Come diventare ingegnere gestionale: studi e possibilità lavorative

07 Febbraio ore 17.04

Come diventare ingegnere gestionale: studi e possibilità lavorative

Ti stai ponendo la domanda: ingegneria gestionale pro e contro? Una volta laureato e assunto il ruolo di ingegnere, la lista delle cose positive è molto lunga: ottimi stipendi, possibilità lavorative in continuo aumento, numerose mansioni, notevoli soddisfazioni professionali.  

Ci sono, ovviamente, anche dei contro. Alle numerose mansioni, per esempio, corrispondono altrettante responsabilità. L’ingegnere gestionale è una figura importante all’interno di un organico aziendale. Questo significa che il lavoro potrebbe generare pressione, stress e tensione.  

Per avere una risposta più articolata al tuo quesito “ingegneria gestionale pro e contro” continua la lettura della guida. Troverai diversi utili approfondimenti, dalla laurea alle modalità di lavoro di un ingegnere fino all’elenco dei compiti affidati a questo professionista.   

Ingegneria gestionale è difficile?

Se stai valutando la professione del futuro, il tuo dubbio “ingegneria gestionale pro e contro” potrebbe nascere dalla fama di un percorso di formazione complesso e lungo.  

Probabilmente, ti stai chiedendo anche qualcosa come “ma ingegneria gestionale è difficile?”. In linea di massima, la facoltà non è più difficile degli altri corsi dell’area ingegneristica. Non presenta cioè materie più complesse di quelle di ingegneria meccanica o di ingegneria elettronica. Ci sono, però, una serie di esami che hanno a che vedere con l’economia e la gestione industriale.  

La laurea triennale L-9, per esempio, include materie come Logistica e Gestione dei sistemi produttivi. La laurea magistrale LM-31, invece, prevede materie come Gestione della qualità, Marketing industriale e Analisi dei sistemi finanziari.  

Alle classiche difficoltà legate alle materie ingegneristiche, come analisi I, chimica generale o fisica generale, dovrai sommare quelle riguardanti queste materie di tipo economico-gestionale.  

Se pensi di iscriverti a questa facoltà, però, hai sicuramente già fatto un’autoanalisi delle tue preferenze. Hai cioè già appurato di essere più portato per lo studio delle materie scientifiche. Questo significa che la facoltà non dovrebbe risultarti così complessa.  

Laurea triennale o magistrale?

Puoi lavorare come ingegnere gestionale anche con la sola laurea triennale. Le aziende, però, assumono più facilmente ingegneri che hanno completato il percorso quinquennale. Per aumentare le chance occupazionali sarebbe bene cioè iscriversi anche alla magistrale.  

Se hai fretta di fare esperienza, puoi optare per l’università telematica. L’esperienza, infatti, è un altro elemento da non sottovalutare in un curriculum.  

Potresti, quindi, iniziare a lavorare dopo la triennale e seguire allo stesso tempo la magistrale presso un’università online. La modalità didattica e-learning è l’unica a garantirti una maggiore facilità nella conciliazione tra studio e lavoro.  

Ingegnere gestionale: sbocchi lavorativi

Le possibilità occupazionali sono, senza dubbio, uno degli elementi a favore di ingegneria gestionale. Se da bravo professionista in erba hai preso un blocco e hai scritto Ingegneria gestionale pro e contro e tirato la tua brava linea per fare due elenchi, il lavoro va nella lista dei pro. Il consorzio AlmaLaura ha intervistato i laureati del 2017, 2018 e 2019 e ha registrato un indice di occupazione del 75,6% a quasi tre mesi dalla laurea.  

Gli ambiti lavorativi poi sono davvero tanti:  

  • Settore bancario e assicurativo 
  • Pubblica amministrazione 
  • Telecomunicazioni 
  • Industria manifatturiera 
  • Trasporti e logistica 
  • Settore alimentare 
  • Moda 
  • e-commerce e digital marketing 
  • Industria 4.0 
  • Metalmeccanica e meccanica di precisione 
  • Grande distribuzione organizzata (GDO) 

Cosa fa un ingegnere gestionale in banca?

Dopo aver letto l’elenco qui sopra, sarai sicuramente curioso di capire cosa fa un ingegnere gestionale nei vari settori citati. Probabilmente, l’ambito a cui non avevi pensato è quello bancario e assicurativo.  

Ti starai cioè chiedendo ma cosa fa un ingegnere gestionale in banca? In realtà, questa figura professionale può svolgere una serie di mansioni molto utili anche in ambito bancario. 

Qui sotto, trovi un elenco dei compiti principali di un ingegnere gestionale che ti aiuterà a chiarirti le idee:  

  • Analisi dei dati – l’ingegnere raccoglie, elabora e interpreta i dati relativi all’attività dell’azienda/banca presso cui lavora. Si tratta di un’attività fondamentale che consente di prendere decisioni di gestione più informate e ponderate 
  • Controllo di gestione – monitora le performance aziendali e individua le possibili aree di miglioramento e potenziamento
  • Organizzazione d’impresa – verifica le risorse aziendali e ottimizza i processi produttivi e operativi  
  • Controllo qualità – esamina l’adesione ai protocolli di qualità e ottimizza gli stessi in modo che prodotti e servizi soddisfino gli standard fissati dall’azienda 
  • Gestione dei rischi – individua e valuta i rischi aziendali e crea soluzioni e protocolli per proteggere l’azienda da potenziali minacce 
  • Project management – pianifica e gestisce progetti nel rispetto dei tempi, dei costi e degli standard qualitativi prefissati dall’azienda 
  • Ottimizzazione del processo produttivo – migliora la produzione e l’attività dell’azienda/banca per migliorarne l’efficienza e ridurre eventuali sprechi  
  • Controllo dei costi – monitora le spese per garantire la sostenibilità finanziaria dell’attività aziendale  
  • Pianificazione strategica – definisce obiettivi a medio e lungo termine ed elabora piani e strategie per raggiungerli  

Dopo questo elenco, la risposta alla domanda “cosa fa un ingegnere gestionale in banca?” è la seguente: analizza i dati finanziari per consentire alla banca di prendere una serie di decisioni di gestione; implementa i sistemi di gestione del rischio; contribuisce all’efficienza strategica e ottimizza i processi di lavoro all’interno della banca.  

É ovvio che per lavorare in settori specifici devi garantire ai datori di lavoro delle competenze precise. Se il settore bancario ti affascina, per esempio, puoi seguire un master post laurea in gestione del rischio finanziario. Completare la formazione con un master ti dà una serie di competenze aggiuntive, che ti consentono di ampliare le tue opportunità di lavoro.  

Il vantaggio di una laurea in ingegneria gestionale è cioè quello di potersi ulteriormente specializzare in settori ben definiti. Potrai cioè scegliere in quale ambito ti piacerebbe lavorare e acquisire con un corso tutte le conoscenze che ti consentono di realizzare i tuoi sogni professionali.  

Ingegnere gestionale stipendio

Nel tuo blocco con la scritta ingegneria gestionale pro e contro dovrai aggiungere lo stipendio nell’elenco degli elementi a favore.  
La retribuzione media annua lorda è di circa 36.000 euro. Questo significa che un ingegnere gestionale, alle dipendenze di un’azienda, percepisce 1.900 euro di stipendio netto al mese.  

Chiaramente, gli stipendi oscillano molto. Le differenze principali sono dovute agli anni di esperienza, alla grandezza dell’azienda (familiare, media, grande, internazionale, multinazionale) e al ruolo occupato. Per farti un’idea più precisa delle possibili differenze, trovi qui sotto un elenco con gli stipendi distinti in base all’esperienza cumulata:  

  • Ingegnere junior (entry level) – 27,500 euro lordi all’anno 
  • Ingegnere con 5 anni di lavoro alle spalle – 39,500 euro lordi all’anno 
  • Ingegnere senior (10 anni di carriera) – 72,400 euro lordi all’anno  

Ingegnere gestionale libero professionista: pro e contro

Se sei portato per il cambiamento e ti piace avere l’opportunità di affrontare sfide sempre nuove, l’ingegneria gestionale ti offre l’opportunità di lavorare come consulente esterno.  

Non sei cioè assunto dalle aziende come dipendente, ma offri loro la tua competenza in qualità di consulente. Il lavoro così diventa più dinamico e vario. Hai a che fare con tanti clienti diversi e l’attività quotidiana si fa più stimolante.  

Chiaramente, dovrai mettere in conto una serie di contro: orari più flessibili e dilatati, disponibilità a intervenire nei momenti di crisi improvvisa, introiti meno sicuri, investimento di tempo e impegno nella ricerca continua di nuovi contatti.  

A differenza di in un ingegnere gestionale dipendente, infatti, avrai una partita IVA e una serie di introiti che dipenderanno dal numero di clienti.  

In realtà, riguardo quest’ultimo aspetto c’è una precisazione da fare. In quanto consulente, chiamato con l’obiettivo di introdurre cambiamenti e ottenere miglioramenti, puoi richiedere ottime retribuzioni per le tue competenze.  

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