Pensiero Computazionale
L’unimarconi organizza, lunedì 14 ottobre, l’evento “Pensiero Computazionale: Come definirlo, come e perché svilupparlo nella Scuola Primaria e dell’Infanzia“.
Lo sviluppo del Pensiero Computazionale
L’interesse verso lo sviluppo del Pensiero Computazionale nella scuola primaria e dell’infanzia si è andato consolidando negli ultimi anni, non solo per via della presenza ormai affermata di attività di coding o di robotica educativa nelle classi, ma anche per una crescita costante degli studi scientifici in termini sia di quantità, sia di robustezza metodologica.
Le metodologie didattiche che mirano a svilupparlo si caratterizzano tuttavia per una varietà di approcci che spesso tradiscono più o meno esplicitamente divergenze a livello di definizione teorica e operativa del costrutto. Impostazioni, come quelle seguite dalla Comunità di Scratch, riprendono il paradigma costruzionista di Seymour Papert, che risale ai primi anni ’80; altre, più recenti, si fondano sulla definizione di Jeannette Wing che rappresenta il Pensiero Computazionale essenzialmente come un insieme di processi nell’approccio ai problemi in modo che la soluzione possa essere eseguita da un computer.
A questo si aggiunge una questione prettamente pedagogica: con quale orizzonte è opportuno introdurre attività che mirano a sviluppare il Pensiero Computazionale fin da questi ordini di scuola? Quali motivazioni devono animare insegnanti ed educatori nel proporre attività di coding e robotica educativa ad alunni appartenenti a questa fascia d’età così precoce, rispetto a quanto ci si attenderebbe se si ragionasse in termini esclusivamente tecnici e funzionalistici?
La giornata di studi si propone di affrontare tale complessa problematica, a livello definitorio, pedagogico e metodologico-didattico, offrendo anche una prospettiva interdisciplinare, intrinseca di questa particolare abilità di pensiero.
L’evento è parte integrante delle attività formative promosse dal Dottorato di Ricerca in Scienze Umane dell’Università degli Studi “Guglielmo Marconi”
Fonte: Unimarconi.