Metodo di studio universitario: la guida completa

16 Settembre ore 11.29

Metodo di studio universitario: la guida completa

Un metodo di studio universitario è necessario se si vuole portare a casa il risultato. Spesso il passaggio dal liceo all’università provoca un senso di spaesamento tra gli studenti e le studentesse, abituati ad avere a che fare con sessioni di studio più brevi e concise, si ritrovano a dover fronteggiare una mole di materiale molto più vasta. Senza un metodo è davvero difficile attraversare l’esperienza accademica. Ognuno ha il suo, oppure non lo ha e tira avanti un po’ a casaccio, magari comunque con buoni risultati ma con enorme fatica.
Quali sono allora le tecniche di studio universitario che possono aiutare chiunque a ottimizzare il tempo dedicato all’apprendimento e alla prefazione degli esami?

Metodo di studio universitario: cosa c’è da sapere

Non dimentichiamoci che lo studio al liceo prevede una costante presenza del docente, che segue durante tutto l’anno l’avanzamento lungo il programma, con verifiche cadenzato. Questo non succede all’università. Fatta eccezione per gli esoneri previsti per esami parecchio corposi, spesso e volentieri ci si presenta all’esame per discutere tutto il programma.
Come prepararsi al meglio quando è così tanta la roba da studiare? Non sembra facile, ma con il tempo lo diventa. Siamo qui proprio per questo, per indicare e suggerire modalità per rendere più efficace lo studio, alleggerirlo e ottimizzarlo. E si può fare solo attraverso tecniche di studio universitario, o quello che viene spesso e volentieri chiamato metodo di studio.
Non esiste un metodo di studio universitario, per quanto alcune persone abbiano tentato di formalizzare l’esistenza di un metodo considerato come ufficiale, esistono diversi accorgimenti che si possono mettere in campo, tutti insieme in modo integrato o solo alcuni a seconda delle inclinazioni e preferenze personali.
A volte si tratta di accorgimenti anche banali.
Ad esempio, molti studenti universitari non tengono in considerazione che frequentare le lezioni è uno degli elementi chiave di un metodo di studio accademico efficace. Le lezioni sono un aspetto cruciale, perché le spiegazioni del professore sono un sentiero sicuro che traccia la direzione da seguire all’interno del materiale previsto dall’esame.
Memorizzare i concetti, dopo che questi sono stati esposti e spiegati in aula è indubbiamente più semplice. Questo vale soprattutto per i concetti più difficili, che a lezione possono essere approfonditi anche grazie a domande dirette al docente o ai colleghi universitari.
Ritrovarsi sui manuali dopo aver ascoltato la lezione agevola la comprensione degli argomenti trattati, per cui consigliamo vivamente di includere la frequenza alla lezioni come primo step del metodo di studio all’università.
Sappiamo che non per tutti è semplice seguire le lezioni. Per questo studiare on line iscrivendosi presso un’università telematica sta diventando la scelta preferita da una consistente percentuale di futuri laureati. Le lezioni delle università on line sono fruibili in qualsiasi momento, tramite la piattaforma dell’ateneo, nel quale vengono caricate e rese disponibili 24 ore su 24.

Metodo di studio all’università: consigli pratici

Veniamo ad altri suggerimenti pratici per organizzare lo studio per gli esami universitari. Cosa fare quando ci si ritrova davanti a un sacco di pagine da studiare, interi libri, dispense infinite? Innanzitutto non ci si fa prendere dal panico e si organizza. Studio e organizzazione devono andare di pari passo. Siamo dell’idea – e la scienza e le ricerche avvalorano la nostra tesi – che una delle principali cause dell’insuccesso universitario sia dovuto al fatto che non si insegna né nelle aule universitarie e né al liceo quali siano i trucchi di un’organizzazione efficace. Non diciamo un vero e proprio metodo per studiare velocemente o per aumentare il rendimento. Il metodo può anche venire dopo. Ma a partire da una buona organizzazione del tempo, delle scadenze, delle attività, e anche dei supporti fisici (dallo zaino alla cancelleria, dal banco di scuola alla scrivania della propria stanza) si ottengono enormi risultati. Più chiarezza, più motivazione, più semplicità, maggiore facilità nei passaggi da affrontare per studiare bene all’università come in qualsiasi altro ambito e contesto formativo.
Fatta questa premessa, vediamo invece quali sono i consigli per gli studenti universitari che vogliono avere strumenti concreti da impiegare fin da subito durante le loro sessioni di studio

Sottolineare le parole chiave
Partiamo da un consiglio semplice, apparentemente banale. Le parole chiave sono il nucleo di un argomento, dei focus che consentono alla mente di fissare dei punti fermi dai quali partire per argomentare. Il linguaggio specifico di ogni disciplina contribuisce a darti un’idea precisa di quello che stai studiando, e al momento dell’esposizione – ad esempio durante un esame orale – restituisce la sensazione che tu sappia benissimo di cosa parli.
Quando studi sui testi universitari o sulle dispense, isola i termini settoriali, le parole chiave. Oppure scrivili su un foglio, potranno ritornarti utili in un secondo momento per costruire delle mappe concettuali, un altro metodo di apprendimento amatissimo da numerosi studenti e studentesse.

Pianificazione dello studio
Abbiamo già dedicato una buona manciata di righe all’interno di questo articolo al discorso organizzazione. In questo breve paragrafo vogliamo suggerirti come organizzare il materiale.
Nel momento in cui hai a disposizione il programma di studio, ovvero la bibliografia d’esame, prima di affrontarlo definitivamente devi chiarire qual è l’ordine in cui dovrai studiarlo. È abbastanza intuitivo il fatto che il manuale costituisce la preparazione di base, e tutto il resto gli approfondimenti specifici che senza quelle conoscenze essenziali possono essere colti soltanto a metà.
Bisogna quindi procedere dallo studio del manuale, accompagnato con gli appunti delle lezioni se si è frequentanti, per poi approfondire gli argomenti in un secondo momento.
A noi piace moltissimo suggerire di fare attenzione agli indici dei libri e ai titoli. Molte volte all’interno dell’indice è già ben chiara l’architettura degli argomenti, e l’evoluzione che seguono i temi, succedendosi uno dopo l’altro. Anche l’indice è come una mappa che orienta lo studio e indica quali sono i vari step, e i quale ordine vanno affrontati.

Studiare in un ambiente adatto
In questo sito abbiamo dedicato qualche articolo anche ai luoghi dove studiare, perché siamo convinti che il contesto possa modificare – sia in positivo che in negativo – sul rendimento di un metodo di studio.
Il vantaggio di studiare all’università è dato anche dal fatto che spesso gli atenei mettono a disposizione di tutte le facoltà delle biblioteche. Le biblioteche sono un posto bellissimo dove studiare, e ti sveliamo un segreto. Le biblioteche delle università pubbliche sono aperte a tutti, non solo agli studenti iscritti presso quella università. È sufficiente identificarsi con un documento, ma probabilmente non sarà possibile prendere documenti o libri in prestito.
Ma quello che ti serve è saltato trovare un luogo che renda lo studio più gradevole e mirato, più concentrato e produttivo.

Studiare all’università: le conclusioni

Abbiamo tralasciato la parte dedicata alle tecniche vere e proprie, come le flash card, il palazzo della memoria e tutte queste cose fighissime che sono già abbondantemente disponibili in rete. Lo abbiamo fatto non perché pensiamo che non siano efficaci, ma perché siamo fermamente convinti che non sia sufficiente un articolo su un sito internet per illustrarle e per farle comprendere. Ma soprattutto, l’efficacia di queste tecniche per studiare cambia da persona a persona.
Secondo noi è molto più importante rendere consapevoli gli studenti di quanto sia importante non trascurare gli aspetti preliminari, come abbiamo indicato prima.
Oltre a frequentare e ad organizzare le sessioni di studio vogliamo ricordare che non esistono argomenti inutili quando si prepara un esame. Suggeriamo di non trascurare nulla, anche quando sembra che alcune parti del programma siano marginali, queste fanno parte di un insieme e come tali vanno integrate all’interno della preparazione globale, al fine di evitare certe sorprese.

Per ora è tutto, non ci resta che augurati buon studio e speriamo di tornare presto a fornire suggerimenti per rendere lo studio all’università un’esperienza piacevole e divertente.

Crediti foto in evidenza: Depositphotos.com – minervastock