Journaling: cos’è, come farlo e perché è utile per lo studio

04 Dicembre ore 12.29

Journaling: cos’è, come farlo e perché è utile per lo studio

Hai sentito parlare di journaling e vuoi capire se potrebbe aiutarti nello studio? Per journaling si intende l’abitudine a tenere un diario, in cui scrivere emozioni, avvenimenti e considerazioni personali.  

Tenere un diario consente di focalizzarsi meglio sulla propria vita, aiuta la crescita personale e favorisce l’elaborazione delle emozioni. Dopo un momento difficile o una lite, scrivere nero su bianco i propri sentimenti permette di inquadrarli meglio, di riflettere sulle proprie reazioni e, in qualche modo, di liberarsi delle emozioni negative.  

Si tratta di un’abitudine molto utile che può riflettersi anche sullo studio. Come? Scopri tutti gli effetti positivi del journaling.   

Cos’è il journaling?

Come già accennato, fare journaling significa tenere un diario. Il mezzo non importa. Oggi, si può scrivere manualmente su un diario cartaceo oppure utilizzare un’applicazione apposita. L’importante è scegliere il mezzo che si preferisce.  

Non è importante neppure la forma. Non bisogna far leggere il proprio diario a nessuno. Questo significa che va benissimo la brutta copia. Il testo deve essere comprensibile solo per chi lo scrive.  

E la frequenza? Ogni quanto tempo bisogna fare journaling per approfittare degli effetti positivi? Non esiste una frequenza standard. Il journaling non è necessariamente un diario giornaliero. C’è chi scrive ogni giorno e chi preferisce dedicarsi al suo diario una volta a settimana.  

L’obiettivo è trasformare il journaling in un’abitudine. Per ottenere questo risultato bisognerebbe essere costanti e scrivere tutte le settimane. Non è un problema, però, saltare una settimana. Il diario può essere sempre ripreso e aggiornato. Ma perché farlo?  

I vantaggi del journaling

Il journaling è un ottimo strumento per metabolizzate i problemi. Qualcosa ti opprime? Prendi carta e penna e cerca di mettere tutto nero su bianco. Scrivere ti aiuta a chiarire meglio e a trovare soluzioni. Non solo, la mente si schiarisce e la situazione diventa meno opprimente.  

Qui sotto, un piccolo elenco con tutti i vantaggi del journaling: 

  • Favorisce la riflessione 
  • Aumenta la conoscenza di sé  
  • Riduce la confusione e permette di fare ordine tra i pensieri  
  • Aiuta a comprendere le proprie reazioni 
  • Consente di focalizzarsi su emozioni e sentimenti 
  • Stimola le capacità comunicative 
  • Aiuta a liberarsi dalle emozioni negative   
  • Favorisce la riduzione di stress e tensione  
  • Allena la memoria, contribuendo a mantenerla chiara e precisa

L’elenco qui sopra riporta una serie di effetti psicologici positivi. In realtà, tutti questi benefici si ripercuotono anche a livello fisico. Immagina una situazione che ti provoca stress. Stai preparando un esame molto complicato e ti senti bloccato. Lo studio non va avanti come vorresti e stai accumulando molta tensione. Questo tuo stato d’animo ti provoca sicuramente nervosismo, irritabilità, difficoltà a prendere sonno e così via. Se somatizzi gli stati d’animo a livello alimentare, per esempio, tenderai ad avere lo stomaco chiuso o al contrario ad abbuffarti per sedare l’ansia.  

Il journaling può venirti in aiuto. Apri il tuo diario e butti giù tutto quello che ti passa per la mente riguardo la situazione che stai vivendo. Una volta esaurita la scrittura, rileggi con calma e usa le tue parole per trovare una soluzione che ti aiuti a uscire dalla difficoltà. Già solo esserti liberato dei pensieri negativi, ti farà sentire un po’ più sollevato. Riflettere poi su quello che hai scritto ti consentirà di cominciare a pensare a una possibile via di uscita. Avvertirai così una riduzione dello stress, con tutti i benefici che ne conseguono.  

Pause durante lo studio: riempile con il journaling

Le sessioni di studio senza pause sono deleterie. É consigliabile fare una pausa ogni 20/30 minuti in modo da riprendere con maggiore concentrazione. Per far sì che la pausa sia efficace non devi rimanere seduto alla scrivania, davanti al libro aperto o al computer acceso. Bisogna cioè riempire quei minuti con qualcosa che aiuta a liberare la mente.  

Il journaling potrebbe essere un’ottima idea. Approfittare di quei minuti per focalizzarsi su di sé e prendersi cura di sé è un modo intelligente per staccare la spina dallo studio e liberarsi di tutti quei classici pensieri distraenti.  

Hai litigato con un amico, hai un po’ di impegni extra che non sai come gestire, hai avuto un confronto con i tuoi genitori? Tutte queste situazioni sono presenti sottotraccia nella tua mente e potrebbero riaffiorare mentre studi, riducendo il tuo livello di concentrazione. In questi casi, fare journaling è molto efficace. Ti prendi la tua pausa, scrivi nero su bianco quello che ti distrae e te ne liberi. A quel punto puoi tornare a studiare senza temere di distrarti.  

Tecniche di journaling

Ma da dove partire? Quali sono le tecniche di journaling da utilizzare? Se non sei abituato a tenere un diario o comunque a scrivere di te, cominciare a farlo potrebbe spaventarti o scoraggiarti un po’.  

Ecco a te, alcune delle tecniche di journaling che potresti adottare per iniziare senza problemi. 

Freewriting

Si tratta del metodo della scrittura libera. Non esistono regole e puoi scrivere tutto quello che vuoi con una frequenza senza vincoli. Puoi cioè tenere il diario una o più volte al giorno, una o più volte a settimana e così via.

Morning pages

La tua difficoltà principale è al risveglio? Non sai mai da dove cominciare e perdi tanto tempo inutilmente? Allora, puoi usare il journaling per mettere ordine nella tua giornata appena sveglio.

Guided journaling

Si tratta del metodo del diario guidato. Decidi cioè di tenere un diario con uno scopo preciso. Vuoi mettere nero su bianco gli obiettivi da raggiungere nel tuo percorso universitario e i progressi ottenuti? Allora tieni un diario in cui segni con costanza obiettivi e progressi. In questo modo monitori i singoli traguardi e riesci a evitare i picchi di ansia e tensione. In altre parole, tieni un diario che ti serve a pianificare e organizzare le tue attività.

Diario della gratitudine

Questa è una delle tecniche di journaling più efficaci per allontanare le emozioni negative. Prendere l’abitudine di scrivere tutte le cose per cui sei grato, ti aiuta ad avere una predisposizione più positiva nei confronti della tua vita. Non solo, ti consente di guardare con maggiore oggettività alle cose e di evitare di cadere nello stato d’animo “vedo tutto nero”.  

Se prendi l’abitudine del diario della gratitudine, otterrai anche un importante vantaggio a lungo termine: allenerai cioè la tua capacità di resilienza. Quando si pratica il journaling, infatti, è sempre bene rileggere le pagine del proprio diario, anche a distanza di tempo.  

Con il diario della gratitudine poi è assolutamente indispensabile farlo. Quando ti senti sopraffatto dallo studio e stai vivendo un momento difficile, per esempio, rileggere le pagine della gratitudine è di grande aiuto per evitare di scoraggiarti.  

La tecnica del rilascio emotivo

Il journaling si può utilizzare anche alla singola occorrenza. Cosa significa? Adotti la tecnica del rilascio emotivo quando ti capita qualcosa di destabilizzante. Non appena si verifica l’evento negativo, apri il tuo diario e butti giù tutte le tue emozioni. Usi cioè la scrittura come medicina immediata, in modo da liberarti all’istante e depositare su carta i tuoi stati d’animo prima che inizino a diventare oppressivi. 

Se sei poco costante e sai che non farai mai tua l’abitudine del journaling, potresti comunque godere dei vantaggi del diario utilizzando la tecnica del rilascio emotivo tutte le volte in cui ne senti il bisogno impellente.  

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