattamente quanto avviene quindi per il riscatto di laurea degli inoccupati, per il 2019 il costo è di circa 5.420 euro per ogni anno di riscatto.
Il riscatto di laurea agevolato è detraibile dall’IRPEF del richiedente al 50%.
Per altre informazioni sul calcolo del riscatto della laurea visitate il sito dell’INPS.
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