Come diventare sindacalista: studi e possibilità

25 Settembre ore 10.37

Come diventare sindacalista: studi e possibilità

Un articolo su come diventare sindacalista può essere utile a tutti coloro che ambiscono a svolgere una professione di tutela, supporto e sostegno dei diritti dei lavoratori. Scopriamo insieme quali sono le mansioni che si svolgono quando si inizia a lavorare nel sindacato, se ci sono percorsi formativi accademici e non finalizzati a formare professionisti del settore, e tante altre informazioni utili per conoscere meglio questo ambito di grande rilievo per l’equilibrio del mondo professionale.

Sindacato: che cos’è e come nasce

Come ben sai il sindacalista è un professionista delegato e incaricato a rappresentare i lavoratori, che opera all’interno del sindacato, ovvero un ente che a sua volta rappresenta una categoria di lavoratori in un rapporto di lavoro e che ha come scopo principale la difesa e il rispetto dei loro diritti e del diritto del lavoro in generale.
Per intraprendere quest’attività professionale è necessaria una formazione di base e una formazione specifica. La formazione di base riguarda il diritto del lavoro, e conoscenza in ambito giuridico, economico e sociale, la formazione specifica riguarda il settore di riferimento e tutte le questioni di varia natura ad esso inerenti.
All’interno dei vari sindacati vengono organizzati corsi di formazione appositamente creati per fornire ai sindacalisti tutte le competenze necessarie e gli aggiornamenti per essere sempre al passo con i tempi e con i cambiamenti che spesso attraversano i vari ambiti professionali. Contrattazione collettiva, diritto del lavoro e politiche sociali sono tra gli argomenti più importanti e tra quelli che non possono mancare all’interno dei programmi di questi corsi all’interno del sindacato, chiaramente declinati sulla base delle specifiche professionalità. I metalmeccanici avranno una formazione di base e specifica diversa da quella del personale scolastico, dei lavoratori dell’amministrazione pubblica, degli operai del settore farmaceutico e via discorrendo.
La storia del sindacato è lunga, e c’è chi sostiene addirittura che nacque nell’Antica Roma, dove prendeva il nome di collegia (al singolare collegium). In realtà queste istituzioni non nascevano per tutelare i lavoratori, ma bensì gli imprenditori, il loro obiettivo era difendere gli interessi di questi presso le autorità. Ricordiamo, invece, che nel medioevo nacquero le gilde, soprattutto in Nord Europa. Queste associazioni erano finalizzate soprattutto alla mutua assistenza reciproca tra lavoratori di uno stesso settore, un po’ come le attuali associazioni di categoria. Sulla stessa scia, nel Sud Europa, emersero i primi esempi di corporazioni, che perseguivano pressapoco gli stessi fini delle corporazioni.
Anche in Italia il sindacato può vantare una lunga e interessante storia. Il primo vero sindacato italiano nacque a Torino nel 1848, a opera di Tipografi. Dopo questo primi esperimento nasceranno associazioni di tutte le categorie di lavoratori. L’Italia sarà comunque uno degli ultimi paesi occidentali ad avere un coordinamento sindacale nazionale tra le varie categorie: solo nel 1906, infatti, sarà creata la Confederazione Generale del Lavoro (CGL).
Dopo questi brevi accenni introduttivi e un po’ di storia, è arrivato il momento di indagare più da vicino quali sono le mansioni svolte all’interno di questa professione.

Lavorare nel sindacato: le mansioni svolte

Fare carriera nel sindacato vuol dire dedicarsi ogni giorno alle necessità dei lavoratori e conoscere da vicino le problematiche e i grandi temi che attraversano il mondo del lavoro in generale e un contesto lavorativo in particolare.
Ma quali sono le principali attività di un sindacalista?
Ecco un breve elenco:

  • la negoziazione dei contratti collettivi
  • la rappresentanza sindacale negli organi aziendali e governativi
  • la difesa degli occupati da licenziamenti o da riduzioni del personale
  • la gestione dei conflitti tra datori di lavoro e dipendenti

Questi punti all’interno dell’elenco sono in realtà grandi questioni, che per essere affrontate richiedono molto tempo, competenze e una struttura di sostengo.
Per occuparsi dei salari, valutare quali sono le remunerazioni giuste per un professionista di una data categoria, ad esempio, è doveroso conoscere il settore, la storia e l’evoluzione di quella tipologia di professione, il momento storico-economico che attraversa il territorio e il Paese in cui quel lavoro viene svolto, presso quale genere di azienda o di datore di lavoro si viene assunti, con quale orario, etc. Questi punti sono spesso chiariti dai contratti nazionali, ai quali i sindacati si sono dedicati da sempre e che regolarmente vengono rivisti e aggiornati, per fornire una cornice e una regolamentazione puntuale e precisa a tutti i lavoratori.
Il sindacato, e dunque il sindacalista, può anche svolgere attività di formazione dei lavoratori della categoria che rappresenta, per renderli consapevoli delle loro prospettive di carriera, dei diritti che gli spettano e dei doveri a cui ci si aspetta che adempino.

Come diventare sindacalista

Forse ancora prima di indicare l’università come la strada e la corsi preferenziale per gare carriera nel sindacato è utile ricordare che il primo passo da compiere è indubbiamente iscriversi a un sindacato.
La scelta di iscriversi al sindacato implica anche scegliere a quale sindacato rivolgersi, dal momento che esistono di diversi, anche all’interno degli stessi settori professionali.
Oltre ad iscriverti, se hai intenzione di lavorare in questo ambito è auspicabile frequentare e partecipare alle riunioni sindacali e agli incontri che la propria organizzazione promuove. Questo è senz’altro il modo migliore per comprenderne il funzionamento, e per restare aggiornati su quanto accade all’interno del mondo delle leggi sul lavoro e delle questioni lavorative in generale.
Certamente, per diventare dei professionisti veri e propri e non dei semplici iscritti, per fare carriera nel sindacato, frequentare le riunioni non è sufficiente, anzi. Lo studio accademico rimane ancora il requisito e il percorso migliore per maturare le competenze e le conoscenze utili a intraprendere questa professione al meglio.
I corsi adatti a prepararsi alla carriera nel sindacato possono essere diversi, non esiste un corso di laurea specifico, creato appositamente per formare esclusivamente questo genere di professionisti. Tra quelli che si distinguono come più adatti, troviamo i corsi di laurea in Scienze Politiche e le specializzazioni in Diritto del lavoro.
Oltre alle nozioni teoriche, questi corsi offrono anche la possibilità di svolgere tirocini all’interno delle associazioni di categoria, in modo da acquisire capacità pratiche sul campo. Potrebbe essere un primo approccio con il mondo del sindacato, a stretto contatto con questo settore e tutte le attività che si svolgono all’interno.
Inoltre, molte università offrono la possibilità di partecipare ad attività extracurriculari all’interno di associazioni per informarsi sui temi del ruolo del sindacalista e del sindacalismo anche a livello internazionale.

Il sindacalista: quali competenze deve possedere?

Abbiamo detto che l’università, e quindi una laurea in alcuni ambiti disciplinari legati al mondo del lavoro e alle sue questioni giuridiche, è sicuramente la base formativa migliore per lavorare in questo campo.
Gli studi accademici forniscono le competenze teoriche, ma anche quelle pratiche, grazie a prime esperienze di stage e tirocinio. L’altra parte della formazione e dell’acquisizione di competenze può avvenire soltanto tramite l’esperienza, e una carriera nel sindacato che porti il futuro professionista ad assimilare le abilità e le nozioni utili ad affrontare al meglio le sfide che questo lavoro può imporre.
Alcune competenze si possono affinare solo sul campo, tramite l’esperienza diretta.
Il sindacalista deve possedere buone capacità comunicative, sia a livello verbale che scritto, per poter svolgere l’attività di portavoce efficace della categoria e negoziare con i datori di lavoro.
Sicuramente tra le doti che deve possedere una delle più rilevanti è la diplomazia, e la capacità di risoluzione dei conflitti tra le parti in caso di divergenze. Questa abilità non è così diffusa al giorno d’oggi, e anche se è possibile lavorare per affinarla e farla propria è bene che ci sia una buona predisposizione di fondo a volersi fare ad impegnarsi per questo fine.
Inoltre, è importante avere un forte impegno e dedizione alla causa, nonché capacità di organizzazione e strategia per pianificare azioni sindacali efficaci.

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