Le migliori università di medicina in Italia
19 Febbraio ore 12.34
Studiare Medicina è una scelta straordinaria in quanto unisce la passione per la conoscenza del corpo umano con l’opportunità di aiutare gli altri. Ma quali sono le migliori università di Medicina in Italia? È indubbio che questo sia il quesito più ostico per chi vuole intraprendere questa affascinante professione.
La classifica del CENSIS ci aiuta proprio a rispondere a questa fatidica domanda. Si tratta di uno strumento creato per fornire una guida di selezione a tutti gli studenti che intendono accedere all’università. D’altronde, esistono numerosi atenei, sia pubblici che privati, che offrono corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, distribuite in tutta Italia da Nord a Sud.
Ecco perché i risultati del CENSIS per l’anno accademico 2023/2024 relativi ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia potrebbero fare chiarezza e essere un valido supporto nella scelta dell’università.
I punteggi
Stando al CENSIS, nella sezione università nazionali, sono tre gli atenei del Nord Italia a salire sul podio: l’Università di Pavia, l’Università di Bologna e l’Università di Milano-Bicocca. Nello specifico, i punteggi ottenuti da queste università sono rispettivamente 108 e 100,5, e 99,5 da Milano-Bicocca.
L’analisi dei dati dello scorso anno conferma due risultati principali: il primo riguarda l’Università di Pavia, che mantiene la sua posizione da diversi anni ed è costante nei punteggi ottenuti. Il secondo è l’inversione delle classifiche e dei punteggi di Milano-Bicocca e Bologna.
L’Università di Catania, invece, ha preso 74 punti. L’Università di Messina ne ha ottenuti 84. Per contro, l’ultima università statale siciliana è quasi in fondo alla classifica. Infatti, l’Università di Palermo ha ottenuto 72,5 punti, a pari merito con quella di Bari.
Per quanto riguarda le università non nazionali, hanno ottenuto un ottimo punteggio tre atenei: Milano San Raffaele, Milano Cattolica e Roma Biomedico. In termini di punteggio complessivo, il Milano San Raffaele è al primo posto con 96 punti, seguito dalla Cattolica con 93,5 punti e da Roma con 92,5 punti.
Studiare Medicina: le migliori facoltà
Analizzando a fondo la classifica CENSIS 2023/2024, queste sono le migliori facoltà di Medicina:
- Pavia
- Bologna
- Milano Bicocca
- Milano
- Padova
- Perugia
- Modena e Reggio Emilia
- Piemonte Orientale
- Genova
- Sassari
- Roma La Sapienza
- Firenze
- Roma Tor Vergata
- Verona
- Torino
- Insubria
- Marche
- Messina
- Parma
- Trieste
- Ferrara
- Brescia
- Udine
- Cagliari
- Foggia
- Pisa
- Siena
- Napoli Federico II
- Catania
- Campania Vanvitelli
- Molise
- Bari
- Palermo
- Catanzaro
- L’Aquila
- Salerno
- Chieti e Pescara
Quindi, come anticipato il podio spetta all’Università di Pavia, seguito dall’Università di Bologna e dall’Università di Milano-Bicocca.
Per quanto concerne l’Università di Pavia, è una delle più antiche d’Italia. La sua fondazione risale al 1361 e tra i suoi studenti figurano figure eminenti come Spallanzani, il padre della fecondazione artificiale, e Golgi, che ha ricevuto il Premio Nobel per la Medicina per la sua scoperta dell’apparato di Golgi delle cellule. L’università si basa su diverse discipline mediche specifiche, tra cui citogenetica, neurologia clinica, fisiologia e biologia molecolare.
L’Università di Bologna, invece, vanta il titolo di prima università del mondo occidentale. Per quale motivo? Be’, perché l risale al 1088, il che significa che è la più antica università non solo d’Italia, ma di tutto l’Occidente. Nei secoli, ha ospitato molti personaggi famosi, da Petrarca a Copernico a Pier Paolo Pasolini e a Umberto Eco. Infatti, nel corso della sua storia, ha accolto molte figure eminenti nel campo della scienza e della letteratura ed è una delle principali strutture culturali in Europa, a tal punto da essere stata insignita del titolo di docta nel 1118.
Fondata ufficialmente nel 1998, l’Università di Milano-Bicocca, infine, è una delle principali università italiane nel campo della medicina. L’Ospedale San Gerardo è un centro di eccellenza sia nella cura dei pazienti che nella ricerca, in particolare nelle specialità di ginecologia e oftalmologia. Il corso di laurea a ciclo unico in Medicina e Chirurgia dura sei anni e forma medici altamente competenti, non solo dal punto di vista delle conoscenze, ma anche dal punto di vista tecnico e scientifico.
Migliori università di Medicina in Italia: i parametri del CENSIS
Va comunque specificato cheil CENSIS non ha analizzato la qualità complessiva dell’insegnamento e dell’apprendimento dei vari atenei, ma ha considerato alcuni parametri per poter poi assegnare i punteggi.
In primo luogo, ogni università è stata suddivisa in base al numero di studenti iscritti. Questa suddivisione ha portato a diversi sottogruppi: mega università statali, università statali, università statali di medie dimensioni e università statali di piccole dimensioni.
Dopodiché, il CENSIS ha considerato i vari servizi degli atenei, come quelli digitali e la comunicazione con gli studenti. Infine, ha esaminato l’internazionalizzazione, lo stato occupazionale dei laureati, la dimensione e il numero di borse di studio e di strutture.
Quali sono le migliori facoltà di medicina private secondo il CENSIS?
Come già esternato, il CENSIS non ha analizzato solo le università nazionali. Infatti, ha stilato anche una seconda classifica delle migliori università private dove studiare Medicina.
Pertanto, le migliori università private per lo studio della Medicina sono:
- Milano San Raffaele
- Cattolica di Milano
- Campus Biomedico di Roma
Quest’anno il primo posto è andato al San Raffaele di Milano, con un eccellente punteggio di 96 punti. Segue la Cattolica di Milano con 92,5 punti. Il Campus Biomedico di Roma (92,5 punti), che l’anno scorso era al secondo posto, ed ora è sceso al terzo.
Per quanto riguarda il San Raffaele è stato fondato nel 1996 da Don Luigi Maria Verzé. Inizialmente aveva solo un dipartimento di Psicologia, ma nel 1998 ha aggiunto una facoltà di Medicina e Chirurgia, rendendola una delle università più prestigiose d’Italia. La Facoltà di Medicina e Chirurgia del San Raffaele è moderna e aperta all’evoluzione delle conoscenze in campo scientifico. Inoltre, è all’avanguardia nell’adozione di metodi e tecnologie di apprendimento innovativi per garantire una formazione completa in linea con le esigenze del mercato del lavoro nazionale e internazionale.
Studiare all’Università Cattolica di Milano, invece, è un’esperienza emozionante e arricchente. Fondata nel 1921, offre un ambiente accademico internazionale e quindi l’opportunità di confrontarsi con studenti di tutto il mondo. La Facoltà di Medicina e Chirurgia offre una varietà di corsi di laurea e anche una serie di corsi di formazione in campo medico e sanitario, che a loro volta garantiscono elevati percorsi di specializzazione.
Infine, il Campus Biomedico di Roma, che è stato istituito nel 1993, offre agli studenti un ambiente accademico stimolante e opportunità di carriera promettenti. Ha lo scopo di mettere i valori umani al centro della biomedicina. La Facoltà di Medicina e Chirurgia è all’avanguardia nell’uso delle nuove tecnologie. Prevede l’utilizzo di strumenti digitali, come l’uso di app per la formazione e il monitoraggio dei pazienti, e l’introduzione di tecnologie di realtà virtuale e aumentata per la formazione degli studenti nelle sale di simulazione.
Facoltà di Medicina in Italia: quale ateneo scegliere?
Indipendentemente dalla classifica del CENSIS, nella scelta dell’università in cui studiare Medicina bisogna tenere conto di una serie di fattori.
Il primo è il numero di posti disponibili. Sappiamo bene, infatti, quanto sia difficile ottenere l’ammissione a una laurea magistrale, nonostante anni di studio e preparazione. In questo senso, le due facoltà con il maggior numero di posti attualmente disponibili sono l’Università di Bologna e la Sapienza di Roma. Quest’ultima facoltà, tuttavia, ha un numero molto elevato di candidati.
Un altro aspetto da valutare è il prestigio delle università stesse. A parte le classifiche, scegliere un ateneo più antico e con un vasto bagaglio culturale potrebbe essere un’opportunità unica.