Cos’è e a cosa serve il praticantato?
14 Agosto ore 17.25
Il praticantato è un periodo di formazione pratica e addestramento che le persone devono completare come parte del loro percorso di preparazione per una specifica professione o carriera. Ti sarà capitato di sentirne parlare per professioni Dottori commercialisti, Farmacisti, Geometri, Giornalisti, Infermieri, Ingegneri ed architetti, Medici ed Odontoiatri, Notai, Periti industriali, Psicologi, Ragionieri e periti commerciali, Veterinari. Tutti questi professionisti sono accomnunati dalla necessità e dall’obbligo di iscriversi a un ordine professionale. Ogni Ordine stabilisce specifiche modalità di praticantato e le caratteristiche dell’esame di accesso alla professione.
Che cos’è il praticantato?
Il praticantato, anche chiamato periodo di apprendistato, offre agli individui l’opportunità di acquisire esperienza pratica e competenze specifiche necessarie per svolgere con successo il lavoro nel loro campo di interesse. Il praticantato è una tappa cruciale per ottenere la qualifica o la licenza necessaria per esercitare una professione in modo autonomo.
Quando svolgono questo periodo di “prova”, se possiamo definirlo tale, agli apprendisti hanno l’opportunità di mettere in pratica le conoscenze teoriche apprese durante la formazione accademica o professionale. Questo è essenziale per sviluppare competenze pratiche e imparare come affrontare situazioni reali sul campo.
Durante il praticantato, i futuri professionisti lavorano sotto la supervisione di professionisti esperti nel campo. Questi mentori forniscono orientamento, condividono le loro esperienze e aiutano gli apprendisti a sviluppare una comprensione più approfondita del lavoro e delle responsabilità associate alla professione.
Il praticantato spesso comporta valutazioni periodiche delle competenze e delle prestazioni dell’apprendista. Queste valutazioni servono a garantire che l’apprendista acquisisca le competenze necessarie per esercitare la professione in modo sicuro ed efficace.
Praticantato e albi professionali
Come abbiamo anticipato anche nelle prime righe di questo breve approfondimento, il praticantato è comune in molte professioni e settori, tra cui medicina, legge, ingegneria, insegnamento, architettura e molti altri. La durata e i requisiti del praticantato possono variare notevolmente da una professione all’altra e da una giurisdizione all’altra. A tal proposito suggeriamo ai futuri professionisti e coloro che sono interessati ad approfondire questa questione rispetto a uno specifico lavoro di informarmi presso gli enti e le associazioni che gestiscono le registrazioni e le funzionalità degli albi professionali della categoria di riferimento.
Gli albi professionali, noti anche come ordini o collegi professionali, sono organizzazioni che regolamentano e supervisionano l’esercizio delle professioni in diverse giurisdizioni. Essi svolgono un ruolo chiave nel garantire che gli individui che praticano determinate professioni abbiano le competenze, la formazione e l’etica necessarie per farlo in modo competente e responsabile. Ecco come solitamente funzionano gli albi professionali
- Regolamentazione e registrazione: Gli albi professionali spesso regolamentano chi può praticare una professione specifica. Per diventare un professionista registrato, un individuo deve soddisfare determinati requisiti, che possono includere l’istruzione formale, la formazione pratica, l’esame di certificazione e l’adesione a un codice etico. Una volta soddisfatti questi requisiti, l’individuo può essere registrato nell’albo professionale e ottenere il diritto legale di esercitare la professione.
- Supervisione dell’etica e della condotta professionale: Gli albi professionali stabiliscono norme etiche e linee guida per la condotta professionale dei loro membri. Essi monitorano il comportamento dei professionisti registrati e possono intervenire in caso di comportamenti non etici o scorretti, ad esempio attraverso indagini disciplinari e sanzioni.
- Formazione continua: Molte professioni richiedono ai loro membri di impegnarsi in un percorso di formazione continua per mantenere le loro competenze aggiornate e rimanere conformi alle norme professionali. Gli albi possono richiedere ai professionisti di accumulare crediti di formazione continua o di partecipare a corsi specifici per mantenere la loro registrazione.
- Rappresentanza professionale: Gli albi professionali rappresentano gli interessi dei loro membri presso il governo, l’opinione pubblica e altre organizzazioni. Essi possono difendere i diritti e gli interessi dei professionisti e promuovere la crescita e lo sviluppo della professione.
- Regolamentazione dell’accesso alla professione: Gli albi professionali definiscono i requisiti per l’accesso alla professione, il che può includere l’approvazione di programmi di formazione e istruzione, la supervisione degli esami di certificazione e la valutazione delle competenze.
- Sanzioni disciplinari: Gli albi professionali hanno il potere di imporre sanzioni disciplinari ai loro membri in caso di violazione delle norme professionali o etiche. Queste sanzioni possono variare da avvertimenti o sospensioni temporanee fino alla revoca della registrazione professionale.
Ricordati che la struttura e le funzioni degli albi professionali possono variare da una giurisdizione all’altra e da una professione all’altra. Alcuni albi possono essere governati da ordinamenti che variano sulla base della provincia, ad esempio. Inoltre, la registrazione presso un albo professionale può essere obbligatoria per alcune professioni e facoltativa per altre.
Praticantato per geometri
Per fornire un esempio più chiaro parleremo in breve delle caratteristiche del praticantato per geometri.
Il praticantato per geometri è una fase di apprendistato e formazione professionale che i futuri geometri devono completare per acquisire le competenze e l’esperienza necessarie per esercitare la professione in modo indipendente. Il praticantato è un passaggio importante per diventare un geometra certificato ma uno dei requisiti per lavorare in questo ambito è quello formativo. Generalmente, per diventare un geometra, è necessario avere una formazione di base nel campo dell’edilizia o delle costruzioni. Questa formazione può essere ottenuta tramite un diploma di scuola superiore con una specializzazione in edilizia o costruzioni.
Molti aspiranti geometri seguono corsi di laurea triennale o specialistica in Ingegneria Edile-Architettura, come il Corso di Laurea in Ingegneria Civile. curriculum Edilizia, che rientra nella classe di laurea L-7. Il Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Civile mira a formare un ingegnere civile triennale capace di ricoprire delle funzioni tecniche nell’ambito della progettazione di opere civili, collaborando alle attività di preparazione documentale, lavorando in team nelle fasi esecutive di organizzazione del cantiere, collaborando ad attività di manutenzione ordinaria o straordinaria su strutture e infrastrutture.
Oltre alla formazione accademica, come dicevamo, è importante l’esperienza pratica. Quindi, dopo aver ottenuto il diploma o la laurea, è spesso necessario registrarsi come praticante presso l’ente o l’organizzazione di regolamentazione della professione. La registrazione è spesso accompagnata da una tassa di iscrizione.
Per quanto riguarda la durata, la legge 24 marzo 2012 n. 27, all’art. 9 “Disposizioni sulle professioni regolamentate” stabilisce che “la durata del tirocinio previsto per l’accesso alle professioni regolamentate non può essere superiore a 18 mesi”. Durante questo periodo, il praticante lavorerà sotto la supervisione di un geometra esperto, professionista certificato che funge da mentore. Questa figura gli fornirà orientamento, supporto e supervisione per aiutare il praticante a sviluppare le competenze richieste per la pratica professionale.
praticante avrà l’opportunità di acquisire esperienza pratica in vari aspetti della professione di geometra. Ciò può includere la redazione di planimetrie e mappe, la gestione di progetti di costruzione, la valutazione di terreni e immobili, la partecipazione a ispezioni e molto altro.
Una buona opportunità è rappresentata anche dalla eventuale partecipazione a corsi di formazione continua o a seminari per migliorare le proprie competenze e la conoscenza delle normative locali e nazionali.
Al termine del praticantato, il praticante deve superare un esame di abilitazione.
Una volta superato l’esame di abilitazione con successo, il praticante diventa un geometra certificato e può esercitare la professione in modo indipendente o lavorare presso studi professionali, agenzie governative o altre organizzazioni coinvolte in attività di rilevamento, topografia, geodesia e altre discipline connesse. È importante verificare le specifiche normative e requisiti del praticantato nel paese in cui si desidera diventare geometra, poiché questi possono variare notevolmente da una giurisdizione all’altra.
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