Cos’è la MAD nelle scuole e a che serve

11 Gennaio ore 14.42

Cos’è la MAD nelle scuole e a che serve

I metodi per entrare nel mondo dell’insegnamento, oggigiorno, sono molteplici. Ci sono varie strade da prendere e da percorrere per arrivare alla cattedra, ma è ovvio che ogni strada porti ad un risultato diverso.

Infatti, sarà differente il percorso di chi raggiunge il posto fisso, rispetto a chi ottiene supplenze e precariato. È dura ottenere un posto di ruolo, un’unica scuola certa e sicura nella quale insegnare. Ed allora si ricorre a scorciatoie, utilizzando metodi che permettono di insegnare, anche se per breve periodo, e di mettere in pratica i propri studi. Uno di questi metodi è la MAD, anche detta messa a disposizione. Ogni persona può inviare una messa a disposizione presso un istituto, mettendosi a disposizione, come dice la parola stessa, per supplenze come insegnante, ma anche per quanto riguarda il settore del personale ATA. Ma che opportunità offre la MAD e a che serve?

I vantaggi della MAD: cosa occorre per presentare la domanda e come inviarla

La MAD è una candidatura spontanea, sotto forma di domanda da compilare online, consentita dalla normativa scolastica italiana, che può essere presentata a tutte le scuole italiane e che ti permetterà di aumentare notevolmente le probabilità di ottenere un contratto di supplenza di medio o lungo periodo nella tua città e in tutto il territorio nazionale.

La messa a disposizione incide anche sulle graduatorie. Uno dei vantaggi, infatti, è proprio la possibilità di essere chiamato ad insegnare e ricoprire il ruolo di supplente, accumulando punti che ti permetteranno di ricoprire un posto più alto in graduatoria, ed aumentando quindi la possibilità che venga chiamato, in seguito, anche per altre supplenze. Il numero massimo dei punti che è possibile ottenere in un anno è dodici e varia in base ai giorni di supplenza effettuati. Non occorre essere iscritti alle graduatorie di istituto, ma basta compilare la domanda rispettando i termini e gli oggetti richiesti dalle scuole, in modo da inviare una domanda completa, per tempo. Se la MAD viene accolta, si otterrà un contratto a tempo determinato che permetterà di svolgere la propria attività professionale, nei vari istituti scolastici di riferimento.

Inviare la messa a disposizione è semplice, e può sempre tornare utile, anche quando meno te lo aspetti. Dedica due minuti a questa pratica, e magari, da un giorno all’altro, potresti essere chiamato per insegnare. Potrebbe assentarsi improvvisamente un docente, e la scuola potrebbe avere bisogno di attingere all’elenco delle MAD per cercare una figura che rimpiazzi questa mancanza; oppure, anche se le scuole della tua provincia sono sature, potresti essere contattato da un’altra provincia, dunque ampliare il campo di visione ed esplorare nuove realtà scolastiche. In più regioni tenterai, maggiore sarà la possibilità di riuscita.

Requisiti per inoltrare la MAD

Presentare la MAD è semplice e veloce. È necessario inserire, oltre ai dati personali, i titoli di studio, le classi di concorso, ovvero i codici che identificano gli ambiti nei quali puoi insegnare, e l’esperienza lavorativa pregressa. Tuttavia, per la messa a disposizione non sono richieste necessariamente lauree e specialistiche varie, ma basta anche un semplice diploma.

È proprio questo uno dei punti di forza delle MAD, contrariamente alle classiche graduatorie, scalate da chi possiede più titoli, e quindi un punteggio più elevato.

Non c’è un termine per inviare la MAD, ma il periodo più opportuno sarebbe tra agosto e settembre, quando si avvicina l’inizio di un nuovo anno scolastico e la classe dirigente si accinge a formare il nuovo corpo docenti.

Se quello che ti interessa, invece, è puntare sul personale ATA, ti basterà avere un diploma delle scuole superiori, e non saranno richiesti ulteriori titoli di studio per accedere alle selezioni. Oltre a queste due opzioni, ovvero supplenze e personale ATA, ci sono anche le MAD dedicate al sostegno o al recupero estivo.

Come inviare la MAD

Anziché portare la candidatura di persona (opzione che potresti valutare solo per scuole della tua provincia), invia le domande online, a più istituiti possibili. Tuttavia, c’è ancora che preferisce il “vecchio metodo”, e scegli di inoltrare la MAD in formato cartaceo, tramite posta, con raccomandata A/R. Se scegli l’invio online, ci sono tanti siti che ti aiuteranno, a pagamento, a compilare la domanda nel migliore dei modi, per non tralasciare nulla. Con l’invio della MAD online c’è una maggiore garanzia di privacy. Infatti, la domanda arriva esclusivamente nella casella di posta elettronica ufficiale della scuola, e i tuoi dati saranno trattati nel pieno rispetto.

Per l’invio delle domande, solitamente si predilige il Nord Italia, perché più ricco di opportunità e richieste, ma è comunque una buona scelta tentare ovunque, per non perdere nessuna occasione. In questo modo, grazie alle MAD, non dovrai per forza essere chiamato tramite graduatorie, ma potrai fare esperienza, anche se per brevi periodi, avendo a che fare con più realtà. Non esiste un elenco di scuole che presentano posti vacanti, nemmeno una lista con lo scorrimento in graduatoria dei docenti rispetto ai singoli istituti. Il bello di non avere un posto fisso, se vogliamo cercare il lato positivo, è proprio questo: confrontarsi con diverse scuole, diversi colleghi e superiori, ma anche diversi studenti, che fanno sì che anche tu, a fine percorso, abbia appreso qualcosa. La scuola è un dare e un avere, ti arricchisce, ti fa crescere anche quando dietro la cattedra ci sei tu. Il mondo dell’insegnamento non è un terreno facile da tastare, perché la concorrenza è tanta, e spesso il sistema scolastico deve omettere centinaia di domande e richieste, ma nessun tentativo è vano, e la MAD può sempre portare buoni frutti, anche a distanza di tempo.

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Credits Immagine: WoxandaPix / Pixabay