Come diventare insegnante di sostegno: studi e possibilità

05 Settembre ore 22.01

Come diventare insegnante di sostegno: studi e possibilità

Se sei un giovane alla ricerca di una carriera che sia al tempo stesso gratificante, interessante e ricca di opportunità, dovresti seriamente considerare l’affascinante mondo dell’insegnamento di sostegno.

Sapere come diventare insegnante di sostegno è sicuramente una priorità per tutti coloro che vorrebbero andare oltre il semplice impartire lezioni. Questa carriera, infatti, rappresenta un’opportunità unica per fare la differenza nella vita degli altri e plasmare il futuro dell’istruzione inclusiva.

Diventare insegnante di sostegno implica grandi responsabilità, ma comporta anche grandi soddisfazioni. Questo professionista è l’artefice del cambiamento positivo nella vita degli studenti con bisogni speciali. Ogni giorno, ha l’opportunità di vedere i suoi sforzi trasformare le sfide in successi, migliorando così la qualità della vita dei suoi studenti. Sei attratto da questo lavoro? Scopri quali sono le mansioni principali dell’insegnante di sostegno, qual è il percorso di studi da intraprendere e quali sono gli sbocchi professionali.

Chi e cosa fa l’insegnante di sostegno

La richiesta di insegnanti di sostegno è in costante crescita. La società riconosce sempre di più l’importanza dell’inclusione e della diversità nell’istruzione, creando così numerose opportunità lavorative e una maggiore sicurezza professionale. Per questo motivo, investire in questo lavoro è un’ottima scommessa.

Niente supera la soddisfazione di vedere gli studenti superare ostacoli, acquisire fiducia in se stessi e avere successo nel loro percorso educativo grazie al tuo supporto. Ricoprire questo ruolo vuol dire essere molto attento alle esigenze e ai bisogni dei propri alunni. Già di per sé, un insegnante normale deve prestare la giusta attenzione agli studenti che segue, ma nel caso dell’insegnante di sostegno, questa attenzione si triplica. Avrai a che fare con soggetti più delicati, con problematiche, difficoltà di apprendimento e ognuno di questi avrà bisogno del suo metodo di studio e di approccio.

L’arte dell’insegnante di sostegno consiste nel modificare e adattare il curriculum standard per soddisfare le necessità degli studenti con disabilità o bisogni speciali. Questo richiede una profonda comprensione delle diverse metodologie didattiche e l’abilità di creare risorse didattiche personalizzate. Questi professionisti collaborano attivamente con altri docenti, specialisti e genitori per garantire un approccio completo e integrato all’educazione degli studenti.

La comunicazione aperta e la condivisione di informazioni sono fondamentali per il loro successo. Il percorso scolastico del bambino con difficoltà diventerà più stimolante. Nessuno deve sentirsi escluso all’interno di una classe e il compito dell’insegnante di sostegno è anche questo, riuscire a creare un ambiente armonioso, fare da ponte tra il ragazzo che segue e il resto del gruppo, nonché tra il ragazzo e l’istruzione.

Qual è il percorso da intraprendere per diventare insegnante di sostegno

Se hai una passione per l’educazione inclusiva e desideri intraprendere un percorso professionale che ti permetta di influenzare positivamente la vita degli studenti con bisogni speciali, diventare un insegnante di sostegno è un’opzione straordinaria. Per arrivare a ricoprire questo ruolo, dovrai seguire un percorso di studi e di prove. Inizia dall’università, scegliendo il corso che fa per te.

La maggior parte degli insegnanti di sostegno inizia con una laurea in Scienze dell’Educazione, Psicologia dell’Educazione o un campo affine. Questo ti fornirà le conoscenze fondamentali sull’apprendimento e lo sviluppo. La laurea, però, non è sufficiente per abilitarti alla professione. Per questo, infatti, c’è bisogno del percorso di specializzazione, il TFA (Tirocinio Formativo Attivo). Per poter accedere al percorso del TFA, è necessario possedere dei requisiti fondamentali, da sviluppare durante gli anni universitari. Innanzitutto, dovrai scegliere se voler svolgere la tua professione presso una scuola primaria oppure presso una scuola secondaria. Nel primo caso, i requisiti di base sono:

  • Titolo di abilitazione all’insegnamento raggiunto con il corso di Laurea in Scienze della Formazione;
  • Diploma magistrale con valore abilitante e diploma sperimentale con indirizzo linguistico, oppure titolo di abilitazione all’estero, raggiunti entro l’anno scolastico 2001/2002;
  • Due annualità di servizio, anche non continuative e in qualsiasi classe di concorso, conseguite negli ultimi otto anni scolastici nella scuola d’infanzia o primaria.

Nel secondo caso, invece, dovrai possedere:

  • Abilitazione all’insegnamento;
  • Laurea magistrale in qualsiasi classe di concorso + 24 Cfu aggiuntivi da conseguire nelle materie psico/socio/antropologiche e metodologiche.

Se hai tutte le carte in regola per poter accedere al TFA, sappi che ti aspetterà un anno di lezioni, un corso di specializzazione didattica per l’inclusione scolastica. La durata di questo corso è pari a un anno. Una volta superato il TFA, potrai metterti in graduatoria per essere convocato da una delle scuole del territorio. Per accedere a incarichi di ruolo bisogna poi superare le prove concorsuali, che vengono bandite periodicamente dal Ministero dell’Istruzione. Tuttavia, puoi sempre inviare delle MAD, ovvero messa a disposizione, per mettere appunto a disposizione il tuo lavoro nel caso in cui in alcune scuole ci fosse la necessità di insegnanti per le supplenze.

La laurea per diventare insegnante di sostegno

Se stai pensando di diventare insegnante di sostegno, la laurea in Scienze dell’Educazione è sicuramente un importante punto di riferimento per muovere i primi passi in questo settore. Questa laurea prepara gli studenti a lavorare in diversi ruoli nell’ambito dell’istruzione e può essere la scelta ideale per chi vuole desiderano diventare insegnanti di sostegno o lavorare in altri settori legati all’educazione.

Se vuoi frequentare questo corso di laurea e approfittare di una modalità formativa unica, puoi scegliere un’Università telematica come Unicusano. Il grande vantaggio di Unicusano risiede nella metodologia telematica, un innovativo approccio alla didattica che ti permette di seguire le lezioni comodamente online, accedendo ad una piattaforma di e-learning attiva 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

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Skills

L’insegnante di sostegno svolge un ruolo importantissimo e diventa un punto di riferimento per tutti quegli alunni in difficoltà. È proprio per questo motivo che deve possedere, a parte alle competenze tecniche che acquisisce durante i suoi studi, anche molto soft skills, tra cui:

  • capacità comunicative;
  • problem solving;
  • capacità organizzative;
  • empatia;
  • apertura verso il cambiamento;
  • capacità di ascolto.

Gli sbocchi professionali dell’insegnante di sostegno

Per quanto riguarda gli sbocchi professionali, in quanto insegnante di sostegno troverai lavoro presso una scuola italiana. Questa figura tende a scarseggiare, rispetto a quella del classico insegnante. Oltre che in scuole private o pubbliche, potrai valutare il fatto di lavorare anche in istituti speciali per ragazzi con gravi disabilità oppure in centri doposcuola, andando ad affiancare insegnanti tradizionali, per creare una sinergia che possa mettere tutti a proprio agio e invogliarli ad imparare e apprendere.

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Credits Immagine: DepositPhotos / jukai5