Brainstorming: cos’è e come farlo
22 Gennaio ore 18.35
Hai digitato online la ricerca brainstorming metodologia? Se vuoi saperne di più sul brainstorming e verificare se puoi utilizzarlo all’università, sei nel posto giusto.
La parola brainstorming significa letteralmente tempesta di cervelli. Si tratta di una tecnica che stimola molto la creatività. Ma in cosa consiste nello specifico? Un gruppo di persone si riuniscono per risolvere il problema X ed espongono a ruota libera le proprie idee.
Uno dei fondamenti del brainstorming è l’assenza di giudizio. Si tirano fuori le idee senza stare lì a soppesarle/giudicarle. I partecipanti al gruppo, infatti, lo faranno in un secondo momento.
Ti piacerebbe approfondire? Allora continua la lettura.
Brainstorming metodologia: in cosa consiste?
L’ideatore del brainstorming è il pubblicitario Alex F. Osborn. Erano gli anni trenta e Osborn provò a utilizzare questa tecnica per le attività della sua agenzia. Verifico così che si trattava di un ottimo metodo per incentivare la creatività e realizzare, per esempio, campagne pubblicitarie più efficaci. Il modo migliore per sfruttare il brainstorming è attenersi alle due fasi di Osborn.
Brainstorming fasi
Divergente – il gruppo è formato di solito da un certo numero di persone e da un moderatore. Quest’ultimo espone il problema da affrontare e stabilisce un tempo limite. Dopodiché tutti i partecipanti esprimono le loro idee a ruota libera. Le idee vanno espresse in associazione una dietro l’altra. Vale il principio: non trattenerti, ma dici ad alta voce la prima cosa che ti viene in mente.
Convergente: il gruppo valuta le varie idee e seleziona quelle migliori. Queste ultime, poi, vengono sottoposte a un ulteriore processo di valutazione. I membri del gruppo cioè discutono, propongono e affinano le idee fino a tradurle in soluzioni praticabili nella realtà.
Brainstorming esempi
Nel corso del tempo il brainstorming si è evoluto. Inizialmente, per esempio, la partecipazione era solo orale. Tutti dicevano ad alta voce la loro idea. Oggi, esiste anche in brainwriting. Come dice la parola stessa, l’idea non viene espressa a voce, ma scritta su un foglio di carta.
Quando digiti la ricerca “brainstorming metodologia” ti ritrovi cioè con diverse tecniche a disposizione. Ma quale usare? Molto dipende dalla questione da affrontare e dal numero di partecipanti. Se il tuo gruppo è numeroso, le tecniche migliori sono le seguenti.
Brainwriting
Il moderatore espone la questione-problema e passa un foglio bianco al primo del gruppo più vicino. Stabilisce poi un tempo limite entro cui la persona deve mettere nero su bianco la sua idea. Dopo aver scritto, il partecipante passa il foglio al vicino. Il secondo membro scrive a sua volta, ma senza leggere cosa ha scritto il suo collega. Si prosegue così fino a concludere la fase divergente. La scrittura delle idee viene ripetuta per più round.
6-3-5
Questa metodologia di brainstorming permette di tirare fuori molte idee in poco tempo. Ogni partecipante deve scrivere 6 idee in 3 minuti e poi passare il foglio al vicino. Questa prima fase si ripete per 5 round. Una volta conclusa, si passa a discutere le idee che sono state buttate giù da tutti i partecipanti.
Brainstorming per problemi complessi
La questione da affrontare è complicata? Devi strutturare la tua tesi di laurea? Devi consegnare un progetto a un professore per un lavoro di gruppo? Sei iscritto alla facoltà di scienze della comunicazione e devi creare una campagna pubblicitaria come lavoro per un esame? Allora, la tua ricerca “brainstorming metodologia” ha due possibili risposte. Qui sotto, trovi cioè le due tecniche più adatte.
Mind mapping
Questa tecnica è molto efficace quando l’idea esiste già. A mancare è il suo possibile sviluppo. Allora in cosa consiste il mind mapping? Si scrive l’idea al centro di una lavagna o di un grande foglio. Si disegnano poi una serie di frecce-diramazioni che portano alle idee secondarie, scaturite da quella principale. Ogni partecipante contribuisce disegnando nuove frecce e diramazioni fino a realizzare una struttura ramificata. Quest’ultima costituisce l’elaborazione del progetto, che ruota intorno al nucleo centrale dell’idea.
Metodo dei 6 cappelli
Questo metodo si adotta quando il problema da affrontare è caratterizzato da più sfaccettatura. I sei cappelli, infatti, rappresentano ognuno un aspetto fondamentale da cui analizzare la questione:
- Cappello rosso: emozioni
- Cappello bianco: fatti
- Cappello nero: critiche
- Cappello giallo: positività
- Cappello verde: creatività
- Cappello blu: controllo
Ogni partecipante indossa un cappello e affronta il problema dallo specifico punto di vista assegnato a ciascun colore. Si tratta di una tecnica che consente di sviscerare la questione molto a fondo. Questo significa che al termine della seduta di brainstorming, la soluzione/idea adottata sarà quella più completa.
Quando usare il brainstorming
Il brainstorming è una metodologia molto versatile. Si adatta bene cioè a diverse situazioni. Si può cioè usare il brainstorming a scuola o all’università? Sì, assolutamente.
Ti sei reso conto che gli esami sono uno scoglio perché ti intimidisci troppo e finisci per dare risposte che ti fanno apparire impreparato? Organizza un gruppo di studio con i tuoi colleghi. Simulate l’esame in modalità brainstorming. Tutti cioè possono rispondere ai quesiti, aggiungendo e completando le risposte altrui. Il moderatore sarà il vostro professore per un giorno.
La tecnica del brainstorming aiuta molto a esporsi abbandonando la timidezza. Non sei responsabile della correttezza della risposta. La condividi, infatti, insieme agli altri partecipanti del gruppo. Non sentirai così la pressione, sensazione che ti aiuterà a esporti più facilmente. Abituarti a prendere parte a discussioni di gruppo ti consentirà di superare, a poco a poco, il disagio dell’esposizione in pubblico. Riuscirai così a tenere a bada molto meglio l’ansia durante gli esami universitari.
Brainstorming online
Per usare le diverse metodologie di brainstorming serve un gruppo di persone. Devi cioè avere una serie di colleghi in carne e ossa da riunire. Non è necessario, però, essere tutti nello stesso luogo fisico.
É possibile cioè una seduta di brainstorming online? Sì, certo. Basta collegarsi usando un’applicazione per le videoconferenze e usare la tecnica di brainstorming denominata Round Robin. In cosa consiste? Ogni partecipante ha un tot di tempo per esprimere a turno la propria idea. Il moderatore registra le idee e poi le fa riascoltare a tutti nella seconda fase, quella convergente, in modo che si possa discuterne e scegliere quelle migliori.
App per brainstorming
Oggi, è possibile usare anche delle applicazioni per brainstorming. Mindomo, per esempio, ti consente di usare la tecnica del Mind Mapping. Puoi anche fare a meno del gruppo di amici-colleghi e provare a costruire la tua mappa concettuale da solo.
Prima di usarla, non dimenticare i principi base del brainstorming: butta giù tutte le idee che ti passano per la testa senza selezionarle/giudicarle in anticipo. Punta cioè sulla quantità. Questa regola è fondamentale per un brainstorming produttivo. In questo modo, infatti, è più probabile che nella massa di idee ce ne sia qualcuna davvero efficace. Se sei bloccato con la tesi e non sai come strutturarla, prova a uscire dall’impasse utilizzando il mind mapping.
Una volta scaricata Mindomo, l’utilizzo è semplice. Clicchi sull’opzione Crea una nuova mappa e aggiungi e sposti i Nodi (collegamenti-diramazioni) in maniera molto semplice. Dopo aver salvato la tua mappa, puoi anche esportarla in PDF o in PNG. Mindomo è un’applicazione scaricabile sia per Android che per iOS.
Se vuoi usare il Mind Mapping, ci sono diverse applicazioni a disposizione, tra cui MindMeister (Android/iOS/iPadOS) e Mindly (Android/iOS/iPadOS).
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