Come diventare lean manager

19 Luglio ore 13.15

Come diventare lean manager

Una nuova professione che si sta affermando nelle aziende italiane. Si tratta del lean manager. Ma chi è e cosa fa? In questo articolo cercheremo di rispondere a queste domande.

Cosa fa un lean manager?

Un lean manager è colui che implementa le strategie di “produzione snella” e guida il processo di miglioramento continuo in un’azienda o in un’organizzazione.

Il concetto di base di questo approccio è il coinvolgimento attivo del personale nella riduzione degli sprechi, nell’ottimizzazione dei flussi di valore e nel miglioramento delle prestazioni produttive e della soddisfazione dei clienti.

In pratica, il lean manager è la persona incaricata di implementare un approccio organizzativo snello, eliminando tutti gli sprechi nelle diverse aree dell’attività e trasformando l’azienda in una sorta di ecosistema pienamente funzionante.

Cosa significa lean production?

Infatti, il lean manager può essere definito come un esperto a cui le aziende si rivolgono quando vogliono ridurre gli sprechi. Questa nuova e poco conosciuta figura è infatti spesso chiamata a contenere i costi in un’ottica di miglioramento continuo. In altre parole, si ispira ai principi del metodo Kaizen. Il metodo Kaizen è una nota tecnica giapponese utilizzata dalle aziende per migliorare la produzione in modo continuo e snello.

I lean manager devono considerare la soluzione dei problemi organizzativi che minano la produzione per migliorare la produzione da un punto di vista economico. L’obiettivo finale è quello di ottenere un miglioramento costante che sia ben collaudato nel lungo periodo.

Indipendentemente dalla sua formazione e dalle sue qualifiche, un lean manager deve essere in grado di trovare soluzioni ai problemi. Inoltre, deve saper gestire un team. Il suo approccio deve includere il contributo di tutti i dipendenti coinvolti nel processo produttivo dell’azienda. Senza il contributo dell’intero team di lavoro, la razionalizzazione delle risorse e l’aumento della produzione possono infatti essere un obiettivo irraggiungibile.

Il lean manager analizza l’intera catena di creazione di un asset aziendale e determina quali fasi portano a un reale guadagno e quali invece non cambiano o addirittura lo riducono.

Conduce analisi dei processi, dei tempi e dei metodi e, sulla base dei risultati, raccomanda modifiche alla situazione attuale con azioni specifiche per eliminare o ridurre al minimo le attività inefficienti.

I suoi compiti quotidiani comprendono quindi l’ottimizzazione dei sistemi di approvvigionamento delle materie prime e della logistica, le innovazioni tecnologiche nelle attrezzature di produzione e la riorganizzazione dei flussi di lavoro e dei sistemi informativi.

Ad esempio, si concentra sulla riduzione dei difetti di produzione e sul miglioramento della qualità della produzione stessa. Un altro aspetto molto importante del lavoro del lean manager è la gestione e il coinvolgimento delle persone.

Infatti, un’organizzazione snella veramente funzionante non può esistere senza le persone che vi lavorano. Pertanto, gran parte del lavoro di un lean manager consiste nell’addestrare e allenare il personale nella routine di lavoro, nel comunicare i diversi approcci lavorativi e nell’identificare i problemi e le aree di miglioramento direttamente sul posto.

È quindi fondamentale che i lean manager diano l’esempio e incoraggino un cambiamento di mentalità, invitando tutti, dai dirigenti agli operatori, a partecipare attivamente alla creazione di valore, alla cooperazione e al miglioramento continuo per il successo dell’azienda.

Lean manager: responsabilità

I compiti principali del lean manager sono:

  • analizzare i processi produttivi e raggiungere l’eccellenza operativa;
  • migliorare le prestazioni dell’azienda in termini di produttività, controllo, costi di produzione e soddisfazione dei clienti;
  • pianificare, coordinare e supervisionare il processo di implementazione della produzione snella;
  • costruire il lavoro di squadra e mantenere i contatti con le funzioni aziendali su base giornaliera;
  • sostenere la formazione del personale per creare una cultura aziendale orientata al lean thinking;
  • preparare relazioni sui progetti di produzione snella;
  • suggerire, facilitare e accelerare il cambiamento e sviluppare soluzioni lean.

I principi della Lean production

Questa figura strategica deve essere in grado di applicare i principi della produzione snella. Si tratta di una metodologia nata negli anni Novanta negli stabilimenti della Toyota in Giappone.

Il termine “produzione snella” è stato coniato da John Krafcik nel 1988 nella sua tesi The triumph of lean production systems, basata sulla sua tesi di laurea presso la MIT Sloan School of Management. Il termine è stato poi ripreso da tre accademici, James P. Womack, Daniel T. Jones e Daniel Roos, nel loro libro La macchina che ha cambiato il mondo. Questi tre studiosi hanno dapprima analizzato in dettaglio le prestazioni dei sistemi di produzione delle principali case automobilistiche del mondo e le hanno confrontate con quelle della giapponese Toyota, per dimostrare perché quest’ultima fosse chiaramente superiore a tutti i suoi concorrenti.

Ci sono cinque principi guida che riassumono il modello teorico della produzione snella:

  • definire il valore dal punto di vista del cliente;
  • definire la sequenza di azioni che portano alla realizzazione di un prodotto o di un servizio;
  • tutte le attività devono essere realizzate per processi e non per funzioni, senza soste o interruzioni;
  • organizzare le attività secondo una logica “pull” piuttosto che “push”.
  • puntare all’eccellenza attraverso il miglioramento continuo.

In altre parole, il lean manager deve conoscere e adottare questi principi che, una volta applicati, rendono la produzione più efficiente, razionalizzando l’intero processo. Razionalizzazione significa eliminazione dello spreco di risorse, che è uno degli obiettivi principali del lean manager.

Questa figura lavora su tutto il processo produttivo, dalla fase di progettazione a quella finale, per eliminare tutti gli sprechi. Il tutto a vantaggio della produttività.

Benefici

Il vantaggio competitivo di un’azienda risiede in una produzione efficiente e snella. I lean manager svolgono quindi un ruolo importante per la competitività aziendale e sono sempre più richiesti.

Poter contare su esperti che producono meglio con meno risorse significa ottimizzare i profitti riducendo i costi. In altre parole, si ottengono margini di profitto più elevati e costi di produzione più bassi. L’azienda può quindi generare un enorme valore competitivo.

Inoltre, i benefici della figura del lean manager si fanno sentire non solo nella produzione, ma in tutte le aree aziendali. È, infatti, un errore pensare a un lean manager come a qualcuno che risparmia solo sui costi. Il suo ruolo non può essere ridotto solo a questo aspetto.

Questa figura, secondo il principio del metodo Kaizen, che prevede il compimento di piccole implementazioni quotidiane, è in grado di riqualificare totalmente non solo i processi produttivi, ma anche quelli ad essi correlati. Pensiamo, ad esempio, al settore della logistica: una produzione migliorata apporterà anche a questo settore un avanzamento significativo.

In linea di massima, si avverte anche un miglioramento dello spirito di squadra.

Lean manager: formazione

Chi ha un forte background economico può intraprendere questa professione, ma anche chi ha una formazione ingegneristica o informatica e possiede competenze specifiche, che possono essere molto utili in questa professione.

La crescente domanda di figure specializzate ha portato numerose aziende e organizzazioni a offrire corsi di formazione e specializzazione per i futuri manager di punta.

Le competenze necessarie per avere successo in questa professione includono soprattutto la capacità di utilizzare strumenti e altri mezzi per gestire il flusso di informazioni. Anche la capacità di usare i software di gestione è fondamentale.

Inoltre, un lean manager deve essere in grado di valutare l’impatto delle misure proposte sulla produzione. Solo valutando correttamente questi parametri l’esperto può identificare le misure che devono essere realmente adottate.

Tuttavia, il lean manager non è una persona puramente tecnica. Deve quindi essere in costante contatto con i dipendenti sul posto di lavoro. A tal fine, è importante che abbia buone capacità di comunicazione, nonché una leadership adeguata.

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