Come diventare traduttore professionista: studi e competenze linguistiche
05 Febbraio ore 11.53
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Come diventare traduttore certificato? Se ti stai ponendo questa domanda, hai bisogno di fare un attimo chiarezza.
Hai una conoscenza approfondita di una lingua straniera e ti piacerebbe lavorare come traduttore? Le possibilità sono diverse. Puoi lavorare come traduttore freelance, come traduttore dipendente di un’agenzia, come traduttore online o come traduttore giurato.
La competenza richiesta è sempre la stessa per tutte le figure elencate, vale a dire la conoscenza approfondita di una o più lingue straniere. A cambiare sono solo le modalità di lavoro.
Continua la lettura della guida e scopri tutte le informazioni utili su come diventare traduttore certificato.
Come diventare traduttore senza laurea: è possibile?
Se sei indeciso sul tuo futuro, ma hai un’ottima conoscenza di una lingua europea o di una lingua extracomunitaria, puoi intraprendere la strada della traduzione.
Allora, come diventare traduttore senza laurea? Devi acquisire competenze informatiche e di marketing per utilizzare tutti gli strumenti del mestiere. Oggi, infatti, i traduttori utilizzano vari software tra cui i programmi CAT. Si tratta di programmi di traduzione assistita che aiutano ad aumentare il livello qualitativo della traduzione.
Una volta acquisita la giusta dimestichezza con la cassetta degli attrezzi di un traduttore moderno, è possibile iniziare a lavorare. É consigliabile, però, acquisire un titolo specifico che faciliti l’ingresso nel mondo del lavoro. Agenzie di traduzione e clienti privati tendono ad affidare il lavoro a traduttori con precisi titoli di studio. Questi ultimi, infatti, certificano il possesso di tutte quelle competenze considerate indispensabili per la professione.
In altre parole, è possibile lavorare come traduttore senza laurea ma le opportunità di carriera aumentano notevolmente grazie a lauree, corsi e master specifici.
Le lauree per diventare traduttore
La risposta alla domanda “come diventare traduttore certificato” è una sola: iscrivendosi all’università e ottenendo una laurea triennale o magistrale.
Ma quali sono i percorsi più indicati? Qui di seguito, un piccolo elenco:
- Laurea triennale in Lingue e Culture Moderne, classe L-11
- Laurea triennale in Mediazione Linguistica, classe L-12
- Laurea magistrale in Lingue e letterature moderne, classe LM-37
- Laurea magistrale in Lingue moderne per la comunicazione internazionale, classe LM-38
Sono indicate anche le lauree dell’area politologica. Se hai un particolare interesse per la politica e le relazioni internazionali, puoi iscriverti alle lauree triennali e magistrali delle classi L-36 e LM-52. I piani di studio di percorsi di laurea come quello in Scienze politiche e relazioni internazionali, infatti, includono due esami di lingua straniera.
Chiaramente, dovrai poi completare la formazione con master post laurea e corsi per diventare traduttore. In questa professione più competenze acquisisci e maggiori saranno le possibilità di lavorare.
Lavorare come traduttore da casa
Stai pensando alla traduzione per lavorare in smart working? Oggi, è possibile. Un traduttore professionista può lavorare sia in ufficio che da casa. Tutto dipende dalla modalità professionale prescelta. Se lavori come dipendente di un’agenzia, ti ritroverai ad andare in ufficio. Se scegli la professione freelance, puoi lavorare come traduttore da casa.
In quest’ultimo caso dovrai aprire una partita IVA e gestire più clienti. Esistono diverse piattaforme online dedicate a questa professione, in cui è possibile contattare clienti e agenzie nazionali e internazionali. Grazie al web, infatti, hai l’importante opportunità di collaborare con agenzie sparse in tutto il mondo.
Ma come diventare traduttore freelance? Una delle prime cose da fare è stabilire il tuo tariffario. Dovrai cioè fissare una tariffa per ciascuno dei servizi che offri.
Per capire quali sono le tariffe medie del settore fai una ricerca online. Esistono diversi piattaforme e forum di traduttori in cui puoi scrivere e chiedere informazioni. Se riesci a crearti una rete di colleghi-amici, hai iniziato con il piede giusto. La rete è importante non solo per un confronto professionale, ma anche per aumentare i tuoi contatti. Spesso, il lavoro funziona anche con il passaparola. Quando un traduttore stima un collega e ne conosce le capacità professionali, è più disposto a sponsorizzarlo per un eventuale lavoro che non può seguire in prima persona.
I settori di lavoro di un traduttore professionista
I campi in cui opera un traduttore sono davvero tanti. Potrai tradurre testi pubblicitari e commerciali o testi letterari. Nella prima categoria, per esempio, rientrano siti aziendali, e-commerce, materiale promozionale ecc. Si tratta cioè di una serie di testi che le aziende fanno tradurre per sbarcare sui mercati internazionali.
Se hai una passione per la letteratura, invece, la tua domanda è sicuramente “come diventare un traduttore letterario?”. In questo caso è indispensabile una laurea in lingue e letterature moderne. Sarebbe bene anche completare la formazione con un corso in traduttore editoriale. Bisogna cioè conoscere bene il settore di riferimento. Un traduttore letterario si occupa, prevalentemente, di romanzi. Questo significa che dovrai avere conoscenze approfondite di grammatica e narrativa. Il tuo ruolo, infatti, assomiglia molto a quello di uno scrittore che traspone un romanzo da una lingua all’altra.
Ma i campi di lavoro di un traduttore non finiscono qui. C’è anche una terza area: la traduzione tecnica. In questo settore rientrano tutti i testi che prevedono un linguaggio tecnico specifico. Si tratta cioè delle traduzioni legali, mediche e finanziarie. Non solo, ai traduttori vengono richieste anche le traduzioni di manuali tecnici di macchinari in uso in vari campi, dal settore meccanico al settore biomedico.
Questo tipo di traduzione prevede la conoscenza del linguaggio tecnico di riferimento. Un traduttore di testi medici deve conoscere il linguaggio medico. Nel suo lavoro, infatti, si assume una grande responsabilità. Se non conoscesse il linguaggio tecnico di riferimento, infatti, potrebbe commettere errori molto gravi.
Come diventare traduttore certificato: la traduzione giurata
Vuoi lavorare come traduttore giurato? Si tratta della figura professionale che offre i suoi servizi ad agenzie, cittadini stranieri e tribunali. Ti troverai cioè a tradurre documenti ufficiali.
Per lavorare come traduttore giurato devi iscriverti all’albo dei consulenti tecnici (CTU) presso il tribunale. Proprio questa iscrizione ti dà poi la possibilità di essere contattato anche dal tribunale stesso per eventuali lavori di traduzione.
Ma in cosa si differenzia il lavoro rispetto a una traduzione di un testo commerciale o letterario? Dopo aver tradotto un documento, il traduttore giurato appone sui documenti il proprio timbro con nome e cognome e numero di iscrizione all’albo. Questa procedura certifica le competenze del traduttore, ma non conferisce valore legale al documento.
Se il cliente ha bisogno della certificazione legale, il documento va asseverato. Questo significa, che il traduttore deve effettuare un giuramento davanti a un pubblico ufficiale. La formula del giuramento è contenuta nel cosiddetto verbale di asseverazione e il traduttore può completare l’iter recandosi presso l’ufficio asseverazioni dei tribunali, il giudice di pace, la volontaria giurisdizione o i notai.
In realtà, il lavoro di un traduttore giurato non differisce molto da quello di un traduttore semplice. La differenza è nel tipo di traduzione. Il traduttore giurato cioè lavora molto di più in ambito legale e ha possibilità di collaborare con i tribunali.
Quanto guadagna un traduttore certificato?
I guadagni di un traduttore professionista sono influenzati da molti fattori. Prima di tutto, la modalità lavorativa. I freelance possono lavorare con tariffa oraria oppure con tariffa specifica legata al tipo di servizio. I guadagni, quindi, cambiano in base al numero di clienti.
I traduttori dipendenti di agenzie, invece, percepiscono un regolare stipendio. In quest’ultimo caso l’importo degli stipendi è molto variabile. In media lo stipendio lordo annuo va dai 28.000 ai 40.000 euro.
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