Palazzo della memoria: cos’è e come costruirlo

14 Aprile ore 16.39

Palazzo della memoria: cos’è e come costruirlo

Di tecniche nate appositamente per rafforzare e velocizzare il processo di memorizzazione ce ne sono molte, ma il palazzo della memoria è forse una delle più antiche. Sembrerebbe, addirittura, che venga fatta risalire a Simonide di Ceo, un poeta lirico greco del 550 a.C. Stiamo parlando, dunque, di uno schema di moltissimi anni fa, che è però tornato in voga, e che, ancora oggi, dimostra la sua efficienza. Ma cos’è, esattamente, un palazzo della memoria, e come si costruisce?

Cos’è un palazzo della memoria

Abbiamo detto che il palazzo della memoria è una tecnica di memorizzazione, ma in cosa consiste, precisamente? In particolare, è un metodo di miglioramento della memoria, che utilizza la visualizzazione di elementi per ricordare e organizzare le informazioni. È una tecnica molto utile, soprattutto per gli studenti universitari, che si trovano a fare i compiti con una mole di studio sostanziosa. Il tratto fondamentale di questa pratica è la trasformazione delle informazioni in immagini. Da qui, torna il metodo dei Loci (luoghi, in latino), che consente di posizionare le immagini in vari luoghi, e di ricordarle proprio per questo.

I vantaggi del palazzo della memoria

Con il palazzo della memoria, non ricorderai le informazioni solo a breve termine, ma anche nel lungo periodo. Ecco perché è una tecnica utilizzata da molti. Il funzionamento del palazzo è assicurato, perché fa uso delle immagini, e queste sono molto più semplici da ricordare e immagazzinare, contrariamente ad una serie di informazioni e concetti. Inoltre, lega le immagini nuove a immagini che fanno già parte della nostra memoria a lungo termine. Trattandosi di un percorso all’interno del quale ogni informazione/immagine ha una collocazione ben precisa, ti permette di spaziare da un argomento all’altro e fa sì che, se dimentichi un elemento non ti ritrovi, per concatenazione, a dimenticare anche tutti i successivi.

Non parliamo di una tecnica che ti consente di imparare a memoria le nozioni, per poi dimenticarle non appena vai in confusione per qualche termine di troppo.

Potrai muoverti liberamente e con destrezza tra gli schemi che hai costruito, con immagini ben precise. La struttura sarà ben salda, e sarai tu a padroneggiarla. Proprio per questo motivo, il palazzo della memoria è consigliato per tutti coloro che devono fronteggiare un apprendimento impegnativo e complesso. Chiaramente, ci vuole anche dimestichezza nell’utilizzo, così come nella costruzione, quindi è consigliabile di cominciare con schemi e liste più ridotte, per prendere la mano.

Come costruire un palazzo della memoria

Ancor prima di costruire il tuo palazzo della memoria, prendi in esame il testo che devi riassumere e analizzare, e individua i concetti chiave. Le parole chiave sono fondamentali per sintetizzare i vari argomenti da memorizzare.

Una volta fatto questo, potrai procedere alla costruzione. Innanzitutto, individua un luogo che riesci a visualizzare bene. Deve essere un percorso familiare, un posto che conosci alla perfezione e che sai trasportare nella tua mente con facilità.

Dopodiché, decidi come attraverserai il palazzo nella mente invece di immaginarti un luogo statico. Pensare a come sai muoverti attraverso le stanze, ti aiuterà nel processo di memorizzazione. Ad ogni punto del palazzo, abbina un’informazione, così che ogni luogo conterrà una data, un nome, un concetto ben preciso, senza fare confusione.

Disegnare ti aiuterà meglio a visualizzare il palazzo, in quanto potrai marcare i punti di riferimento, e verificare se ciò che c’è nella tua mente è uguale a ciò che hai trasposto su foglio. Ad ogni oggetto viene poi associato un concetto chiave, trasformato in un’immagine.

Non c’è bisogno di utilizzare immagini complicate e simboli difficili da ricordare, perché non farai altro che incasinare la tua mente. Ti consigliamo di evitare oggetti troppo ravvicinati o simili tra loro perché potrebbero creare confusione nel momento in cui bisogna ricordare i concetti ad essi associati.

Esercitati a camminare nel tuo palazzo per diversi minuti al giorno, in modo tale da farti l’abitudine ad attraversare le sue stanze e imbatterti nei suoi concetti. La visualizzazione deve essere naturale e non richiedere impegno. Con questi piccoli accorgimenti, potrai costruire, fare e disfare il tuo palazzo ogniqualvolta ne avrai bisogno. Più prenderai dimestichezza con la sua formazione e il suo utilizzo, più sarà semplice costruirne di nuovi con concetti e argomenti diversi.

Questa tipologia di schema è ideale per ricordare le cose quotidiane, ma anche le informazioni necessarie al superamento di un esame. La loro peculiarità è che, se anche dovessi dimenticare un elemento di una stanza, questo non ti impedirà di ricordare quello che viene dopo. Grazie a questo metodo, non soccomberai in un disastroso effetto a catena, ma saprai tornare a galla, anche qualora la tua mente tenti di vacillare.

Usare il palazzo della memoria per studiare

Il palazzo della memoria aiuta l’uomo a ricordare, cosa che, oramai, ha sempre più a che fare con le memorie virtuali, che sostituiscono le funzioni mnemoniche umane. Se riesci ad entrare in confidenza con questo tipo di tecnica, riscoprirai da subito il piacere di imparare, perché verrai anche stimolato dal lato creativo. Non ti limiterai più a leggere, riassumere, schematizzare, ma creerai qualcosa di tuo, qualcosa nel quale solo tu sai come muoverti. È il tuo palazzo e tu sei il re. Solo tu conosci le stanze, gli oggetti, e i concetti legati ad ognuno degli oggetti presenti. Seppur antica, ancora oggi, questo metodo dimostra di essere efficace, se utilizzato nel modo corretto.

Comincia a creare il tuo palazzo della memoria, iniziando da pochi luoghi, da poche stanze e pochi concetti, e noterai da subito la differenza con altre tecniche di memorizzazione. In questo modo potrai migliorare nello studio e nell’apprendimento. Se vuoi saperne di più sugli schemi per studiare, leggi questo approfondimento dedicato agli schemi a cascata.

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credits immagine: charlotte may / pexels