Export manager: chi è, cosa fa, come diventarlo

09 Settembre ore 18.40

Export manager: chi è, cosa fa, come diventarlo

Il tuo sogno è lavorare con l’estero? L’export manager è il lavoro giusto se hai una passione per il commercio e i mercati internazionali.

Questo professionista, infatti, ha il compito di aiutare le aziende ad aprirsi ai mercati stranieri. Non solo europei, ma mondiali. Questo significa che dovrai conoscere le lingue, perché spesso sarai in viaggio!

L’export manager è senza dubbio una professione dinamica e stimolante, che prevede competenze di economia, marketing, diritto e lingue. Vuoi saperne di più? Allora, continua la lettura della nostra guida su “Export manager e lavoro del futuro”.

Export manager: cosa fa?

L’export manager assiste tutte le aziende intenzionate a espandere il proprio mercato oltre i confini nazionali. A lui spetta il compito di analizzare i papabili mercati per verificare la fattibilità delle operazioni di espansione.

Questo significa che tra i compiti principali di un export manager c’è l’analisi di mercato, a cui segue la messa a punto della strategia commerciale aziendale. É questo professionista cioè a indicare i passi da intraprendere per avviare un’attività di esportazione di successo.

Non solo, si occupa dell’aspetto del lancio dei prodotti e del marketing, tenendo conto delle peculiarità dei paesi di destinazione. Cosa significa? Dopo aver analizzato il mercato del paese X, la definizione della strategia include anche la fase di penetrazione dei prodotti sulla base delle specificità culturali del paese di destinazione.

Ma i suoi compiti non finiscono qui. L’export manager è un lavoro complesso. A questo professionista, infatti, vengono richieste anche tutta una serie di conoscenze burocratiche, che consentono di snellire le procedure con dogane e uffici statali.

Come è evidente, si tratta di una figura cruciale soprattutto per i rapporti con quei paesi extracomunitari e con quei paesi con cui non ci sono relazioni commerciali ben definite e di lunga data. Avere un export manager, il cui lavoro consiste anche nel gestire i vari passaggi burocratici, consente di semplificare molto le procedure e di avviare al meglio un’attività di esportazioni.

Export manager: requisiti

Dopo aver capito in cosa consiste la professione, è bene approfondirne le competenze. Quali sono cioè i requisiti di un export manager? Qui sotto, un elenco completo:

  • Buone conoscenze di economia e finanza
  • Dimestichezza con il mercato italiano e con i mercati internazionali
  • Infarinatura di norme commerciali internazionali
  • Ottime conoscenze linguistiche
  • Capacità di analisi e di previsione di mercato
  • Conoscenze informatiche

Ovviamente, per fare l’export manager bisogna possedere anche tutta una serie di qualità personali. Le cosiddette competenze trasversali. Una delle principali doti di un export manager è la capacità di lavorare per obiettivi, gestendo il conseguente stress nel miglior modo possibile. Non guastano poi, adattabilità, flessibilità, capacità di problem solving, leadership, doti comunicative e propensione al lavoro in gruppo.

Export manager: laurea

L’export manager è un lavoro che richiede, prima di tutto, approfondite conoscenze di economia e commercio. Per questo motivo il percorso di studi più indicato è la laurea in economia della classe L-18 Economia aziendale e management.

Il piano di studi di questa laurea triennale, infatti, prevede tutte le materie fondamentali per candidarsi al ruolo di responsabile delle esportazioni (export manager in italiano):

  • Economia aziendale
  • Economia politica
  • Statistica
  • Diritto privato, diritto pubblico, diritto del lavoro, diritto tributario e diritto commerciale
  • Metodi matematici dell’economia
  • Storia economica
  • Ragioneria generale e applicata
  • Economia degli intermediari finanziari
  • Economia e gestione delle imprese
  • Metodi per la valutazione finanziaria
  • Politica economica
  • Scienza delle finanze
  • Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche
  • Organizzazione aziendale
  • Lingua inglese e idoneità informatica

Fermarsi alla triennale, però, potrebbe essere un errore. Il ruolo di un export manager all’interno di un’azienda è importante e delicato. Si tratta di un professionista con una serie di responsabilità notevoli. Più si è preparati e maggiori saranno le capacità di affrontare le sfide giornaliere del lavoro. É consigliabile cioè completare il percorso con una laurea magistrale in Scienze Economiche della classe LM-56.

Si possono scegliere, però, anche percorsi alternativi a economia. Il responsabile delle esportazioni può avere una laurea in giurisprudenza o in scienze politiche. In questo caso è consigliabile approfondire le conoscenze economiche con un master post-laurea in materie economiche, meglio ancora se in export management.

L’importanza di un’esperienza all’estero

Per prepararsi alla carriera di export manager è importante avere nel curriculum un’esperienza di lavoro all’estero. Serve, infatti, a migliorare le capacità linguistiche, a confrontarsi con altre culture, ad affinare le capacità di analisi di paesi stranieri e a qualificarsi professionalmente.

Non è detto, però, che questa esperienza debba essere subito come export manager. Qualsiasi lavoro in ambito commerciale può essere utile. Potresti anche decidere di cimentarti con il lavoro durante gli studi universitari. Avresti così modo di sfruttare al massimo il periodo formativo, senza perdere tempo prezioso. Ma come fare? In questo caso la soluzione sono le università telematiche. Puoi studiare da qualunque posto e tornare a casa solo quando è necessario.

La didattica da remoto, infatti, ti libera dell’obbligo di presenza in ateneo per assistere alle lezioni dei docenti. Hai a disposizione una piattaforma, attiva 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, all’interno della quale trovi le lezioni dei docenti in formato video o videoconferenza e i materiali di studio per la preparazione degli esami. Questo ti dà la libertà di organizzare lo studio in base ai tuoi impegni e di gestire il percorso universitario in contemporanea con un’esperienza lavorativa. Puoi decidere così di passare un paio di mesi all’estero e cominciare a farti le ossa in ambito commerciale.

Export Manager: stipendio

L’Export Manager è una delle professioni più richieste dalle aziende. L’Italia ha partner commerciali storici come la Germania e gli Stati Uniti. Crescono, però, tantissimo le esportazioni anche verso realtà emergenti come il Messico, il Vietnam, gli Emirati Arabi e non solo. Le aziende cioè si trovano a sostenere nuove sfide commerciali che rendono l’export manager ancora più indispensabile, in settori chiave come l’abbigliamento, l’agroalimentare, l’arredamento, la gioielleria e così via. Per questo motivo, generalmente, questa figura professionale ha uno stipendio in linea con le sue mansioni. In altre parole, si tratta di una professione con un’ottima retribuzione, più alta rispetto alla media nazionale. Lo stipendio medio, infatti, si attesta in un range compreso tra 40 mila e 60 mila euro lordi all’anno.

Ovviamente, le oscillazioni dipendono dall’azienda in cui si opera, dall’anzianità di servizio e da una serie di altri fattori. La carriera di un export manager, tra l’altro, procede per gradi. Si inizia nel ruolo junior per poi passare a quello senior con gli stipendi più generosi.

Formazione continua

L’export manager è un lavoro che non prevede riposo. Cosa significa? La formazione non va in pausa. Bisogna essere molto elastici e disponibili a riprendere i libri in mano per imparare anche una nuova lingua. La conoscenza dell’inglese è imprescindibile, ma non guasta anche la conoscenza della lingua del paese specifico in cui si opera. Se lavori soprattutto con i paesi dell’America Latina, per esempio, la dimestichezza con lo spagnolo è fortemente richiesta. Detto in altre parole, la conoscenza di una sola lingua straniera potrebbe essere limitante per un export manager.

Durante le fasi iniziali della carriera, inoltre, sarebbe bene anche ottenere qualche certificazione come il Certified Export Specialist (CES). La certificazione CES serve proprio a dimostrare agli eventuali datori di lavoro le proprie abilità nella gestione dei mercati internazionali.

Allora, cosa ne pensi: la professione di export manager potrebbe fare al caso tuo?

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