Università da non frequentante: come funziona
29 Settembre ore 11:41
Stai pensando di iscriverti all’università e ti chiedi come dare gli esami da non frequentante? Se ti poni questa domanda, sai già che la frequenza potrebbe rappresentare per te un problema.
Tutti gli atenei concedono la possibilità di sostenere degli esami pur non avendo frequentato delle lezioni. In molti casi, però, il programma d’esame include dei libri aggiuntivi. Sarai tenuto cioè a studiare del materiale in più, che viene considerato di completamento per la tua formazione. Ovviamente, non potrai dare tutti gli esami senza mai frequentare. Ci sono, infatti, delle materie che prevedono l’obbligo della frequenza.
Allora, come risolvere il dilemma? Leggi la nostra guida per capire come puoi dare gli esami da non frequentante.
Università da non frequentante: esperienze
Una volta chiarito che puoi dare gli esami da non frequentante, devi considerare una serie di aspetti collaterali. L’università da frequentante e quella da non frequentante sono molto diverse. Spesso non si frequenta anche quando si potrebbe, finendo così per sottovalutare l’importanza delle lezioni. Queste ultime, invece, non sono solo un semplice veicolo per poter sostenere un esame.
Le lezioni sono anche uno strumento per appassionarti alle materie. Un bravo docente ti fa capire le nozioni e ti fa entrare nella materia, comunicandoti entusiasmo e passione. Il percorso cioè non diventa una semplice sequenza di esami da sostenere. E se ti appassioni alla materia da studiare, l’università diventa più semplice.
Ecco perché dovresti valutare con attenzione se fare l’università da non frequentante. Le esperienze di chi ha scelto questa opzione sono molto diverse. Molti studenti lamentano la difficoltà di interloquire con i docenti. Altri sottolineano la tendenza dei docenti a incentrare gli esami su quanto spiegato a lezione. É vero ci sono le slide e i materiali a disposizione. Ma quale professore riporta sulle slide tutto quello che ha detto a lezione?
Molti altri lamentano una maggiore difficoltà in facoltà tecniche come ingegneria o economia. Sembrerebbe, invece, che le difficoltà siano minori nel caso delle facoltà umanistiche, come sociologia, scienze umanistiche e così via.
E se ci fosse un modo per aggirare l’ostacolo delle lezioni in sede, senza gli aspetti negativi dell’università da non frequentante?
Università senza obbligo di frequenza in sede
Per aggirare l’ostacolo della frequenza in sede esiste un’opzione più che valida. Se lavori e hai poco tempo a disposizione o se vivi molto lontano dall’ateneo, dare gli esami da non frequentante non è l’unica possibilità.
Oggi le università telematiche sono un’ottima soluzione per studiare lavorando e per studiare senza affrontare trasferimenti o, banalmente, senza rinunciare a tutti i propri impegni.
Queste università, infatti, ti consentono di seguire le lezioni da remoto. Non devi recarti in ateneo in giorni e in orari predefiniti. Hai a disposizione la tua piattaforma e-learning, all’interno della quale trovi le lezioni e i materiali di studio per la preparazione degli esami.
Si tratta di una formula pensata proprio per porre al centro lo studente. Non sei tu a doverti adeguare a un percorso già definito. Al contrario potrai costruire il percorso sulla base delle tue esigenze. Cosa significa? Le piattaforme e-learning sono sempre accessibili, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.
Le lezioni in formato video, quindi, sono sempre a disposizione. Puoi accedere e seguire in qualsiasi momento, dalla pausa pranzo al post cena, dal fine settimana ai giorni festivi. Si tratta cioè di una frequenza plasmata sulle tue esigenze. Sei tu a decidere quando seguire e come organizzare il tuo percorso universitario per conciliare studio e lavoro o studio e famiglia.
Come vedi, è una formula che risolve il dilemma dell’università da non frequentante. Le esperienze delle persone che hanno scelto la telematica, tra l’altro, raccontano di una modalità facilitatrice in termini di tempo, più vicina alla concezione moderna dello studio e molto più attenta alle esigenze delle persone.
Un nuovo concetto di frequenza universitaria
A questo punto la domanda non è più: posso dare gli esami da non frequentante?
La domanda diventa: mi conviene frequentare da remoto? Oggi, la scelta tra università in sede e università online è importante. Non devi scegliere più solo la facoltà, ma anche la modalità con cui intendi laurearti.
Le università telematiche sono un’opzione da tenere in considerazione per una serie di ragioni. Gli atenei online, infatti, sono cresciuti. L’offerta didattica è diventata sempre più ampia e la qualità del corpo docente è altissima. Non ci sono cioè differenze a livello didattico tra università tradizionali e università online. Programmi e lezioni si equivalgono tra atenei classici e atenei telematici.
Tra l’altro, le università telematiche sono state riconosciute tramite decreto ministeriale. Questo significa che i titoli conseguiti, lauree triennali e magistrali e master di I e di II livello, hanno lo stesso valore legale dei titoli conseguiti in atenei tradizionali.
Allora, piuttosto che porsi il quesito su frequentare o meno, potresti approfondire il funzionamento delle telematiche. Avresti così il vantaggio di poter seguire comunque le lezioni da casa e di dare gli esami senza nessun problema. Allo stesso tempo non avresti tutte le difficoltà che ti hanno fatto pensare alla formula da non frequentante, vale a dire lezioni secondo calendari precisi, tempo extra per raggiungere l’ateneo, costi extra dovuti agli spostamenti e così via.
E-learning sincrono e asincrono
Sapevi, per esempio, che il metodo didattico adottato dalle università telematiche prevede una doppia formula:
- e-learning sincrono
- e-learning asincrono
Nel primo caso le lezioni sono in formato video. I docenti cioè provvedono a registrarle e a renderle disponibili sulla piattaforma dell’università. In questo modo puoi accedere e seguire in qualsiasi momento.
Le lezioni secondo la modalità asincrona, invece, sono in videoconferenza. Questo significa che segui da casa con il docente in video impegnato a tenere la lezione. Ovviamente, in questo secondo caso avrai l’opportunità di un coinvolgimento più diretto. Ti sembrerà cioè di seguire una lezione “classica”, ma con il vantaggio di poterlo fare da casa.
Se il tuo dubbio sull’università telematica riguarda il ridotto coinvolgimento in prima persona come studente, la modalità asincrona ti viene incontro, consentendoti un maggiore contatto diretto. Con tutti i benefici, però, della formula e-learning.
Formula didattica integrata
Atenei come l’Università Niccolò Cusano vanno ancora più incontro ai propri studenti con una formula che li pone davvero al centro del mondo universitario. Cosa significa? Oltre alle lezioni online, è possibile scegliere la formula delle lezioni in presenza presso l’ateneo romano.
Non solo, tutte le lezioni vengono registrate. Questo significa che sono sempre a disposizione degli studenti nell’area personale riservata della piattaforma, a cui si accede con username e password.
Puoi così rivederle per riascoltare un passaggio che non hai capito bene. Hai cioè l’opportunità di usare davvero la lezione come uno strumento di studio. Quando sfrutti molto bene il tempo della lezione, si riduce automaticamente il tempo da dedicare ai testi del programma d’esame. Gli argomenti trattati dal docente, infatti, ti saranno più chiari e avrai bisogno di meno ore sui materiali d’esame.
Non solo, hai modo anche di prendere meglio gli appunti. Stoppi il video nel punto che ti interessa e butti giù i tuoi appunti in maniera ordinata, così da non doverli rivedere e riordinare in un secondo momento (come capita sempre con le lezioni in presenza!). La lezione diventa cioè una sorta di testo da consultare e riconsultare per chiarire tutti i tuoi dubbi.
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