Metodo Cornell: cos’è e come funziona
20 Agosto ore 15.46
Le lezioni sono probabilmente il punto di partenza dell’apprendimento. Nelle aule (fisiche o virtuali), i docenti tendono a spiegare e chiarire i concetti chiave e a fornire una panoramica di un dato argomento. Pertanto, seguire la lezione aiuta a capire come affrontare e trattare al meglio l’argomento stesso. Prendere appunti e rivederli in un secondo momento ottimizza la padronanza dei concetti e fa risparmiare molto tempo.
Tuttavia, in molti casi le persone si limitano a scrivere automaticamente e alla lettera ciò che i professori dicono, senza ascoltare o assorbire realmente il contenuto. Ma questa pratica potrebbe non essere il modo giusto di affrontare le lezioni!
Parliamo francamente: qualcuno ci ha mai insegnato l’importanza di prendere appunti? La risposta è no, ma non temete. Esiste una soluzione, che è alla portata di tutti.
Infatti, tra i vari modi efficaci per trasformare una lezione in un momento di apprendimento attivo e produttivo, consigliamo il metodo Cornell.
Che cos’è il metodo Cornell?
Prendere appunti è un’ottima abitudine che permette di comprendere gli argomenti spiegati durante le lezioni, di approfondire la conoscenza dei testi e consente anche di fissare nella mente informazioni utili per prepararsi per l’esame.
Sappiate però che se esistono diversi metodi per avere note belle e ordinate e assolutamente facili da consultare, il metodo Cornell è uno dei sistemi più diffusi.
Quindi, se volete migliorare il vostro studio, ottimizzare il vostro tempo e rielaborare concetti chiave, grazie a questo metodo, potrai farlo subito.
Infatti, il metodo Cornell è un noto sistema per prendere appunti in modo rapido ed efficiente. Ideato e sviluppato dal professor Walter Pauk della Cornell University negli anni Cinquanta, aiuta gli studenti a rimanere attenti in classe, a non disperdere le energie e ad andare dritti al sodo senza indugi o perdita di tempo.
È ancora considerato una dei migliori metodi per prendere appunti e, non sorprende, che sia adottato da molti studenti in tutto il mondo. Inoltre, c’è da considerare che sebbene questa tecnica, che può essere utilizzata sia alle scuole superiori che all’università, sia stata creata per l’uso di carta e penna, anche i computer e i tablet sono alternative efficaci. Infatti, i dispositivi digitali rendono più facile la formattazione dei testi e la correzione degli errori in poco tempo.
Come funziona il metodo Cornell?
Capita molto spesso che gli studenti seguano le spiegazioni degli insegnanti e che trasferiscano passivamente le stesse trascrivendole sui fogli, ma questa procedura non comporta un vero e proprio assorbimento dei concetti chiave. Le nozioni infatti non vengono elaborate adeguatamente. In pratica, questo modo di prendere appunti non è efficace e non aggiunge alcun valore allo studio.
Il metodo Cornell, invece, si applica dividendo un foglio di carta in tre sezioni. L’area più grande si trova al centro, occupa circa ⅔ della larghezza della pagina ed è separata sul lato sinistro da una linea verticale. Qui dovrete scrivere i vostri appunti nel modo più semplice possibile, utilizzando abbreviazioni, elenchi e simboli. Questa sezione deve contenere i concetti principali ed evitare una mera trascrizione dell’intera lezione. Si deve cercare di ristrutturare i concetti con parole proprie.
Il lato sinistro è l’area delle parole chiave. È importante scegliere uno o più termini che condensino il contenuto dei concetti sul lato destro della pagina. Non solo, è anche utile aggiungere domande funzionali a cui rispondere nella sezione degli appunti. Questo esercizio può essere fatto durante la lezione o subito dopo.
La terza e ultima sezione è quella inferiore e può essere dedicata a un breve riassunto dei contenuti, facendo attenzione a non copiare testualmente la sezione in cima alla pagina. Questo spazio può essere utilizzato anche per riflessioni personali, domande o dubbi.
Metodo Cornell: sezione destra
Come anticipato, qui è dove si prendono gli appunti. Il consiglio è di usare parole a voi congeniali, fare dei punti elenco per dare ordine e gerarchia alle informazioni, riassumere il succo dell’argomento, mettere delle frecce per evidenziare i concetti da memorizzare.
Metodo Cornell: sezione sinistra
Questa è la sezione dedicata alle parole chiave, che devono essere poche, perché lo spazio è volutamente limitato, sintetiche (non frasi, ma semplici nomi/aggettivi) ed evocative (devono ricordare il contenuto della lezione). Per scegliere le parole giuste, occorre mantenere altissima la concentrazione.
Metodo Cornell: sezione inferiore
In questa sezione si deve mettere un riassunto brevissimo del contenuto. Inoltre, si possono scrivere domande, fare commenti, annotare promemoria, impressioni, connessioni, ecc..
Perché il metodo Cornell è efficace?
La struttura verticale della carta del metodo Cornell consente di condurre la fase di revisione in modo ottimale. Infatti, nascondere la colonna di destra può essere utile per ritornare sull’argomento tramite le parole chiave o per rispondere a domande segnate sul lato sinistro. In questo modo, la ripetizione dei concetti diventa più efficace e stimolante e si favorisce l’apprendimento attivo.
Il metodo Cornell è sicuramente una soluzione da integrare nel metodo di studio, soprattutto per coloro che hanno difficoltà a mantenere l’attenzione durante le lezioni o per i quali i metodi tradizionali di annotazione non sono efficaci. Avere un metodo efficace e una concentrazione ottimale è una parte importante per raggiungere gli obiettivi scolastici e accademici.
Infatti, utilizzando questo sistema, sarà più semplice organizzare meglio gli appunti, apprendere attivamente i concetti esposti durante la lezione frontale, migliorare le capacità di studio e raggiungere i propri obiettivi accademici.
Metodo Cornell: benefici
Il metodo Cornell consente i seguenti benefici:
- aiuta a mantenere la massima concentrazione;
- aumenta la comprensione del testo;
- coinvolge attivamente;
- permette di memorizzare concetti disparati grazie al materiale prodotto in modo chiaro e ordinato.
Gli studenti spesso provano semplicemente a registrare le informazioni che ricevono in classe su un pezzo di carta. In pratica, ascoltano passivamente. E così la concentrazione diminuisce, subentra la noia e ovviamente la qualità totale del lavoro cerebrale crolla.
Il flusso di informazioni rimane in uno stato di analisi e manipolazione superficiale.
L’efficacia del metodo Cornell, invece, si basa su due fatti:
- richiede un ascolto attivo e lo rende ancora più efficace;
- le informazioni da acquisire diventano molto più stabili dal punto di vista mnemonico.
Quindi, non solo si apprende di più seguendo le lezioni, ma si ha anche a disposizione uno strumento di studio/revisione più strutturato e più veloce.
Molti studenti, quando prendono appunti o scrivono diagrammi, sottolineano, fanno mappe, ecc. e commettono un errore fondamentale: mettono tutto sullo stesso piano. In pratica, si concentrano sulla quantità di informazioni, cercando di non perderne nessuna.
Il risultato paradossale è che dopo pochi minuti, quasi non ricordano più ciò che hanno letto o sottolineato e i loro appunti appaiono difficili da comprendere.
Saper prendere appunti è quindi un0abilità molto importante se si desidera studiare velocemente e con risultati superiori alla media.
Usando questo sistema, nel tempo, otterrete appunti efficaci che vi faranno risparmiare molto tempo per studiare e ripassare.
Un consiglio pratico: lasciate un po’ di spazio mentre scrivete. È importante per poter leggere meglio gli appunti in un secondo momento e soprattutto per poter fare aggiunte successive, nel caso di ulteriori considerazioni durante la fase di studio.
Un’ultima analisi: ricordatevi che lo scopo degli appunti è quello di catturare i concetti chiave per facilitare lo studio. Pertanto, per essere efficaci devono essere chiari, puntante sulla sostanza e non sulla forma.
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