Come diventare professore: studi e possibilità
20 Gennaio ore 15.21
Scopriamo come diventare professore e raggiungere un obiettivo professionale tra i più ambiti, stimolanti e soddisfacenti del mondo lavorativo di oggi e di ieri. Per diventare professore bisogna intraprendere percorsi formativi a lungo termine, non si può pensare di toccare con mano la realizzazione di questo desiderio in modo rapido e immediato. Un pizzico di fatica, tanta motivazione e anche tanta fortuna possono fare la differenza. Non ci sentirai mai dire che non è anche merito di un po’ di fortuna, la retorica che vuole convincerci che con la determinazione si arriva ovunque non ci piace molto. È vero che con ferrea volontà ci si può spianare la strada, ma è anche vero che per alcuni la strada è già spianata. Chiuso questo preambolo sociologico, dedichiamoci ad approfondire quali sono i passi da compiere per lavorare come insegnanti nelle scuole superiori.
Diventare professore oggi
Chiariamo fin da subito – anche se probabilmente è già abbastanza chiaro e assodato – che i percorsi per diventare professori oggi sono diversi da quelli del passato. Prima non esisteva neanche la differenza tra laurea triennale e laurea magistrale, prima esisteva il vecchio ordinamento poi è arrivato il nuovo è tutto, molto più di quanto si pensi, è cambiato.
Sicuramente, il primo dato utile da ribadire è la necessità e l’obbligatorietà della laurea specialistica per insegnare alle superiori. Per l’insegnamento nella scuola primaria la laurea magistrale non è da considerarsi obbligatoria (anche se preferibile). Per sapere non solo se si può insegnare ma cosa di può insegnare al liceo o nelle scuole superiori si devono fare delle valutazioni attente e dei confronti tra la classe di laurea di cui si è in possesso e la classe di concorso.
La classe di concorso si può immaginare come un grande contenitore che al suo interno contiene e accoglie diversi corsi di laurea appartenenti a diverse classi di laurea (ma facenti parti di settori scientifico-disciplinari simili). Le classi di studi e di laurea sono codici stabiliti dal MIUR, indicati in precise tabelle. Ne esistono tre diverse, che servono per verificare la corrispondenza tra titoli di studio e Classi di insegnamento:
- Tabella A, per i docenti con Laurea del nuovo ordinamento
- Tabella A1 è destinata ai docenti con Laurea del Vecchio Ordinamento
- Tabella B per i docenti ITP (Insegnanti Tecnico Pratici)
Diventare professore alle superiori
Quindi, ricapitolando, i requisiti per diventare professori sono
- il titolo di studio di accesso all’insegnamento (Laurea, Diploma e così via)
- l’abilitazione all’insegnamento
La laurea, come detto precedentemente è di tipo magistrale, e sono considerate legalmente valide sia le lauree ottenute nelle università tradizionali che quelle conseguite presso le università telematiche. In alcuni rari casi è sufficiente anche il diploma, e ci sembra doveroso chiarire meglio quali sono questi casi e come si può procedere per svolgere l’attività di insegnante senza laurea. Ad esempio possono fare i professori nella scuola superiore coloro che sono in possesso di un Diploma di Istituto Magistrale o di Scuola magistrale, un diploma quadriennale considerato valido per:
- l’inserimento nelle graduatorie di istituto di II fascia sia per infanzia che primaria
- la partecipazione alle selezioni per TFA sostegno sia per infanzia che primaria
- la partecipazione al concorso ordinario sia per infanzia che primaria
Esisteva anche un diploma triennale, ma in caso di possesso di questa tipologia di diploma è possibile:
- inserirsi nella graduatoria di istituto di II fascia per infanzia
- partecipare alle selezioni per TFA sostegno solo per infanzia
- partecipare al concorso ordinario solo per infanzia
Diventare professore nella scuola secondaria
Nel paragrafo precedente abbiamo spiegato come sia possibile svolgere la professione di insegnante nelle superiori per coloro che possiedono una laurea corrispondente a una classe di concorso docenti. Oltre a questo requisito si è tanto, tantissimo parlato dei 24 cfu per l’insegnamento, che sono ancora validi, se sono stati conseguiti entro ottobre 2022. I requisiti per insegnare sono cambiati un’altra volta, e si è tanto parlato di 60 cfu per insegnare, precisamente le nuove disposizioni di legge richiedono:
- un percorso universitario e accademico abilitante di formazione iniziale con prova finale, corrispondente a non meno di 60 CFU/CFA, nel quale sono acquisite dagli aspiranti docenti competenze teorico-pratiche (al termine del percorso si consegue l’abilitazione)
- un concorso pubblico nazionale, indetto su base regionale o interregionale
- un periodo di prova in servizio di durata annuale con test finale e valutazione conclusiva
Per avere informazioni aggiornate che tengano in considerazione gli ultimissimi sviluppi è sempre buona norma verificare le notizie, al momento in cui leggi potrebbe già essere cambiato qualcosa rispetto al momento in cui scriviamo questo articolo. Ma torniamo alle lauree magistrali che offrono maggiori possibilità, quelle che rientrano con maggiore frequenza nella classi di concorso. Le lauree che permettono di insegnare un maggior numero di materie sono:
- Biologia, Biologia della Nutrizione Umana, Bio-Farmacia
- Economia e Commercio
- Giurisprudenza
- Lettere e Filosofia o in Lettere Moderne
- Lingue Straniere
- Matematica, Fisica o Chimica
- Scienze Politiche
Come diventare professore: le lauree
Ricordiamo a tutti che insegnare nella scuola secondaria non vuol dire soltanto fare l’insegnante al liceo, ma può voler dire anche insegnare alle scuole medie. Entrambi questi due gradi di istruzione, la scuola secondaria di primo grado (conosciuta come scuola media) e la scuola secondaria di secondo grado (conosciuta come scuola superiore) richiedono la partecipazione e il superamento di un concorso pubblico, che solitamente viene svolto ogni due anni nelle varie regioni, con i requisiti di cui abbiamo già ampiamente discusso nella parte precedente di questo articolo.
Ma prima del concorso docenti è possibile insegnare comunque? Chi è in attesa di partecipare al concorso ma è già in possesso dei requisiti solitamente invia una candidatura spontanea, che viene normalmente chiamata Messa a Disposizione. La messa a disposizione è uno strumento utilissimo per chi vuole iniziare a muovere i primi passi nel mondo dell’insegnamento. Grazie al margine di autonomia che permette di possedere, la domanda di Messa a Disposizione può essere redatta e compilata in autonomia, e inviata a tutte le scuole del territorio nazionale, ampliando enormemente la rosa delle possibilità di lavorare nelle scuole superiori anche senza aver vinto il concorso.
La Messa a disposizione va inviata comunque per una corrispondente classe di concorso, verrai chiamato se la scuola cerca un professore o una professoressa da impiegare in quella classe. Ecco quali sono:
- A-18 – Filosofia e Scienze umane
- A-19 – Filosofia e Storia
- A-74 – Discipline letterarie e latino con lingua di insegnamento slovena
- A-77 – Lingua e cultura ladina, storia ed educazione civica, geografia, nella scuola secondaria di I grado con lingua di insegnamento ladina
- A-78 – Italiano (seconda lingua), storia ed educazione civica, geografia, nella scuola secondaria di I grado con lingua di insegnamento tedesca
- A-79 – Discipline letterarie (italiano seconda lingua) negli istituti di istruzione secondaria di II grado in lingua tedesca
- A-80 – Discipline letterarie negli istituti di istruzione secondaria di II grado in lingua tedesca e con lingua di insegnamento tedesca delle località ladine
- A-81 – Discipline letterarie e latino nei licei in lingua tedesca e con lingua di insegnamento, tedesca delle località ladine
- A-84 – Tedesco (seconda lingua), storia ed educazione civica, geografia, nella scuola secondaria di I grado con lingua di insegnamento italiana della provincia di Bolzano
- A-85 – Tedesco storia ed educazione civica, geografia, nella scuola secondaria di I grado in lingua tedesca e con lingua di insegnamento tedesca
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