Ethical hacker: differenze con l’hacker criminale e come formarsi
16 Ottobre ore 17:39
Ti stai chiedendo ma l’ethical hacker cosa fa? Si tratta di un professionista esperto in sicurezza informatica, il cui compito consiste nel testare le falle di un’azienda.
In poche parole, l’ethical hacker è un hacker buono. Testa cioè la vulnerabilità dei sistemi informatici aziendali per migliorarne la sicurezza ed evitare eventuali attacchi.
La sua attività non è malevola. Al contrario, l’obiettivo dell’ethical hacking consiste proprio nell’impedire l’azione degli hacker.
Stai pensando di diventare ethical hacker? Il lavoro è complesso e affascinante ed è in grado di dare molte soddisfazioni, sia professionali che economiche. Negli ultimi anni, tra l’altro, la richiesta è particolarmente aumentata. Questo significa che non avresti difficoltà a trovare clienti.
Ethical hacker: cosa fa?
Prima di scegliere una professione è bene conoscerla a fondo. La domanda “l’ethical hacker cosa fa?” merita una risposta approfondita.
Il compito principale di questo professionista consiste nel mettere sotto stress i sistemi tecnologici aziendali. In parole povere, simula un attacco per scoprire le falle del sistema e la maniera in cui quest’ultimo risponde alla minaccia. Effettua cioè i cosiddetti pen test o test di penetrazione. Questi ultimi non sono altro che violazioni simulate che, ovviamente, non danneggiano i sistemi tecnologici aziendali.
I pen tester possono essere di vario tipo:
- Iniezioni SQL – test che servono a fare in modo che una pagina web riveli dati sensibili
- Cross-site scripting – test che introducono codice dannoso nel sito web aziendale
- Attacchi denial-of-service – test che tentano di mettere offline siti e applicazioni inondandoli di traffico
- Ingegneria sociale – attacchi volti a manipolare le persone (clienti, dipendenti e manager) affinché condividano informazioni, scarichino materiale o visitino specifiche pagine web (pishing). Tutte azioni che non dovrebbero compiere e che minano la sicurezza dei sistemi informatici
Durante l’attacco, l’ethical hacker ha modo di scoprire eventuali vulnerabilità, di capire come gli hacker potrebbero attaccare i sistemi e di mettere a punto una strategia di ottimizzazione della sicurezza. Ovviamente, gli ethical hacker coprono le loro tracce alla fine del test. Questa accortezza serve a evitare che gli hacker malintenzionati possano seguirli nel sistema.
Ethical hacker: il lavoro con un codice etico
L’ethical hacker segue un preciso codice etico. Trattandosi di una professione riguardante la sicurezza, bisogna aderire a delle regole precise. Questi professionisti hanno cioè un proprio codice che consente di distinguerli dagli hacker malevoli. Ecco a te, le regole base a cui dovrai attenerti se vuoi lavorare come ethical hacker:
- È possibile attaccare solo aziende clienti, con cui esiste un rapporto di collaborazione professionale. L’ethical hacker cioè deve essere autorizzato dall’azienda cliente a eseguire gli attacchi informatici
- Non bisogna arrecare alcun danno ai sistemi sottoposti ad attacco
- É vietato condividere con terzi i risultati degli attacchi eseguiti. L’ethical hacker comunica solo all’azienda cliente i risultati derivanti dagli attacchi
- Il lavoro avviene sempre nel perimetro consentito dalla legge
Differenze tra uno specialista in sicurezza e un hacker etico
Arrivati a questo punto potrebbe sorgerti un dubbio: perché non diventare uno specialista in cyber sicurezza? Le due professioni non vanno confuse. La materia è la stessa, ma l’approccio è differente. In quanto hacker ragionerai principalmente in termini di attacco e non di difesa. E questa è la caratteristica che ti renderà un professionista molto ricercato. Offrirai cioè all’azienda un punto di vista diverso da cui valutare i sistemi informatici. In altre parole, aiuterai i tuoi clienti a comprendere la vulnerabilità dei loro sistemi dal punto di vista di un aggressore. E si tratta, senza dubbio, di un vantaggio notevole. Userai cioè le stesse armi di un hacker cattivo, ma lo farai a fin di bene, vale a dire per aumentare la sicurezza della rete informatica aziendale.
Detto in altre parole, la prospettiva di un hacker etico potrebbe persino portare alla luce problematiche che gli analisti della sicurezza non sono in grado di cogliere.
Ethical hacker come diventarlo: i requisiti richiesti
Una delle principali area di specializzazione degli ethical hacker è la sicurezza informatica. Ovviamente, non è l’unico requisito richiesto. Qui sotto, trovi un piccolo elenco con le competenze indispensabili per lavorare come “hacker buono”:
- Conoscenza approfondita dei principali linguaggi di programmazione e dei database relazionali
- Dimestichezza con le tecniche di pen test
- Conoscenza dei principali strumenti per la simulazione degli attacchi
- Padronanza delle tecniche di ingegneria sociale
- Nozioni di diritto in materia di privacy e trattamento dati
Chiaramente, un hacker etico deve avere anche un’ottima conoscenza della lingua inglese. Quest’ultima è davvero indispensabile per lavorare in questo specifico settore.
Ethical hacker: corso di laurea
Visto l’elenco di competenze richieste, per diventare ethical hacker dovrai laurearti in informatica o in ingegneria informatica. Non ti basta neppure la triennale. Le conoscenze da padroneggiare sono tali che è consigliabile completare il percorso con la magistrale. Qui sotto, i percorsi consigliati:
- Ingegneria elettronica e informatica – classe di laurea L-8
- Informatica – classe di laurea LM-18
A seconda cioè delle tue preferenze, puoi scegliere il percorso in informatica o in ingegneria informatica. Sono entrambi validi. Ma per ottenere la formazione più completa per il lavoro di ethical hacker è consigliabile specializzarsi in sicurezza informatica con un master post-laurea.
Unicusano, per esempio, propone diversi corsi post-laurea destinati a chi desidera aumentare le proprie competenze nel settore della sicurezza informatica. Puoi iscriverti, infatti, al master di II livello per laureati magistrali in Cybersecurity, Digital Forensics e Data Protection o al master di I livello per laureati triennali in Sicurezza delle reti informatiche.
Certificazioni per ethical hacker
Ora hai un quadro completo che risponde alla domanda “ethical hacker cosa fa?”. Ti manca solo una specifica sulla formazione. Hai capito che devi laurearti e specializzarti in cyber sicurezza. E fino a qui, hai tutte le informazioni. Devi, però, anche acquisire una certificazione che attesti le tue competenze come hacker etico. In questo modo le aziende clienti hanno a disposizione un documento che certifica la tua attività e sono, a loro volta, più sicure e tranquille di essersi rivolte a un professionista serio e competente.
Esistono diverse certificazioni che sarebbe bene acquisire. Questo significa che dovrai seguire degli ulteriori corsi dopo aver concluso il percorso universitario. Le più diffuse sono le seguenti:
- Certified Ethical Hacker (CEH): si tratta della certificazione più conosciuta a livello internazionale. Viene rilasciata da un organismo di certificazione del settore della sicurezza informatica, denominato EC-Council. Bisogna seguire un corso presso gli enti accreditati e superare un esame finale
- CompTIA PenTest+: certificazione incentrata essenzialmente sui test di penetrazione e sulla valutazione dei livelli di vulnerabilità dei sistemi informatici
- SANS GIAC Penetration Tester (GPEN): certificazione che attesta le competenze di pen testing
Ethical hacker: stipendio
Lo stipendio di un ethical hacker è più alto della media degli stipendi del settore informatico. Si tratta di una professione complessa che viene, giustamente, ben retribuita. La retribuzione media si aggira sui 48 mila euro all’anno. Chiaramente, maggiore è l’esperienza accumulata e maggiore è la retribuzione. In alcuni casi, si parla di stipendi lordi annuali che superano i 70 mila euro per arrivare fino ai 100 mila euro e oltre. In quest’ultimo caso si fa riferimento ad hacker etici con una notevole esperienza cumulata nel tempo.
Allora, cosa ne pensi: la professione di hacker etico ti affascina al punto da fare il primo passo e iscriverti a informatica o a ingegneria informatica?
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