Come diventare RSPP e a cosa serve
15 Ottobre ore 17.19
Ti piacerebbe lavorare come RSPP? Il tema della sicurezza sul lavoro è diventato negli anni sempre più importante. E il settore della prevenzione richiede professionisti sempre più qualificati.
La figura del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione è stata creata in Italia nel 2008. Se sei interessato a lavorare nel settore della sicurezza, il ruolo di RSPP rappresenta un ottimo sbocco lavorativo. Continua la lettura della guida per capire cosa fa un RSPP, chi è l’RSPP esterno e qual è l’iter formativo per svolgere questo ruolo.
Chi è e cosa fa un RSPP
Il decreto legislativo numero 81 del 2008 ha introdotto in Italia l’RSPP. Si tratta di una figura a cui spetta il controllo degli ambienti di lavoro all’interno delle aziende. Il suo scopo è prevenire le situazioni di rischio ed evitare gli incidenti.
Chi designa l’RSPP? La nomina spetta al titolare dell’azienda, che può scegliere un dipendente, un consulente esterno oppure sé stesso.
Il titolare di un’azienda può cioè ricoprire il ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. Il datore di lavoro, però, assume la funzione di RSPP in azienda solo in presenza di determinate condizioni. Nel caso di imprese artigiane e di aziende del settore agricolo e zootecnico, per esempio, non ci devono essere più di 30 dipendenti. Per le aziende del settore della pesca, invece, non ci devono essere più di 20 dipendenti.
Ovviamente, questa mansione non può essere svolta da chiunque. L’RSPP, infatti, deve avere dei precisi requisiti.
Tra l’altro, ogni azienda ha un solo responsabile. La legge, però, prevede che possa essere supportato e aiutato da un’altra figura denominata ASPP – Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione. In altre parole, l’RSPP ha a disposizione una serie di ASPP che sono di supporto nello svolgimento delle mansioni legate alla sicurezza negli ambienti di lavoro.
Prima di capire, nel dettaglio, i requisiti dell’RSPP e l’iter formativo, dobbiamo soffermarci sulle mansioni quotidiane di questa figura lavorativa.
Qui sotto un elenco con i compiti principiali di un RSPP in azienda:
- Individuazione e valutazione dei fattori di rischio
- Definizione delle misure per garantire la sicurezza sul lavoro sulla base della normativa vigente
- Individuazione delle misure protettive e preventive per evitare infortuni e malattie sul lavoro
- Monitoraggio dell’applicazione delle misure di sicurezza adottate
- Collaborazione alla redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR)
- Programmazione di percorsi informativi sulla sicurezza per gli altri lavoratori aziendali
RSPP i requisiti
Per ricoprire il ruolo di RSPP bisogna essere in possesso dei seguenti requisiti:
- Diploma di scuola secondaria superiore
- Attestato di frequenza del corso per diventare RSPP
Il corso è indispensabile per ricoprire questo ruolo ed è lo step fondamentale del percorso per diventare un Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione.
Il corso per RSPP
I corsi per RSPP sono obbligatori sia per i dipendenti aziendali che per i consulenti esterni che vogliono lavorare nel settore della sicurezza. Ciascun corso prevede 3 moduli di durata diversa:
Modulo A da 28 ore – il corso affronta temi come le norme in materia di salute e sicurezza; i ruoli, i diritti e i doveri dei lavoratori che si occupano di prevenzione aziendale; le funzioni degli enti pubblici che si occupano di salute e sicurezza sul lavoro; i rischi, le misure di sicurezza e la gestione delle emergenze secondo il decreto legislativo numero 81 del 2008; i concetti di pericolo, rischio, danno, prevenzione e protezione e gli elementi per la valutazione del rischio.
Modulo B da 48 ore – il corso è incentrato sulle seguenti tematiche: l’individuazione, la valutazione e l’analisi dei rischi sugli ambienti di lavoro; il riconoscimento e l’analisi dei rischi ergonomici e dei rischi da stress correlato; l’identificazione delle misure di protezione e prevenzione adeguate alla gestione dei rischi individuati; la programmazione delle misure di tipo tecnico, organizzativo e procedurale per la garanzia della sicurezza sul lavoro
Modulo C da 24 ore – il corso prevede i seguenti argomenti di studio: la gestione delle comunicazioni aziendali per la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori; la progettazione e l’organizzazione degli iter di formazione riguardanti l’azienda e la valutazione dei rischi e la pianificazione e il controllo delle misure di tipo tecnico, organizzativo e procedurale
Laurea in ingegneria e lavoro nel settore sicurezza
Se ti sei laureato in ingegneria e ti piacerebbe lavorare come RSPP, il tuo percorso formativo è leggermente diverso da quello descritto sopra. Secondo l’accordo Stato-Regioni siglato nel 2016, ci sono una serie di classi di laurea esonerate dalla frequenza dei Moduli A e B. Cosa significa? Questi laureati possono diventare RSPP seguendo unicamente il modulo C. Se dal momento del conseguimento della laurea sono trascorsi cinque anni, però, è bene informarsi con attenzione e verificare qual è l’iter corretto per diventare RSPP.
Ma quali sono le classi di laurea esonerate? L’esonero riguarda i laureati in architettura, ingegneria e professioni sanitarie. In particolare, tra gli ingegneri esonerati ci sono i laureati in:
- ingegneria civile (classe di laurea LM-23)
- ingegneria gestionale (classe di laurea LM-31)
- ingegneria civile e ambientale (classe di laurea L-7)
- ingegneria meccanica (classe di laurea LM-33)
- ingegneria elettronica (classe di laurea LM-29)
Queste sono solo alcune delle classi di laurea che godono dell’esonero. Se il lavoro in ambito sicurezza ti alletta e sei indeciso sul tuo percorso universitario, potresti scegliere la facoltà di ingegneria e poi seguire l’iter per diventare RSPP. Nel tuo caso lavoreresti come consulente. Esistono, infatti, gli RSPP esterni.
RSPP esterni
Se all’interno dell’azienda non c’è nessun dipendente con i requisiti richiesti per svolgere le mansioni di RSPP, il titolare può decidere di rivolgersi a un consulente esterno.
Ovviamente, il consulente firma un contratto con il datore di lavoro. É necessario, tra l’altro, che da esterno il professionista in questione sia munito di una copertura assicurativa di responsabilità civile. L’RSPP esterno, infine, deve dare la propria disponibilità alla presenza in azienda in caso di emergenze.
Corsi per RSPP in settori specifici
Se vuoi lavorare come RSPP in campo agricolo o sanitario, dovrai seguire dei moduli specifici. Oltre al Modulo A, al Modulo B e al Modulo C, avrai dei moduli B di specializzazione destinati ai seguenti codici ATECO:
- Modulo SP1 di 12 ore destinato ai lavoratori del settore Agricoltura, Silvicoltura e Pesca (codice ATECO 2007 A)
- Modulo SP2 di 16 ore destinato ai lavoratori del settore Estrazione di minerali da cave e miniere (codice ATECO 2007 B) e ai lavoratori del settore Costruzioni (codice ATECO 2007 F)
- Modulo SP3 di 12 ore destinato ai lavoratori del settore Sanità e assistenza sociale (codice ATECO 2007 Q 86.1 e 87)
- Modulo SP4 da 16 ore destinato ai lavoratori del settore Attività manifatturiere (codice ATECO 2007 C 19 e 20)
L’obbligo della formazione costante
Un Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione è tenuto ad aggiornarsi in maniera costante. Ogni cinque anni, infatti, l’RSPP deve seguire dei corsi di aggiornamento professionale per un totale di 40 ore.
In caso di mancato aggiornamento, tra l’altro, l’RSPP viene sospeso dalle sue mansioni. Ma come si calcolano i 5 anni? Il quinquennio decorre a partire dalla data di conseguimento del Modulo B del corso di formazione. Chiaramente, è consigliabile distribuire bene le 40 ore nel corso del tempo. In questo modo, l’aggiornamento professionale diventa davvero utile e, soprattutto, non risulta troppo pesante e impegnativo.
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