Quali sono le lauree umanistiche: l’elenco

15 Giugno ore 12.59

Quali sono le lauree umanistiche: l’elenco

Le facoltà umanistiche delle università italiane stanno registrando un’impennata di iscritti. Le ragioni di questo successo sono abbastanza recenti. Dopo decenni in cui le lauree dell’ambito umanistico sono state etichettate come poco appetibili per il mercato del lavoro sembra che la tendenza si stia invertendo a loro favore. Perchè le i corsi di laurea umanistici stanno riscuotendo questo successo? Quali sono le più richieste? Ecco un articolo per rispondere a queste domande e individuare le tipologie di corsi più adatte a inserirsi nel mercato lavorativo.

Facoltà universitarie umanistiche: quali scegliere

Le facoltà umanistiche nel corso degli ultimi decenni sono state fraintese e relegate ai margini delle classifiche di gradimento. Ma ora, dati alla mano, dimostrano di poter garantire degli ottimi risultati in termini di preparazione e inserimento professionale. 

Lettere, psicologia, scienze della formazione, scienze dell’educazione, filosofia, sono tutte facoltà umanistiche che generano laureati a cui i recruiter guardano con notevole interesse. Le motivazioni sono diverse, ma in generale si possono ricondurre a una grande trasformazione del mercato del lavoro e della formazione.

L’innovazione digitale ha dimostrato come la produzione e la progettazione di contenuti, l’attenzione alle soft skills, l’ampia rilevanza del linguaggio nell’era della comunicazione social necessiti di persone formate per questi aspetti. Chi meglio dei laureati nelle materie umanistiche può ricoprire ruoli in cui queste competenze rappresentano una priorità? 

Quando parliamo di dati non parliamo per sentito dire. Ci sono ricerche e statistiche che confermano precisamente quanto stiamo sostenendo in questo articolo. 

Per capire l’evoluzione della situazione del lavoro in Italia sono utilissimi i dati del Progetto Excelsior, un’iniziativa di Unioncamere con Anpal e Unione Europea. In pratica, il sito pubblica le previsioni sull’occupazione. Secondo Excelsior nei cinque anni che vanno dal 2019-2023 sono stati assunti/saranno assunti:

  • 60.000 – 63.000 laureati in ambito politico e sociale
  • 56.000 – 60.000 laureati in ambito letterario
  • 34.000 – 37.000 laureati in ambito linguistico
  • 56.000 – 59.000 laureati in ambito architettura e paesaggio

Il dato dei laureati in ambito letterario, politico e sociale e linguistico ci dimostrano che davvero una rivoluzione umanistiche è in atto. Gli studenti e le studentesse che si trovano di fronte alla scelta dei corsi di laurea a cui iscriversi per conseguire il titolo di laurea farebbero bene a tenere in considerazione questi numeri.

I laureati in corsi di laurea in ambito umanistico, oltre alla preparazione caratterizzante e specialistica nelle discipline scelte, dimostrano di possedere abilità e qualità vitali per integrarsi nei contesti lavorativi in modo altamente competitivo.

La creatività che contraddistingue gli studenti di quest’area, si somma alla flessibilità, allo spirito di iniziativa, all’attitudine di pensare fuori dagli schemi, tutti quegli elementi che prima abbiamo definito soft skills, e che diventano un bagaglio di competenze impareggiabile e indispensabili per le aziende che scelgono di assumere laureati in ambito umanistico.

Ma quali sono le lauree umanistiche? Nel prossimo paragrafo forniamo un elenco dettagliato per comprendere quante possibilità si stagliano di fronte a chi deve scegliere e contribuire a farsi un’idea più precisa. 

Lauree umanistiche: quali sono?

Abbiamo introdotto questo articolo parlando delle nuove possibilità per i laureati in lauree umanistiche. Ora è giunto il momento di conoscere quali e quante sono. Qui di seguito trovi un elenco, suddiviso per lauree triennali e lauree specialistiche, come previsto dall’ordinamento didattico universitario ormai vigente da tempo.

Lauree Triennali 

  • Beni culturali L-1
  • Lettere L-10
  • Lingue e culture moderne L-11
  • Mediazione linguistica L-12
  • Scienze dei servizi giuridici L-14
  • Scienze del turismo L-15
  • Scienze dell’economia e della gestione aziendale L-18
  • Scienze dell’educazione e della formazione L-19
  • Scienze della comunicazione L-20
  • Scienze e tecniche psicologiche L-24
  • DAMS Disciplina delle arti, della musica e dello spettacolo L-3
  • Scienze economiche L-33
  • Scienze politiche e delle relazioni internazionali L-36
  • Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace L-37
  • Servizio sociale L-39
  • Sociologia L-40
  • Storia L-42
  • Filosofia L-5
  • Geografia L-6

Lauree Magistrali

  • Antropologia cultura ed etnologia LM-1
  • Archeologia LM-2
  • Archivistica e biblioteconomia LM-5
  • Filologia moderna LM-14
  • Linguistica LM-39
  • Musicologia e beni musicali LM-45
  • Progettazione e gestione dei sistemi turistici LM-49
  • Psicologia LM-51
  • Scienze dell’economia LM-56
  • Scienze delle pubbliche amministrazioni LM-63
  • Scienze pedagogiche LM-85

Giurisprudenza facoltà umanistica?

Vogliamo dedicare un paragrafo ad una questione che ritorna spessa, una domanda che si pongono in molti. Il corso di giurisprudenza in quale area va collocato? Molti sostengono che non si tratti una laurea umanistica, mentre altri sostengono che si tratti proprio della laurea umanistica con più sbocchi. Chi ha ragione?

Intanto è bene chiarire (anche se è cosa nota) che la laurea in Giurisprudenza è una laurea a ciclo unico, ovvero non è esiste una separazione tra laurea triennale e laurea magistrale. L’intero percorso dura cinque anni, al termine dei quali sostieni la tesi e ottieni il titolo di dottore in giurisprudenza. 

Per quanto riguarda i dati, sempre secondo i numeri registrati dal Progetto Excelsior per il quinquennio 2019-2023, la richiesta di laureati in legge si attesta su 98.000 – 103.000 persone. Sicuramente stiamo parlando di una delle scelte migliori dal punto di vista professionale. E dal momento che anche Sciene Economiche è considerata una scienza sociale e quindi umanistiche anche Giurisprudenza può rientrare a pieno titolo in questa cornice disciplinare. D’altronde non è una materia matematica o tecnico-scientifica, dunque possiamo considerarla umanistica e prenderla in considerazione e suggerirla come possibile opzione a chi deve ancora individuare la facoltà e il corso di laurea in cui iscriversi. 

Laurea umanistica con più sbocchi

Veniamo ad un aspetto cruciale di questo articolo, quali sono le lauree umanistiche con più sbocchi. Anche qui i dati ci aiutano a trovare risposte mirate. Uno dei corsi che negli ultimi anni ha dimostrato di aver formato un alto numero di studenti che trovano occupazione dopo il conseguimento della laurea e in tempi brevi è il corso in Scienze Umanistiche con indirizzo digitale.

Questo corso di laurea consente di avviarsi a molte carriere diverse, tra cui spiccano:

  • content manager
  • specialista in e-commerce
  • responsabile commerciale nel settore ICT
  • responsabile ufficio stampa
  • addetto ufficio stampa
  • portavoce sia di privati cittadini che di amministrazioni pubbliche
  • addetto alla comunicazione d’impresa

Si tratta di ruoli professionali molto richiesti, per cui c’è ancora molto interesse da parte dell’azienda e possibilità sia di assunzione in aziende private sia di avviamento di una professione autonoma. Gli stipendi sono nella media, e si tratta di qualifiche accademiche che sono riconosciute e ampiamente richieste anche all’estero. 

Gli altri corsi di laurea che vogliamo indicare come scelte consigliate sono quelli all’interno della facoltà di Scienze dell’educazione e della formazione.

Corsi di laurea triennali umanistici in ambito sociale, che aprono le porte a una delle professioni più stimolanti e interessanti: quelle del settore educativo. 

I vari percorsi triennali e magistrali hanno indirizzi di studio specifici. Il corso di Scienze pedagogiche, per esempio, può essere a indirizzo Socio-Giuridico o  Psico-Educativo. 

I due corsi hanno dei piani di studi che prevedono alcuni esami identici e altri esami specifici dell’indirizzo prescelto. 

I corsi di quest’area ti forniscono tutti gli strumenti per lavorare in ambito sociale e ti permettono di fare un lavoro molto soddisfacente dal punto di vista personale. Non solo, le opportunità professionali sono davvero numerose perché potrai lavorare come: 

  • insegnante di corsi di qualifica professionale (con la laurea triennale)
  • insegnante (con la laurea magistrale)
  • mediatore interculturale
  • educatore professionale sociale
  • esperto di assistenza per anziani
  • esperto del reinserimento di ex detenuti 
  • tecnico per l’assistenza ai giovani con disabilità
  • consulente in orientamento scolastico (con la laurea magistrale)
  • consulente in orientamento professionale (con la laurea magistrale)

Con questo articolo ci auguriamo di averi fornito una panoramica completa, utile a inquadrare le varie possibilità e a scegliere quella che fa maggiormente al caso tuo. Buona scelta!

Crediti foto in evidenza: Depositphotos.com – VitalikRadko