Come diventare magistrato: laurea, concorsi, competenze

13 Settembre ore 8.55

Come diventare magistrato: laurea, concorsi, competenze

Vorresti sapere come diventare magistrato? Questa è una domanda che molti studenti di giurisprudenza si pongono durante il loro percorso di studi.

La magistratura è uno dei pilastri fondamentali del sistema giuridico italiano, con il compito di assicurare l’indipendenza e l’imparzialità della giustizia. Diventare magistrato non è solo una professione, ma una vera e propria “vocazione”, che richiede dedizione, studio approfondito e una forte etica professionale.

Il percorso per arrivare a ricoprire questo ruolo può essere tortuoso e complesso, ma alla fine la soddisfazione di avercela fatta sarà grande. Vediamo nel dettaglio chi è il magistrato, quali sono le sue mansioni e quali sono gli studi da prendere in considerazione per avere questa qualifica.

Chi è e cosa fa il magistrato

Il magistrato è un funzionario pubblico che opera nel settore giudiziario, sia come giudice che come pubblico ministero. Ha il compito di applicare e far rispettare il diritto dello Stato attraverso un processo giudiziario.

Ci sono due principali tipi di attività che il magistrato può svolgere: attività giudicanti, in cui funge da giudice e risolve le controversie e attività requirenti, in cui opera come pubblico ministero e conduce indagini in vista delle decisioni giudiziarie. Il magistrato emette sentenze o provvedimenti giudiziari che possono includere condanne, assoluzioni, risarcimenti, disposizioni di custodia o altre decisioni giuridiche, a seconda del tipo di procedura giudiziaria. Organizzano e gestiscono le udienze giudiziarie, fissando date, assegnando compiti alle parti coinvolte e assicurandosi che il processo si svolga in modo ordinato.

Il magistrato non deve essere confuso con il giudice.

Infatti, quest’ultimo è una figura specifica all’interno del sistema giudiziario che presiede le udienze, ascolta le testimonianze, valuta le prove e prende decisioni giuridiche in un processo legale. Il giudice è responsabile di garantire che il processo si svolga in modo equo e in conformità con le leggi e le normative vigenti.

È una figura indipendente che non fa parte dell’apparato investigativo o accusatorio. Inoltre, puoi trovare diversi tipi di giudici: giudici civili, giudici penali, giudici di pace, giudici amministrativi e giudici specializzati in determinati settori.

Mentre, il magistrato è una figura che può svolgere diverse funzioni, come giudicare le cause, condurre indagini preliminari in casi penali o rappresentare l’accusa durante un processo penale. Può essere un giudice quando presiede un’udienza e prende decisioni in un processo. Allo stesso tempo, può essere un pubblico ministero quando conduce indagini in un procedimento penale o rappresenta l’accusa.

Il percorso per diventare magistrato: studi e concorsi

Se il tuo intento è quello di diventare magistrato, in primo luogo devi trovare l’ateneo giusto per te, perché il primo passo è una laurea in Giurisprudenza. Questo è solo un preliminare, in quanto la parte più complessa arriva dopo la fine degli studi.

Infatti, dopo aver terminato il ciclo dei cinque anni in legge, è necessario frequentare la Scuola di specializzazione per professioni legali, compiere un’attività forense di almeno 18 mesi presso l’Avvocatura dello Stato oppure conseguire il dottorato di ricerca in materie giuridiche.

La maggior parte dei futuri magistrati guadagna esperienza lavorando come avvocato o avvocato stagista. La gavetta, in ambienti come questi, è fondamentale.

La laurea

La laurea in giurisprudenza rappresenta uno degli step fondamentali per diventare magistrato. Se vuoi prepararti al meglio e avere i requisiti di accesso alla professione, Unicusano offre un corso di laurea magistrale in giurisprudenza che può fornirti le conoscenze indispensabili per esercitare come magistrato.

Frequentando il corso di laurea Unicusano, potrai apprendere i fondamenti del diritto attraverso un’innovativa metodologia didattica: la metodologia telematica. Con questo approccio, sarai tu a decidere quanto tempo dedicare allo studio ogni giorno: questo perché le lezioni sono fruibili completamente online, accedendo ad una piattaforma di e-learning sempre attiva.

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Il concorso

Una volta conclusa una delle attività sopra citate, è arrivato il momento del concorso pubblico. Questo, composto da quattro prove, sarà indispensabile per diventare un vero magistrato. Il concorso si articola in:

  • Prima prova scritta sul diritto civile;
  • Seconda prova scritta sul diritto penale;
  • Terza prova scritta sul diritto amministrativo;
  • Quarta prova orale su diritto comunicatio, commerciale, pubblico, costituzionale, penale, del lavoro, internazionale pubblico e privato, oltre che sull’informatica giuridica e su una lingua a scelta tra inglese, spagnolo, francese e tedesco.

Solo dopo aver superato con un esito positivo il concorso, potrai condurre un tirocinio della durata di almeno 18 mesi presso una delle sedi della Corte d’Appello. Il magistrato non è una figura unica, con solo un serie di compiti in un ambito preciso, ma ci sono diversi tipi di magistrato:

  • Magistrato Ordinario, ovvero colui che opera nel civile e nel penale;
  • Magistrato Amministrativo, colui che opera nella Pubblica Amministrazione;
  • Magistrato Tributario, che opera nel settore delle tasse e delle imposte;
  • Magistrato Contabile, che ha giurisdizione in materia di danno erariale;
  • Magistrato Militare, cioè quello che opera nel campo dei reati militari.

Le competenze

Un bravo magistrato deve possedere una vasta gamma di competenze per svolgere il suo ruolo in modo efficace ed equo. Deve avere una conoscenza approfondita del diritto, delle leggi, delle normative e della giurisprudenza applicabili al suo campo di competenza.

Questa sarà fondamentale per prendere decisioni basate sulla legge. Il professionista deve essere in grado di analizzare in modo critico le prove, gli argomenti legali e i fatti presentati durante un processo. Deve essere in grado di valutare la rilevanza e l’affidabilità delle prove e applicare il diritto alle circostanze del caso.

Ricorda che l’etica professionale è essenziale per un magistrato. Deve essere imparziale e evitare qualsiasi conflitto di interessi che potrebbe influenzare le sue decisioni. Deve prendere decisioni basate esclusivamente sulla legge e sui fatti presentati, senza pregiudizi o favoritismi. Anche se deve essere imparziale, il magistrato deve essere in grado di comprendere le prospettive e le situazioni delle persone coinvolte in una causa. L’empatia può aiutare a prendere decisioni più informate e a trattare le persone con dignità e rispetto. Importante è poi saper gestire lo stress derivato da tutte le situazioni che, in quanto magistrato, dovrai trattare e sbrogliare.

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Credits Immagine: DepositPhotos / JanPietruszka