Come trovare la motivazione nello studio?

06 Ottobre ore 17.45

Come trovare la motivazione nello studio?

Per raggiungere i propri obiettivi la motivazione nello studio è fondamentale. Capita, però, di attraversare un momento delicato, in cui viene meno la spinta a sedersi alla scrivania, aprire i libri e cominciare a studiare per gli esami universitari.  

Ma quali sono le cause della mancanza di motivazione? Possono essere diverse: qualche esame andato male, il moltiplicarsi delle distrazioni dovute ad attività extra, una difficoltà nella vita privata, la pressione derivante dalle aspettative dei genitori oppure l’ansia generata dal pensiero della mole di materie da studiare. Insomma, i motivi possono essere tanti, ma il risultato non cambia. Quando cioè manca la motivazione si tende a procrastinare e a studiare con scarsa concentrazione. Di conseguenze, aumenta il rischio di non superare gli esami, cosa che genera ulteriore frustrazione e riduce ancora di più la spinta allo studio. Come coltivare, quindi, la motivazione per studiare? Ecco, una piccola guida con una serie di consigli utili per recuperare la carica e rimettersi in pari.  

Sbloccare la motivazione: imposta dei piccoli obiettivi

Ritrovare la motivazione nello studio non è semplice. La prima cosa da evitare è costringersi, letteralmente, a sedersi alla scrivania per ore. Questo atteggiamento, infatti, è molto controproducente.  

Bisogna, prima di tutto, essere onesti con sé stessi e ammettere di avere un problema. Dopodiché è necessario anche riconoscere che non è possibile passare in un attimo dai pomeriggi sprecati ai pomeriggi totalmente investiti nello studio. Si tratterebbe di un cambiamento troppo drastico, che non si ottiene dalla sera alla mattina.  

Per coltivare la motivazione è bene iniziare per gradi, senza sopravalutarsi e senza pretendere troppo da sé stessi. Forse, in questo modo non sarà comunque possibile preparare l’esame per la prima sessione utile. Ma non importa, il tempo apparentemente perso, verrà recuperato grazie all’effetto a lungo raggio di una motivazione nello studio completamente ritrovata.  

E allora come fare? Basta darsi dei piccoli obiettivi e poi alzare l’asticella mano a mano che i micro-obiettivi vengono raggiunti. Si può cominciare, per esempio, con un’ora di studio al giorno. Iniziare piano, tra l’altro, consente di ritrovare il piacere nello studio e facilita il raggiungimento del traguardo dell’intero pomeriggio di studio.  

Quando l’ora di studio quotidiano non è più uno scoglio insormontabile, è possibile passare alle due ore e così via.  

Gestire il tempo: butta giù un piano d’azione

Chi l’ha detto che per superare l’esame X devi studiare come un pazzo per intere giornate? Uno degli aspetti più demotivanti durante i percorsi universitari è proprio l’idea che gli anni della laurea triennale o di quella magistrale sono una sorta di pausa, un momento in cui la propria vita subisce uno stop. Non è così. Ogni esame ha bisogno di un certo numero di ore di studio, che vanno quantificate in anticipo. Per ritrovare la motivazione per studiare bisogna imparare a gestire bene il tempo e a capire il proprio ritmo di apprendimento.  

Se per superare un esame, sono necessarie 60 ore sui libri e hai a disposizione 30 giorni di studio, questo significa che bastano 2 ore al giorno. Avere a disposizione questo tipo di pianificazione è molto incoraggiante e consente, anche a chi scarseggia in motivazione, di riprendere in mano il proprio percorso universitario. 

Monitora la velocità di apprendimento/studio

Per pianificare nella maniera giusta è necessario monitorare la propria velocità di apprendimento. Rispetto al tempo da investire nello studio, gli studenti hanno di solito sempre lo stesso atteggiamento: si sopravvalutano o si sottovalutano. In entrambi i casi commettono cioè un errore che va a discapito della motivazione.

Per risolvere il problema basta, orologio alla mano, capire quanto tempo si impiega realmente a studiare un capitolo. Una volta presi i tempi, è possibile iniziare con una pianificazione più corretta. É vero i capitoli non hanno sempre la stessa lunghezza e le varie materie non sono caratterizzate sempre dallo stesso grado di difficoltà. Allora, per orientarsi meglio è bene tenere a mente il risultato di alcuni studi psicologici, secondo cui gli umani tendono a commettere un errore di valutazione nello stimare il tempo necessario a portare a compimento un’azione a breve termine. Questo margine di errore corrisponde al 30-32%. Basta, dunque, aggiungere il 30% di ore in più rispetto a quelle stimate per trovarsi in una botte di ferro e studiare il giusto, ritrovando così la motivazione perduta.  

Motivazione nello studio: cura l’ambiente

Quando la motivazione per studiare scarseggia tutto è fonte di distrazione, dalla scrivania disordinata alla stanza troppo piena di oggetti, dallo smartphone acceso al lato del computer alla monotonia di un ambiente sempre uguale.  

La stanza dedicata allo studio non va trascurata. Di solito, ambienti ordinati e puliti aiutano a rimanere concentrati. Meglio ancora, se c’è il giusto livello di luce naturale e i rumori sono lasciati all’esterno.  

Ci sono, però, anche casi in cui la stanza sempre uguale a sé stessa finisce per essere percepita come una sorta di prigione. Quando la motivazione è ai minimi storici, per esempio, stanze caotiche e stanze super ordinate potrebbero finire per avere lo stesso effetto, negativo! Qual è la soluzione? Iniziare la sessione di studio, facendo qualcosa di pratico che migliori-modifichi la stanza. Potrebbe funzionare, per esempio, lasciare la scrivania da riordinare alla fine di ogni sessione di studio così da mettersi in moto prima di una nuova sessione. Fare qualcosa di pratico che migliora l’ambiente incentiva la positività e consente di superare più facilmente lo step dell’iniziare a studiare. In linea di massima, apportare delle piccole modifiche nella stanza risulta inconsciamente motivante, perché diversifica l’ambiente e aumenta il piacere di passare del tempo all’interno a studiare.  

Agire sull’inconscio: cerca le tue ragioni personali per studiare

Se la pianificazione, il monitoraggio della velocità dell’apprendimento e l’ambiente non aiutano, il problema ha radici più profonde. La perdita di motivazione cioè non è dovuta solo a fattori esterni (esami con scarsi risultati, mole di libri da studiare e così via). In questi casi è bene interrogarsi a fondo e cercare di capire la ragione del proprio stato d’animo: il percorso scelto non è quello giusto? L’iscrizione all’università è stata troppo affrettata e forse andava considerata anche l’opzione lavoro? La laurea è un traguardo desiderato soprattutto dai genitori?  

Capire cosa ha generato la mancanza di motivazione è indispensabile per trovare delle soluzioni. Iscriversi, per esempio, alla facoltà sbagliata è abbastanza comune. Spesso, non si seguono le proprie inclinazioni temendo soprattutto le difficoltà lavorative post laurea. Una persona con una passione per le materie umanistiche, però, faticherebbe non poco a concludere un percorso in ingegneria. In queste situazioni è meglio assecondare le proprie inclinazioni e seguire la propria strada. Laurearsi in maniera brillante in lettere dà molte più chance professionali rispetto a laurearsi fuori corso e in maniera poco brillante in ingegneria. Una volta compresa la ragione dei propri stati d’animo negativi, sarà più facile ritrovare la motivazione per studiare.  

Motivazione per studiare: pianifica le pause

L’ultimo consiglio riguarda le pause. Non è vero che lo studio motivato è quello che non ammette pause. Al contrario, interrompersi per 5 o 10 minuti aiuta a rigenerarsi e a recuperare la concentrazione. Il cervello umano deve staccare la spina per poi riprendere ad assorbire come una spugna. Oltre alle pause, andrebbero anche coltivate una serie di attività extra, come lo sport e gli hobby più in generale. Fare qualcosa di diverso rispetto alla propria attività principale (in questo caso studiare) è un ottimo metodo per ritrovare concentrazione motivazione nello studio.  

Credits immagine: Piotr_Marcinski/DepositPhoto.com