Competenze manageriali: come svilupparle durante un percorso universitario
07 Luglio ore 15.24

Ti stai preparando a una carriera da manager e ti piacerebbe capire quali competenze manageriali sviluppare? Un buon manager possiede un bagaglio di competenze sia tecniche che trasversali. Queste ultime si riferiscono alle cosiddette soft skill, vale a dire a tutte quelle capacità personali considerate, oggi, indispensabili per intraprendere una determinata professione.
Le competenze manageriali trasversali sono tante, dalla capacità di leadership a quella di lavorare sotto stress o di trovare soluzioni efficaci per risolvere crisi e problemi.
Si tratta, senza dubbio, di doti innate. É possibile, però, sviluppare le competenze manageriali, iniziando subito già durante il percorso di studi universitari.
Competenze manageriali: quali sono?
Ma quali sono le competenze manageriali che bisogna assolutamente possedere? Ecco a te, un piccolo elenco con alcune delle soft skill che vengono privilegiate nel caso di un manager:
- Leadership
- Capacità di motivare gli altri
- Tendenza al problem solving
- Abilità nella negoziazione
- Capacità decisionale
- Ottima capacità di comunicazione e ascolto
- Resistenza allo stress
- Capacità di pianificazione strategica
- Abilità nell’ottimizzare il tempo
- Capacità di dirigere un gruppo di lavoro e assegnare-delegare compiti e mansioni
Allenare la leadership
Per leadership si intende la capacità di guidare un gruppo di persone. In ambito lavorativo, la leadership definisce qualità come il carisma e l’abilità nel generare la fiducia negli altri. Solo quando i dipendenti si fidano del proprio manager, quest’ultimo riesce a motivarli, a trarre il meglio dal singolo lavoratore e a creare gruppi performanti e in grado di raggiungere gli obiettivi prefissati.
Molti direbbero che leader si nasce e non si diventa. In realtà, è possibile affinare questa dote. Il primo passo è conquistare tutte le abilità tecniche che suscitano la stima degli altri. Un buon leader è cioè prima di tutto un esperto di un determinato settore. Questo significa che non dovrai mai smettere di studiare e dovrai tenerti al passo con il tuo settore. L’aggiornamento costante è una priorità per un leader. Corsi post-laurea e master saranno i tuoi compagni costanti, anche durante la vita professionale.
Per aggirare l’ostacolo del tempo, abituati da subito alla didattica e-learning. Studiare da remoto ti consentirà di coltivare le tue capacità manageriali senza sottrarre troppo tempo al lavoro. Se puoi, inizia subito con l’università e-learning. Per diventare un esperto non potrai fermarti alla triennale. Metti, quindi, in conto il percorso triennale e magistrale e la frequenza di master e corsi. L’Università Niccolò Cusano, per esempio, ti propone tanti master in campo manageriale, tra cui il Master in Esg & Sustainability Management, in Human Resources Management, in Procurement Management, in Tourism Management ecc.
Come sviluppare empatia e doti di ascolto
Per motivare gli altri, tirare fuori il meglio dalle persone e fungere da guida e leader bisogna avere una notevole capacità di ascolto. Una persona troppo concentrata su sé stessa non verrà mai percepita come un leader dagli altri. Se un dipendente non si sente capito e valorizzato, non svilupperà quel sentimento di assoluta fiducia capace di far sì che quel manager diventi un faro, da seguire e ascoltare in qualsiasi situazione.
Come capire se si possiedono queste qualità? Impara a osservarti, soprattutto nelle situazioni in cui sei in gruppo e devi interagire con gli altri. Se noti che sei focalizzato soprattutto su te stesso e perdi interesse quando intervengono gli altri, devi correre ai ripari. Sei nella condizione cioè di dover sviluppare le doti di ascolto ed empatia.
Come fare? Una buona soluzione consiste nell’iniziare delle esperienze di volontariato durante l’università. Il volontariato, infatti, ti fa entrare in contatto con gli altri e ti “costringe” a mettere le persone al centro dell’attività. Si tratta cioè di un ottimo modo per ridurre il proprio livello di egocentrismo e imparare a relazionarsi meglio con gli altri.
Come sviluppare le capacità di comunicazione
Tra le competenze manageriali più richieste c’è l’abilità nella comunicazione. Un buon manager è capace di comunicare con grande chiarezza ed efficacia. Non solo, sa usare le parole per motivare i dipendenti, per dimostrare l’efficacia delle sue decisioni, per negoziare accordi e contratti.
Un buon modo per allenare le capacità di comunicazione all’università consiste nello studiare ad alta voce, meglio se davanti a uno specchio. Puoi utilizzare la tecnica del teach to learn. Cerca cioè di studiare come se dovessi spiegare i concetti a qualcuno, come se fossi l’insegnante di uno studente immaginario. Questa abitudine ti aiuta a esprimerti con parole tue, ti consente di imparare a elaborare un discorso personale e contribuisce ad aumentare il livello di chiarezza della tua esposizione.
Un altro metodo efficace sono i corsi di teatro e i corsi di public speaking. In alternativa, entra nei gruppi studenteschi e candidati come rappresentante degli studenti. Si tratta di un ruolo che permette di affinare molto le doti comunicative.
Come diventare resistenti allo stress
Per diventare resistenti allo stress bisogna allenare la mente. Il cervello funziona come il corpo. Una persona che inizia un allenamento in palestra sottopone il suo corpo a esercizi sempre più intensi e così ne migliora le prestazioni. La stessa cosa si può fare con la mente.
Come sviluppare la resistenza allo stress durante il percorso di studi universitari? Fissati l’obiettivo di aumentare ogni giorno il tuo carico di studio. Non devi esagerare, bastano cinque minuti. Dovrai utilizzare questo metodo soprattutto nei momenti in cui ti senti più demotivato e stanco. Sono sufficienti 5 o 10 minuti in più ogni volta e vedrai che la tua capacità di resistenza a stress e stanchezza mentale aumenterà naturalmente. Ti senti alla frutta e vorresti solo chiudere il libro? Quello è il momento di resistere per 5/10 minuti in più e allenarti ad alzare il livello di resilienza.
Competenze manageriali: la pianificazione strategica
Se il tuo obiettivo è davvero quello di sviluppare competenze manageriali all’università, allora la pianificazione strategica è la prima della lista.
Lavorare per obiettivi e pianificare i passi per raggiungerli è uno dei compiti di un manager. Durante l’università, devi considerare i tuoi studi come la tua azienda. Ti alleni così a pianificare organizzando il tuo piano di studi e attivando tutte le strategie possibili per aiutarti a superare gli esami in maniera brillante. Calendario alla mano pianifichi i singoli semestri, scegli la strategia di studio più adatta ai singoli esami e abbini le diverse prove a ogni appello per raggiungere il tuo scopo senza stress e tensione. Potresti anche porti un obiettivo in termini di voto e pianificare il percorso per raggiungere anche questo secondo scopo.
Portare a termine la triennale o la magistrale entro i tempi accademici previsti e con ottimi voti assomiglia molto a concludere un progetto o raggiungere un successo professionale. Se ti alleni a pianificare sin dall’università, sarai già preparato per il mercato del lavoro.
Lavora e studia contemporaneamente
Non c’è niente di meglio per sviluppare le competenze manageriali di un lavoro (part-time o a tempo pieno) durante gli studi universitari. Svolgere le due attività parallelamente ti consente di aumentare la resistenza allo stress, di migliorare la pianificazione strategica, di affinare la capacità di lavorare in team e di abituarti a ottimizzare i tempi.
A seconda poi del lavoro prescelto, riesci a sviluppare delle competenze manageriali specifiche. Dovresti, comunque, preferire lavori che ti consentono un minimo di attività gestionale. Lavorare in un fast food come responsabile della sala, per esempio, è un ottimo modo per iniziare a farti le ossa, in una posizione che consente di prendere decisioni e gestire il lavoro altrui.
Credits: Marcinmaslowski/DepositPhotos.com