Come diventare data analyst: il percorso per entrare nel mondo dei big data

26 Febbraio ore 16.47

Come diventare data analyst: il percorso per entrare nel mondo dei big data

Data analyst e università: quale percorso di studi bisogna seguire per intraprendere la carriera di analista dei dati? Se ti stai ponendo questa domanda da un po’, sei atterrato sulla pagina giusta.  

Il data analyst si occupa di organizzare, strutturare e analizzare i dati delle aziende per aiutarle a prendere decisioni strategiche dal punto di vista commerciale, produttivo e pubblicitario. Si tratta cioè di una figura molto importante, soprattutto in settori come quello commerciale, sanitario e farmaceutico.  

Hai una passione per l’informatica e per i numeri e ti piacerebbe capire quale percorso intraprendere per diventare data analyst? Allora, leggi la nostra guida qui di seguito.  

Cosa fa un data analyst?

Prima di entrare nel dettaglio sul tema data analyst e università, è bene soffermarsi sulle mansioni di questa figura professionale. Comprendere appieno il ruolo, infatti, consente di capire meglio quale tipo di formazione è più adatta.  

Cosa fa un data analyst allora? Ecco le mansioni principali:  

  • Raccoglie ed estrae i dati aziendali selezionando con attenzione le fonti (database, sondaggi di opinione, analisi web, social media ecc.) 
  • Struttura e aggrega i dati raccolti dopo aver effettuato anche le opportune operazioni di pulizia e scrematura
  • Utilizza modelli statistici per individuare tendenze e schemi nei dati analizzati. Il data analyst effettua cioè le sue indagini rispondendo a domande specifiche
  • Traduce i dati in risposte e suggerimenti da fornire all’azienda cliente. Il data analyst elabora report chiari e comprensibili destinati ai manager dell’azienda per cui lavora 

Per capire meglio facciamo un esempio. Un data analyst impiegato in una società di moda raccoglie i dati provenienti dagli e-commerce, dai negozi fisici, dai social media aziendali, dai blog degli influencer e così via. Tutti questi dati, opportunamente analizzati, aiutano l’azienda a prendere decisioni sulle campagne promozionali, sulla propria immagine e sulle collezioni da proporre per andare incontro alle preferenze dei clienti e ai trend stagionali.  

Data analyst requisiti

Per poter svolgere questa professione bisogna avere una serie di indispensabili competenze tecniche. Non basta, per esempio, una semplice infarinatura di matematica e statistica. In questo specifico ambito le conoscenze devono essere medio-alte.  

Qui sotto, trovi tutte le risposte alla domanda “data analyst requisiti: quali sono?”: 

  • Conoscenze di matematica e statistica  
  • Dimestichezza con i software di business intelligence, vale a dire con gli strumenti informatici che analizzano e incrociano dati disomogenei  
  • Conoscenza dei sistemi DBMS (Database management system) 
  • Padronanza dei principali linguaggi di programmazione come SQL (interrogazione dati), Python (estrazione dati), R (analisi dati) 
  • Conoscenza degli strumenti di visualizzazione dati come Excel. Quest’ultimo è usato spesso come tool di aggregazione dati  
  • Padronanza di argomenti di economia e finanza  

Data analyst università: quale percorso scegliere

Visti i requisiti richiesti, è evidente che i percorsi più indicati per un data analyst sono quelli in matematica e statistica. Potresti iscriverti, per esempio, a una delle lauree della classe L-41 in statistica.

Per avere tutte le competenze informatiche necessarie, però, è consigliabile una laurea in informatica o in ingegneria informatica. Quest’ultima è un’ottima scelta anche per la completezza dei piani di studio.  Affronterai cioè tutte le materie indispensabili per lavorare come data analyst. Il programma della triennale di ingegneria informatica, infatti, include materie come istituzioni di matematica, probabilità e statistica, basi di dati, sistemi di elaborazione ed economia applicata all’ingegneria.  

Un’altra opzione possibile è la laurea in economia e management. Un data analyst, infatti, analizza i dati da un punto di vista commerciale ed economico. Non a caso, elabora report che sono fondamentali per la gestione di un’azienda. Questo aspetto del lavoro implica tutta una serie di conoscenze economiche, che fanno parte del bagaglio formativo di una laurea in economia.  

Se scegli la facoltà di economia, però, dovrai integrare la tua formazione con un master o un corso post-laurea incentrato sugli strumenti informatici che consentono il lavoro di analisi dei dati.  

Master data analyst

L’Università Niccolò Cusano propone un master di I livello in Data Analyst con didattica e-learning. Puoi seguire cioè le lezioni da remoto senza recarti in ateneo. Tutti gli iscritti, infatti, hanno a disposizione una piattaforma universitaria online, dove trovano le lezioni in formato video e i materiali di studio in formato digitale.

Grazie alla formula e-learning è possibile conciliare con facilità studio e lavoro. Questo significa che puoi iniziare a fare subito esperienza sul campo, costruendo così il giusto bagaglio formativo-pratico per la tua carriera di data analyst.  

Il programma del master di data analyst dell’università Unicusano tocca diverse aree tematiche tra cui Fondamenti e Tecniche di Business Intelligence, BigData, Web Data Analytics, Customer & Marketing Analytics, Statistica e analisi dei dati, Progettazione di un piano di analisi: BI Analysis, Text Analysis, Sentimental Analysis e Realizzazione della presentazione delle analisi.  

Corso data analyst certificato

Il data analyst utilizza strumenti e software specifici. Per ampliare il curriculum e diventare più competitivi sul mercato del lavoro è possibile ottenere delle certificazioni proprio da parte delle aziende produttrici di questi software.

Molte software house organizzano dei corsi di formazione online con rilascio finale di apposite certificazioni. Se vuoi ampliare il tuo curriculum e aumentare le tue chance professionali, potresti ottenere le certificazioni da aziende come Google, Microsoft e AWS (Amazon Web Service).  

É possibile diventare data analyst senza laurea?

Data Analyst e università non è un binomio così granitico. Cosa significa? É possibile diventare un data analyst senza laurea, ma bisogna possedere tutte le competenze elencate nei paragrafi sopra.  

Se ti sei diplomato in un istituto tecnico con indirizzo in informatica e telecomunicazioni, hai già un po’ di conoscenze necessarie per questa professione. Dovrai integrare, però, il tuo bagaglio formativo e seguire dei corsi specifici. Questi ultimi ti consentiranno di acquisire, per esempio, tutte le competenze di economia e finanza che ti mancano.  

La scelta del corso non è semplice. Dovrai fare attenzione a una serie di aspetti, dall’ente erogatore al programma fino al tipo di certificazione rilasciata. Purtroppo, esistono molti corsi che non forniscono le giuste competenze o che non rilasciano certificazioni valide per il mondo del lavoro.  

Il percorso migliore resta cioè quello universitario. Una laurea ti fornisce una completezza formativa che i vari corsi non riescono a dare. Non solo, ti permette di presentarti al tuo futuro datore di lavoro con un titolo di studio caratterizzato da un peso maggiore. Cosa significa? I reclutatori danno la priorità a un data analyst che ha conseguito una laurea in informatica, in economia o in ingegneria informatica.  

Data analyst stipendio

Questa figura non è solo stimolante e interessante dal punto di vista professionale. Il data analyst è un’ottima scelta lavorativa anche da un punto di vista economico. Un professionista junior al primo impiego guadagna in Italia circa 22 mila euro lordi all’anno.  

Le possibilità di carriera, tra l’altro, sono molto buone. Basta acquisire un po’ di esperienza per vedersi aumentare la retribuzione, arrivando a un guadagno lordo annuo pari a 29 mila euro. I data analyst con maggiore esperienza, tra l’altro, possono arrivare a percepire retribuzioni medie pari a 40 mila euro lordi all’anno.  

L’esperienza non è l’unico elemento a pesare nella definizione degli stipendi. In realtà, sono tanti i fattori che influenzano i guadagni. Molto dipende anche dal settore di impiego e dalle dimensioni dell’azienda per la quale si lavora. Le retribuzioni migliori, per esempio, sono garantite da settori come quello bancario e assicurativo.  

Credits: HayDmitriy/DepositPhotos.com