Cos’è la medicina olistica

18 Giugno ore 11.54

Cos’è la medicina olistica

La medicina olistica è un approccio alla salute e alla cura che considera l’individuo nella sua interezza (corpo, mente e spirito) e mira a trattare l’intera persona, anziché concentrarsi solo sui sintomi o sulle singole parti anatomiche. Un approccio olistico mira a promuovere il benessere generale e a migliorare la salute complessiva di una persona.

Cos’è la terapia olistica?

Un approccio terapeutico di questo tipo porta quasi sempre il paziente a diventare più consapevole di sé, a prestare maggiore attenzione ai messaggi del corpo e, soprattutto, a concentrarsi sul controllo di se stesso, senza guardare a ciò che è fuori di lui, cioè a ciò che non può controllare.

La terapia olistica comprende un’ampia gamma di approcci e pratiche che mirano a trattare l’individuo nella sua interezza, tenendo conto degli aspetti fisici, mentali, emotivi e spirituali.

Le terapie offerte derivano dalla medicina accademica, dall’omeopatia, dall’omotossicologia, dalla medicina tradizionale cinese, dalla medicina ayurvedica e dalla digitopressione, con l’obiettivo di riequilibrare energeticamente il paziente. In particolare, l’agopuntura e la fisioterapia cinese possono ottimizzare il patrimonio energetico del paziente, mentre gli insegnamenti della medicina ayurvedica possono migliorare il suo stato di salute e aiutarlo a rispettare meglio il proprio corpo.

L’origine del pensiero olistico

La medicina olistica è un approccio naturale alla salute e al benessere, noto anche come “medicina integrativa”. Le sue origini possono essere fatte risalire alle prime tradizioni mediche presenti in Cina, India, Grecia ed Egitto. Alla base di questa pratica c’è la filosofia che il corpo, la mente e lo spirito sono interconnessi e che una persona può essere sana solo quando questi elementi sono in equilibrio.

In realtà, è nata come medicina sacra, ispirandosi alla medicina tradizionale cinese, indiana-tibetana e latino-americana, oltre che alla medicina ippocratica, diffusasi in Grecia a partire dal V secolo a.C..

Secondo la teoria ippocratica, il corpo è considerato autoguarente stando alla “teoria umorale”, che condivide l’idea che la prevenzione delle malattie sia fondamentale.

Tuttavia, l’olismo trova le sue basi anche nella medicina tradizionale cinese, che si basa sull’equilibrio dell’energia vitale del corpo ed è supportata da pratiche come l’agopuntura, la fitoterapia e la meditazione.

Nel corso dei secoli, la medicina olistica ha saputo fondere aspetti di queste culture ed è diventata sempre più importante negli anni Ottanta. In Italia, questo tipo di medicina integrativa ha iniziato a diffondersi negli anni Novanta, grazie all’apertura di alcuni centri di medicina olistica e naturopatia.

Il termine olismo è stato coniato negli anni Venti dal politico, intellettuale e filosofo Jan Smuts, insieme all’aggettivo olistico, per descrivere l’idea che le proprietà di un sistema non sono date dalla somma dei suoi singoli componenti, ma piuttosto che il sistema stesso influenza i suoi componenti.

Questo paradigma è stato applicato alla medicina, alla psicologia, alla fisica, alla filosofia, alla pedagogia e persino al marketing. Tuttavia, l’esempio archetipico di struttura olistica rimane l’organismo. Questo perché gli organismi devono essere concepiti come un’unità, ovvero una totalità, che non può essere espressa come un insieme delle sue parti componenti.

La corrente di pensiero dell’olismo può essere applicata a molte discipline. La parola olismo deriva dal termine greco όλος (oros), che significa “interezza” o “totalità”. In medicina, l’olismo descrive uno stato di salute globale in cui i fattori biologici, psicologici e sociali sono fortemente interconnessi e il corpo, la mente, l’ambiente e la società sono integrati.

L’obiettivo della medicina olistica

La ricerca della salute in medicina olistica è rivolta alla persona piuttosto che alla malattia, alla causa della disfunzione piuttosto che al sintomo, al sistema piuttosto che all’organo, e al ripristino della funzione stimolando i naturali processi di autoguarigione dell’organismo (si pensi alla capacità auto-rigenerativa di cellule, tessuti e organi). L’obiettivo della medicina olistica non è quello di curare singoli organi o tessuti, ma di ripristinare l’equilibrio e la salute dell’intero individuo e di ristabilire l’equilibrio con l’ambiente circostante.

Un altro aspetto importante da sottolineare è la prevenzione (intesa come corretto stile di vita), fondamentale per mantenere uno stato di salute. L’atteggiamento di ognuno di noi dovrebbe quindi essere volto a prevenire responsabilmente le malattie, sia a livello fisico che mentale e spirituale.

L’approccio olistico

È quindi fondamentale parlare di approccio olistico al paziente piuttosto che di terapia olistica, che non deve essere visto come distante dai metodi di intervento medico tradizionali o scientifici. Innanzitutto perché l’approccio olistico non è solo di stampo terapeutico. Ha anche un importante aspetto di prevenzione e l’elemento del mantenimento e del miglioramento della salute è altrettanto fondamentale.

Inoltre, la medicina olistica non è in conflitto con la medicina tradizionale, né esclude i trattamenti medici necessari per la rispettiva condizione.

Per comprendere alcuni aspetti, sono necessari aspetti fisiologici, psicologici, sociali, emotivi e comportamentali, perché, in altre parole, la totalità espressa in modo olistico è il suo fondamento. Un approccio olistico alla malattia considera non solo il disturbo che il paziente lamenta come sintomo della malattia, ma anche ciò che produce il sintomo, cioè la causa della malattia.

Una volta identificata la causa primaria, i disturbi fisici possono essere trattati a partire dalle loro cause piuttosto che dalle loro manifestazioni.

Un approccio olistico significa in realtà un intervento integrato che può attingere da diverse discipline.

L’interazione con il paziente

Dal punto di vista clinico, uno degli elementi fondamentali è la relazione. Per prendersi cura del paziente in modo olistico, occorre sviluppare le capacità interattive, porre le domande giuste e, soprattutto, imparare ad ascoltare. Ascoltare i pazienti è cruciale per scovare informazioni sulle loro condizioni fisiche. Inoltre, un’attenta osservazione del viso, dello sguardo, dei gesti, della posizione del corpo e del tono di voce del paziente può fornire indizi essenziali.

Nella cura olistica, il paziente non è un soggetto passivo, ma deve essere coinvolto attivamente e in modo cooperativo nella gestione della disfunzione fin dalle prime fasi del trattamento. Il paziente deve essere continuamente motivato a mantenere uno stile di vita adeguato. Gli sforzi della persona devono essere sostenuti riconoscendo i suoi progressi. Ciò contribuirà ad aumentare il coinvolgimento della persona durante il trattamento.

Le diverse terapie olistiche

Come già accennato, la medicina integrativa si avvicina alla salute e all’assistenza sanitaria guardando all’individuo nel suo complesso e cercando di trovare le cause profonde dei problemi, senza accontentarsi di trattare i singoli sintomi. L’approccio alla ricerca della causa considera anche gli aspetti psicologici, mentali, emotivi e spirituali che sono collegati o possono essere la causa del disturbo.

Secondo questa medicina, il primo passo per raggiungere la salute generale è promuovere uno stile di vita sano, a partire da una dieta ricca e varia, basata su alimenti naturali. In secondo luogo, è essenziale praticare regolarmente un’attività fisica che aiuti a ridurre lo stress. Infine, è importante ricorrere a terapie naturali piuttosto che a terapie farmacologiche. Oltre a queste basi, i medici olistici considerano di grande, se non uguale, importanza le interazioni sociali, le questioni ambientali e la salute psicologica del paziente.

Una volta comprese queste basi, ci si può concentrare sul ripristino dell’equilibrio e dell’armonia attraverso una serie di terapie e tecniche, tra cui lo yoga, la meditazione, la terapia nutrizionale, la fisioterapia, la massoterapia e l’agopuntura/agopressione.

Discipline come lo yoga e la meditazione possono aiutare a ridurre lo stress, ma la ricerca ha anche dimostrato che impegnarsi in queste attività migliora la consapevolezza e il benessere emotivo generale.

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