7 consigli per superare il debito scolastico

09 Settembre ore 13.00

Il debito scolastico è un incubo che aleggia sulle teste degli studenti e delle studentesse della scuola secondaria di secondo grado, ovvero delle superiori.
A fine anno il consiglio di classe dei docenti valuta la preparazione della classe, e quando uno studente ha evidenti lacune in una materie, che possono però essere recuperate, in quella materia gli viene lasciato un debito. Essendo un debito prevede che debba essere santo. Per cui a fine anno saranno necessari degli esami di riparazione a settembre.

Debito scolastico: nemico o amico?

Il debito scolastico non è mai una cosa facile da digerire o una bella notizia, ma a volte può rappresentare un’opportunità. Sappiamo che questo discorso di trovare il lato positivo anche nelle sventure è particolarmente fastidioso, soprattutto quando nella vita di vuole vivere serenamente e lasciare a margine le difficoltà. Ma non si ha altra scelta se non vivere al meglio tutto, a partire dalle piccole e cose. E un debito scolastico, comparato ad altre cose della vita, è davvero una piccola cosa. E soprattutto è un problema reale, perché è un problema a cui corrisponde una possibile soluzione.
Superare un debito scolastico sarà pure una sfida, una una sfida affrontabile. Se si possiede la volontà e qualche strategia efficace è possibile recuperare il debito in modo abbastanza facile. Motivazione e atteggiamento positivo non sono frasi ad effetto o semplici concetti filosofici, ma rappresentano la base da cui partire, il vero e proprio trampolino di lancio.
In questo articolo forniremo alcuni consigli per strutturare al meglio il percorso per recuperare i debiti scolastici e studiare per riparare alle mancanze nella conoscenza di una determinata materia. Passo dopo passo sarà chiaro qual è il ritmo da seguire e la direzione verso la quale dirigersi.

Debiti scolastici: le ragioni per cui si prendono

Intanto, partiamo dalla base. Il debito scolastico è una conseguenza di una situazione, di una serie di cause e condizioni che che hanno contribuito a creare disinteresse, impreparazione, confusione e rifiuto verso determinati argomenti o alcune materie, o addirittura nei confronti dello studio in generale.
Ci sono moltissimi studenti che sono costretti a ricorrere alle ripetizioni perché gli insegnanti non stanno al passo di tutti gli studenti del gruppo classe e qualcuno rimane indietro, o forse perché il metodo di studio proposto non è adatto. Queste sono solo alcune possibili spiegazioni, ma ce ne sono anche altre, non tutte riguardano cause esterne agli studenti, alcune dipendono proprio dall’attitudine con cui questi si pongono nei confronti dell’apprendimento e delle materie.
Qui sotto forniamo una sfilza di possibili ragioni per cui si prendono i debiti scolastici.

Mancanza di motivazione o interesse nei confronti della scuola: lo abbiamo detto anche sopra, questa è una delle ragioni più frequenti, che solitamente fa desistere gli studenti all’impegnarsi e dal raggiungere degli obiettivi. È puro disinteresse, non si vuole eccellere, non ci si dispiace per non ottenere buoni risultati. È difficile intervenire in questi casi, ma è proprio da qui che si deve partire. I motivi legati a questa situazione specifica sono spesso legati a problemi personali e familiari, ma è difficile approfondire qui questo argomento.

Metodo di studio inesistente o inefficace: studiare in modo superficiale è quanto di più controproducente esista. Si passa del tempo a studiare, magari in modo superficiale, non si impara nulla ma si spreca molto tempo. Risultato: frustrazione assicurata e rendimento scarso.

Studiare all’ultimo momento: gli studenti delle superiori non sanno neanche lontanamente cosa sia un metodo di studio. Non sanno assolutamente che ci sono tecniche che possono aiutarli ad imparare nella metà del tempo quello che di solito impiegano ore ad apprendere. Uno degli errori peggiori, non proprio di metodo ma di pianificazione, è ridursi all’ultimo momento per affrontare le verifiche. Queste tempistiche sballate sono tra le principali cause del debito scolastico.

Difficoltà di apprendimento: gli studenti che hanno difficoltà di apprendimento possono trovare difficile seguire le lezioni e completare i compiti assegnati.

Assenze: È presto detto, se non frequenti la scuola perdi il filo del discorso, l’avanzamento del programma, un quadro generale di quello che si sta facendo a lezione e che quindi ti ritroverai, prima o poi, all’interrogazione.

Come viene assegnato il debito scolastico?

Il debito scolastico non è solo un’usanza. Il suo utilizzo e la sua esistenza è sancita dalla legge, precisamente dall’art. 4/6 del D. P. R. n. 122/2009, che prevede che questo venga assegnato dal consiglio di classe durante lo scrutinio finale. Viene inteso come una sorta di sospensione del giudizio che viene attribuita a tutti gli studenti che hanno conseguito una o più insufficienze.
Oltre al debito scolastico, il passaggio successivo che scatta quando se ne contraggono troppi, esiste solo la bocciatura. Infatti, esiste un numero massimo di debiti che possono essere recuperati tramite esami di recupero è solitamente di 2-3 per ogni anno scolastico. Oltre i 3 debiti scolastici di solito il consiglio di classe si esprime per la bocciatura. Di solito per capire se ricorrere o meno a questa misura estrema viene fatta una valutazione più ampia e generale, sul rendimento scolastico dello studente, incluse le assenze, e sulle capacità di recupero.
Generalmente chi ottiene debiti scolastici deve studiare e affrontare questo problema durante l’estate. Alcune ricerche hanno individuato quali sono le scelte per colmare le lacune segnalate dal consiglio di classe. Ad esempio, è emerso che 1 studente su 5 delle scuole superiori ottiene un debito, e che il 20% di questi prende ripetizioni anche dalla località di vacanza, sfruttando principalmente le ripetizioni online, il 50% studia individualmente o con l’aiuto di amici e parenti. L restante 30% tenta la strada del brivido, si gode l’estate e le vacanze e si dedica allo studio poco prima di rientrare in classe.