Come diventare fotografo professionista: studi e possibilità

10 Maggio ore 16.49

Come diventare fotografo professionista: studi e possibilità

In questo articolo su come diventare fotografo professionista sintetizzeremo molte utili informazioni per tratteggiare i passaggi essenziali verso questo fantastico obiettivo. Diventare fotografo, lavorare in questo mondo creativo e artistico, ma anche concreto e altamente stimolante, è una grossa ambizione per tantissimi. Vediamo come fare, quali percorsi formativi scegliere e quali sono gli sbocchi per lavorare come fotografo.

Chi è il fotografo professionista

Dobbiamo innanzitutto premettere che non ci sono “percorsi” obbligati per lavorare come fotografo professionista. Ci sono molte strade che portano a uno stesso risultato. Questa varietà di occasioni può creare confusione, per questo motivo è fondamentale fin da subito indagare le differenze e comprendere quale percorso può essere quello giusto per le proprie inclinazioni.

La preparazione, in qualsiasi caso, è la base e il fondamento di una carriera solida e soddisfacente. Sebbene ci siano persone dotate di grande talento che possono diventare fotografi in tempi molto rapidi, studiare, fare esperienza e formarsi con una sano confronto nel mondo del lavoro è sempre vitale. Il fotografo professionista non è una persona appassionata di fotografia, con buone attrezzature e discrete competenze, ma è una persona che ha maturato – oltre alla tecnica del mezzo fotografico – la capacità di lavorare con la fotografia. Cosa vuol dire? Vuol dire che sa fare delle ottime fotografie, ma sa anche relazionarsi al contesto in modo maturo, professionale ed efficiente. Sa quali sono le modalità migliori per interfacciassi in una data situazione e con un determinato cliente, entrambi aspetti che esulano dal saper fare belle fotografie.

Spesso la costruzione di uno scatto perfetto non dipende soltanto dall’istante in cui viene premuto un tasto, ma dipende da una costruzione e da una riflessione a monte. Le condizioni ideali sono fortuite, ma possono anche dipendere dall’abilità nel riconoscere o creare la luce giusta, l’attrezzatura adeguata, i punti di vista azzeccati. Una scuola di fotografia adeguata sa trasmettere questo bagaglio di competenze non solo dal punto di vista teorico, ma anche da quello pratico.

La distinzione tra un fotografo occasionale e un fotografo professionista sta proprio nella capacità di gestire con padronanza aspetti che non sono neanche minimamente percepiti da chi si avvicina al mezzo fotografico da principiante.

Come diventare fotografo professionista

Basta camminare e guardarsi intorno in una qualsiasi città o cittadina italiana per veder comparire sui muri lungo le vie moltissimi manifesti e locandina che richiamano a corsi di fotografia. Sono sicuramente iniziative interessanti, e spesso dietro a questi primi approcci lavorano professionisti che hanno realizzato percorsi artistici che meritano un approfondimento, anche se altrettanto spesso restano ai margini e senza un’adeguata visibilità. Ma non sono corsi professionali, o meglio ancora professionalizzanti.

Un corso non professionale non ha una struttura adeguata o un piano di studio in grado di coprire tutti gli ambiti disciplinari o gli argomenti funzionali a una comprensione globale dell’arte e della tecnica fotografica. Al massimo può fornire una buona infarinatura, ma non sarà sufficiente. Se vuoi davvero capire come diventare un fotografo professionista non ti fermare alla prima “pubblicità” di un corso che millanta chissà quale trasferimento di competenze, non lasciarti abbindolare e approfondisci la ricerca. La strada da percorrere è quella di un corso altamente professionale. Ci sono Istituti riconosciuti a livello nazionale, soprattutto nelle grandi città italiane, ci sono Scuole di altissimo livello che promuovono diverse modalità di corso, con tempistiche differenti in grado di venire incontro a esigenze di ogni tipo.

Un elemento essenziale per comprendere se un corso di fotografia professionale è davvero professionale è la presenza o meno all’interno del programma proposto di un modulo (meglio se più di uno) sul mondo del lavoro e sulle competenze per interfacciassi con i vari settori in cui il lavoro da fotografo è fortemente richiesto.

Corsi di fotografia professionali

Vediamo insieme quali caratteristiche dovrebbe possedere un corso professionale di fotografia. In primis, abbiamo già detto nel paragrafo precedente, il corso deve guardare con attenzione e slancio al mondo del lavoro. Ma anche questo aspetto, lasciato così nella vaghezza, può non essere sufficiente. Lo sguardo verso il mondo del lavoro dev’essere in grado di rispondere alle nuove tendenze, deve catturare le innovazioni e riuscire a parlarne il linguaggio, muovendosi al passo con i tempi e con gli aggiornamenti più recenti.


Assicurati sempre che i corsi di fotografia professionali che stai valutando abbiano attrezzature o dotazioni nuove. Certamente è importante conoscere le origini e saper maneggiare con maestria anche gli strumenti più analogici o tradizionali (se vogliamo usare questa parola), ma è innegabile che anche il mondo della fotografia avanza rapido e inesorabile, bisogna saper seguire questo avanzamento. Fotografia digitale, post-produzioni, tutto quello che fa parte del nuovo mondo dell’arte fotografica dev’essere accolto e promosso all’interno di una scuola di fotografia. Altrimenti stiamo parlando di hobby.


L’approccio deve essere sempre di tipo pratico, non si può insegnare – e tanto meno apprendere – la fotografia professionale sui libri e riempiendosi la testa di teoria. Le conoscenze teoriche sono importanti, ma non possono sostituire l’incontro/scontro con la realtà dei fatti e con la concretezza richiesta dalla professione di fotografo. Concretezza fatta di strumenti e tecniche pratiche, funzionali all’applicazione nei settori più disparati del mondo della fotografia: dal ritratto allo still life, dalla moda al nudo, dal reportage al paesaggio, passando per tecniche di ripresa contemporanee, l’editing fotografico, il videomaking e la progettualità.


Siamo convinti che la pratica migliore sia quella al fianco dei professionisti già affermati. Per questo ti invitiamo a chiedere informazioni rispetto a masterclass, tirocini, stage, e possibilità di esperienze da fare direttamente sul campo.
Le scuole di fotografia che promuovono mostre, esposizioni, festival e pubblicazioni permettono agli studenti di mettere in luce i propri talenti, che possono iniziare a realizzare un portfolio da cui partire per farsi conoscere come professionisti.

Lavorare come fotografi: sbocchi professionali

Il mondo della fotografia è sempre in fermento. Non è un mondo statico né semplice, e per conoscerlo in maniera approfondita ci vuole del tempo. Non avere fretta. Se ti approcci a corsi che vogliono farti credere che in tre mesi otterrai chissà quali skills ti invitiamo a valutare l’idea di girare i tacchi e andartene. Per formarsi adeguatamente ti consigliamo di scegliere corsi di formazione per fotografi professionisti che abbiano una durata oltre i tre mesi, anzi, se fosse possibile anche oltre i sei.

Ma quali sono i settori e le possibilità lavorative future per chi, appunto, sceglie di formarsi adeguatamente? In questo senso le occasioni di lavoro sono molte e articolate in maniera diversa. A partire dall’Assistente in Studio Fotografico che si occupa degli aspetti legati alla gestione dell’attrezzatura fotografica, passando per l’Assistente Digitale – molto richiesto in ambito televisivo e sportivo – che si occupa dell’acquisizione e della post-produzione delle immagini. A questi si aggiungono due figure che lavorano a stretto contatto con le immagini, talvolta apportando modifiche: il Photo Editor e il Post producer. Il primo – inserito in ambito redazionale – seleziona le immagini che accompagnano gli articoli, mentre il Post producer è la figura professionale addetta alla lavorazione di foto e immagini.

Sul versante della produzione video molto richiesta è la figura del Videomaker, colui che produce ed elabora contenuti video come videoclip e cortometraggi: è spesso il fotografo in persona a curare questa parte. Ci sono poi tutte quelle figure professionali che operano a stretto contatto con la fotografia senza però necessariamente partecipare al processo creativo. E’ il caso del Gallerista, vale a dire il responsabile – proprietario di uno spazio espositivo – che cura la vendita di opere fotografiche. Così come il Photo Art Advisor, una nuova emergente figura che si occupa della compravendita di opere fotografiche per conto di enti, aziende e privati.

Crediti foto in evidenza: Depositphotos.com – AllaSerebrina