Come diventare assistente sociale: studi e possibilità

05 Maggio ore 11.59

Come diventare assistente sociale: studi e possibilità

Sogni da sempre di lavorare con persone in difficoltà e ti chiedi come diventare assistente sociale? L’iter per lavorare come assistente sociale prevede la laurea, il superamento dell’esame di Stato e l’iscrizione all’albo professionale.  

Una volta completati questi tre passaggi, potrai iniziare la carriera e decidere se lavorare come dipendente oppure come libero professionista. Le opportunità di lavoro sono numerose, dagli enti locali alle aziende ospedaliere.  

Scopri come diventare assistente sociale continuando la lettura della nostra guida.  

Assistente sociale: cosa fa?

Prima di capire come diventare assistente sociale, è bene approfondire le mansioni di questo professionista. In questo modo avrai le idee più chiare e potrai fare una scelta più mirata per il tuo futuro professionale.

La prima cosa che fa un assistente sociale è valutare la situazione e i bisogni delle persone che gli vengono affidate, tramite colloqui, visite domiciliari, momenti di osservazione ecc. Dopodiché, stabilisce il tipo di intervento da attuare e fissa gli obiettivi da raggiungere. All’assistente poi tocca anche la fase di monitoraggio degli interventi, così da verificarne l’andamento nel tempo.  

Ma di chi si occupa un assistente sociale? Di solito, lavora con famiglie a rischio, minori in difficoltà, disabili, tossicodipendenti, ex detenuti, immigrati e così via.  

Qui di seguito, trovi un piccolo elenco con alcune delle mansioni principali di un assistente sociale:  

  • Supporto alle persone in difficoltà (minori, famiglie, anziani, invalidi ecc.) 
  • Assistenza per la definizione delle pratiche di adozione e di affido dei minori 
  • Reinserimento sociale e lavorativo di ex detenuti  
  • Gestione di progetti destinati ai minori a rischio 
  • Sostegno per l’inserimento sociale degli immigrati  
  • Assistenza per la gestione delle pratiche relative alla legge 104 per il riconoscimento dell’invalidità  
  • Collaborazione con i tribunali dei minori e con i dipartimenti di salute mentale  

Facoltà per diventare assistente sociale

Come abbiamo accennato, la laurea è il primo passo per diventare assistente sociale. Se ti stai ponendo la domanda “come diventare assistente sociale senza laurea?” la risposta è negativa. Il titolo di studio universitario è indispensabile.  

É possibile, però, diventare assistente sociale anche con la semplice triennale. La legge prevede una distinzione tra assistente sociale con la triennale e assistente sociale con la magistrale. Cosa significa? Puoi diventare assistente sociale AS con la laurea triennale della classe L-39 in Servizio Sociale. Diventi, invece, assistente sociale specialista ASS con la laurea magistrale della classe LM-87 in Servizio sociale e politiche sociali.  

Ma cosa si studia per diventare assistente sociale? Il corso di laurea L-39 in Servizio Sociale, per esempio, prevede un piano di studi con materie come diritto pubblico, sociologia generale, principi e metodi del servizio sociale, psicologia generale, legislazione sociale, metodi e tecniche del servizio sociale di comunità, analisi dei dati per la ricerca sociale, organizzazione e modelli dei servizi sociali, elementi di filosofia sociale, pedagogia generale e sociale, psicologia dello sviluppo e della genitorialità e così via.  

Chiaramente, dopo aver completato l’iter universitario e conseguito la laurea triennale o magistrale, dovrai sostenere l’esame di Stato.

Esame di stato per assistente sociale AS

Di solito, l’esame di Stato per AS consiste in due prove scritte, una prova orale e una prova pratica. Dovrai studiare materie come principi, fondamenti, metodi e tecniche del servizio sociale, principi di politica sociale, principi e metodi di organizzazione e offerta di servizi sociali, legislazione e deontologia professionale.  

Durante la prova orale, discuterai l’elaborato delle prove scritte e commenterai le attività svolte durante il tuo tirocinio professionale. La prova pratica, invece, prevede che la commissione d’esame ti esponga un caso. Dopo aver ascoltato il caso in questione, dovrai proporre delle soluzioni di intervento.  

Se superi l’esame di Stato, puoi iscriverti nell’albo regionale degli assistenti sociali alla lettera B.

Esame di Stato per assistente sociale ASS

Generalmente, l’esame di Stato per assistente sociale ASS prevede:  

  • Una prima prova scritta – questa prova verte sui seguenti temi: teoria e metodi di pianificazione, organizzazione e gestione dei servizi sociali; metodologie di ricerca nei servizi e nelle politiche sociali e metodologie di analisi valutativa e di supervisione di servizi e di politiche dell’assistente sociale 
  • Seconda prova scritta di carattere applicativo – questa prova è incentrata sui seguenti argomenti: analisi valutativa inerente a un caso di programmazione e di gestione dei servizi sociali; discussione e formulazione di piani o di programmi finalizzati al raggiungimento di obiettivi strategici 
  • Una prova orale – durante il colloquio orale la commissione esaminatrice richiede una discussione sugli elaborati delle prime due prove scritte, un approfondimento sull’attività svolta durante il tirocinio professionale e un approfondimento sulla legislazione e sulle norme di deontologia professionale  

Una volta superato l’esame di Stato per ASS, potrai iscriverti all’albo professionale alla sezione A.  

Diventare assistente sociale a 40 anni: è possibile?

Sì, non esistono limiti di età per diventare assistente sociale. I requisiti per la partecipazione all’esame di Stato, infatti, prevedono il possesso della laurea e l’obbligatorietà del tirocinio. Non puoi cioè accedere all’esame senza questi due requisiti fondamentali. Questo significa che l’età non conta. Volendo, si può diventare assistente sociale anche a 50 anni. Tutto sta nella propria motivazione personale e nella propria capacità di iniziare l’iter previsto (laurea + esame di stato).

La professione di assistente sociale e la formazione continua

In realtà, questa professione prevede una formazione continua. Se decidi di fare l’assistente sociale devi sapere in anticipo che non smetterai mai, completamente, di studiare. Lavorare, infatti, non significa trascurare l’aggiornamento professionale. Un buon assistente sociale segue corsi e master che lo aiutano ad avere sempre nuovi strumenti per operare al meglio.  

É vero la professione è impegnativa. Ma oggi è possibile aggiornarsi anche da remoto grazie alle università online. Non avendo cioè l’obbligo di recarsi in ateneo per seguire le lezioni, corsi e master diventano molto più gestibili e conciliabili con l’attività lavorativa.

Le università telematiche offrono tanti master di I e di II livello nel campo dell’assistenza sociale. L’Università Niccolò Cusano, per esempio, propone un master di I livello in Mediazione Familiare e un master di II livello in Management dei Servizi Sociali.   

Come diventare assistente sociale: gli sbocchi lavorativi

Una volta completato tutto l’iter, dovrai decidere se lavorare come dipendente in ente pubblico o in un ente privato oppure se operare come libero professionista. Se scegli la strada dell’ente pubblico, per esempio, dovrai partecipare ai concorsi. Spesso comuni e province lanciano bandi per l’assunzione di assistenti sociali nei propri uffici.  Per ottenere il lavoro è necessario cioè vincere il concorso.

Ma dove lavora l’assistente sociale? Qui sotto, un elenco degli sbocchi professionali possibili: 

  • Consultori 
  • Dipartimenti per la salute mentale (DSM) 
  • Aziende sanitarie locali e ospedali 
  • Uffici dei servizi sociali per i minori  
  • Comunità di accoglienza 
  • Amministrazione penitenziaria 
  • Unità multidisciplinari per l’età evolutiva (UMEE) 
  • Unità multidisciplinari per l’handicap dell’età adulta (UMEA) 
  • Unità valutative distrettuali e geriatriche (UVD e UVG) 
  • Enti locali (comuni, province, prefetture) 
  • Strutture residenziali per anziani, disabili, minori e adulti 
  • Organizzazioni del terzo settore (cooperative, associazioni di volontariato, imprese sociali, fondazioni ecc.) 
  • Centri per l’impiego  

Quanto guadagna un assistente sociale?

Sullo stipendio di un assistente sociale incidono diversi fattori: l’ente per cui lavora, gli anni di servizio, la professionalità ecc. Lo stipendio medio base si aggira sui 1.300 euro netti mensili. Nel settore pubblico, per esempio, lo stipendio cresce in base agli scatti di anzianità. Un assistente sociale che lavora per il comune, per esempio, riesce a ottenere anche una buona gratificazione economica.  

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