Come studiare con la tecnica del Chunking

12 Novembre ore 11.28

Come studiare con la tecnica del Chunking

Ti piacerebbe approfondire il chunking? Se stai cercando una nuova strategia di studio, il metodo chunking può venirti incontro, soprattutto in caso di problemi di memorizzazione.  

La fase più complessa della preparazione di un esame può essere la memorizzazione di concetti, formule, nozioni e numeri. Se hai notato una difficoltà a tenere a mente le informazioni, non devi allarmarti. Il cervello umano è un organo super efficiente, ma ha i suoi limiti.  

Il chunking tiene conto proprio delle difficoltà umane nel ricordare dati e nozioni. Non a caso, la parola chunk significa pezzo/blocco. Il metodo è semplice. Consiste, infatti, nello spezzettare le informazioni per facilitare la memoria.  

Vuoi capire meglio come funziona? Allora, prosegui la lettura della guida qui sotto.  

In cosa consiste la tecnica chunking?

Come funziona la memoria umana? Quante informazioni siamo in grado di memorizzare veramente? Nel 1956, lo psicologo George Miller fece una serie di studi e stabilì che il cervello umano è in grado di memorizzare 7 informazioni alla volta più o meno 2. Questo significa che, a seconda della persona, si possono memorizzare dalle 5 alle 9 informazioni.  

Sempre Miller, però, affermò che gli esseri umani possono migliorare e superare le 7 informazioni. In che modo? Con il chunking. Secondo lo psicologo, spezzettare le informazioni in unità più grandi o più piccole è utile a favorire la memorizzazione.  

Per capire meglio in cosa consiste questa tecnica chunking dobbiamo fare un esempio. Immagina di dover imparare un numero di telefono a memoria. Il numero in questione è il seguente: 563957253.  

Ti risulterà molto difficile mandare a memoria ognuno dei nove numeri per poi riconnetterli tutti insieme. Il compito, però, diventa più semplice spezzettando il numero di telefono in chunk, vale a dire in un’unità più grandi rispetto al singolo numero. Il risultato che otterresti è il seguente: 563 (primo chunk) – 957 (secondo chunk) – 253 (terzo chunk). In questo modo memorizzerai il numero molto più velocemente.  

Come preparare gli esami con il chunking

Se vuoi provare a usare il chunking per la preparazione del tuo prossimo esame, devi prima di tutto stimolare la concentrazione. Questa tecnica non funziona se non sei abbastanza concentrato.  

Allena la concentrazione

Sgombera la mente, scegli una stanza tranquilla e silenziosa ed evita tutti gli elementi di disturbo. Cosa significa? La prima cosa da fare è eliminare il cellulare. Si tratta, infatti, della principale e più potente fonte di distrazione moderna.

Non devi necessariamente spegnerlo. Ti basta silenziarlo. Semplicemente, ti siedi alla scrivania con l’intenzione di non controllare le notifiche ogni cinque minuti. Il tuo compito per un certo lasso di tempo è lo studio.

Ovviamente, devi prevedere anche delle pause. Durante le pause controllerai il tuo cellulare, in modo da stare sereno per il resto del tempo che investirai nello studio. Una volta raggiunta la giusta concentrazione, sei pronto a iniziare.  

Inquadra l’argomento

Per usare la tecnica del chunking nel modo giusto ci vuole un po’ di pratica. I singoli chunk, infatti, non sono delle unità a sé stanti. É necessario un legame di fondo. Per spiegarti meglio facciamo un secondo esempio.  

Immagina di dover preparare un esame di storia sull’unità d’Italia. Se adotti un metodo tradizionale, prenderai il libro e cercherai di memorizzare i singoli eventi. In questo modo lo studio procederà a rilento e constaterai i soliti problemi di memoria. 

Adottare il chunking, invece, significa partire dal quadro generale. Devi farti un’idea a grandi linee del periodo storico (i movimenti di pensiero, i personaggi principali, i nemici dell’unità ecc.).  

Una volta stabilito il contesto in cui accadono i fatti, puoi iniziare a spezzettare. Crei cioè i tuoi chunk con gli eventi singoli che andrai, comunque, a incastrare nel quadro generale.  

Devi preparare un esame di argomento scientifico? In questo caso dovrai comunque inquadrare l’argomento, in modo da farti un’idea generale. Puoi, per esempio, sfogliare l’indice e leggere i titoli dei capitoli o dei paragrafi. Prefazioni e primi capitoli introduttivi si leggono velocemente e con poca attenzione. In questo caso è un errore. Sono proprio le introduzioni a consentirti di inquadrare il tuo argomento. Quella appena descritta è la tua macro cornice, in cui si inseriscono i chunk con i singoli argomenti.  

Metodo bottom-up

Non esiste un’unica tecnica chunking. Ci sono due modi diversi di procedere, denominati bottom-up e top-down.  

Se adotti il metodo bottom-up, parti dal basso. Cosa significa? Letteralmente bottom-up significa dal basso verso l’alto. Dovrai cioè applicarlo in questo modo:  

  • Spezzetti l’argomento in piccoli blocchi 
  • Studi i blocchi singoli per formare dei chunk 
  • Metti insieme i chunk per formare delle unità più grandi 

Il metodo bottom-up è particolarmente efficace nell’apprendimento di una lingua straniera. I singoli blocchi sono le parole. Per memorizzarle meglio le inserisci in una piccola frase. Quest’ultima rappresenta il tuo chunk. Una volta che quella parola nuova viene inserita in una frase di senso compiuto, noterai che sarà molto più semplice memorizzarla.  

Adotterai lo stesso procedimento con la seconda o la terza parola che memorizzi. Le tre frasi (tre chunk) che hai creato andrai poi a riconnetterle insieme, formando dei chunk più grandi e così via.  

Metodo top-down

L’approccio top-down è l’esatto contrario di quello bottom-up. Partirai cioè dall’alto verso il basso. Si tratta del metodo descritto sopra per lo studio dell’esame di storia. Parti cioè dalla cornice generale e poi scendi nel dettaglio.  

Per farti capire ancora meglio serve un altro esempio. Se devi studiare un argomento scientifico, il metodo top-down è molto efficace con gli esempi. Immagina di dover studiare fisica. Hai appena appreso la legge del moto costante. Hai fatto il tuo quadro generale e ora i tuoi chunk sono gli esempi pratici. Proverai cioè ad applicare la legge con tanti esempi diversi. In questo modo memorizzare la legge sarà decisamente più semplice.  

Considera i chunk dei piccoli obiettivi

Hai diviso l’argomento in chunk e ora come li memorizzi? Per applicare bene il chunking devi considerare i singoli chunk come i tuoi obiettivi della sessione di studio. Il tuo compito cioè consiste nel memorizzare i singoli chunk. Dopodiché li riconnetti insieme in modo da creare il tuo discorso generale.  

Ma come devi memorizzarli? Puoi seguire l’ordine sequenziale-progressivo. Questo modo di procedere, per esempio, è indicato soprattutto per le materie scientifiche. 

Stai studiando filosofia? Allora, puoi procedere in base all’importanza del chunk. Se stai affrontando il filosofo X, memorizzerai per primo il chunk con la tesi centrale del pensiero di quel dato filosofo.  

Crea il discorso generale

Una volta memorizzati i chunk, puoi allargare il tuo discorso. Conosci i singoli pezzi e puoi riconnetterli insieme in modo da creare un’argomentazione fluida.  

A questo punto ti risulterà molto semplice anche incastrare il tutto nella tua cornice. Avrai il tuo quadro generale in cui inserire i chunk riconnessi tutti insieme. Ti renderai conto cioè di come tutto il discorso sia logico e fili alla perfezione.  

Vantaggi del chunking

Uno dei vantaggi principali della tecnica chunking è la riduzione dell’ansia da esame. Spesso, lo sconforto nasce dalla mole di materiale da studiare. Affrontare un esame corposo spaventa e induce a commettere qualche errore di gestione.  

Adottare il chunking serve ad allentare la tensione. Non si ha più di fronte un blocco unico di informazioni da apprendere. I materiali vengono spezzettati e gli obiettivi di studio diventano tanti micro-obiettivi. In questo modo si riesce a tenere meglio a bada l’ansia. Scompare anche la sensazione di essere di fronte a un’impresa impossibile. E tutto questo si traduce in aumento della concentrazione e della motivazione. Di conseguenza, studierai meglio e in maniera più rilassata.  

Credits: 1StunningArt/DepositPhotos.com