Le 6 migliori applicazioni per l’Università
09 Ottobre ore 11.37
Usare le applicazioni all’università è diventato frequente e assolutamente normale. L’utilizzo degli strumenti e programmi tecnologici è all’ordine del giorno, integrato nei metodi di studio degli studenti universitari e spesso caldeggiato anche dai professori.
Come posso rivelarsi utili le app per studiare? Quali sono le funzioni che si possono meglio sfruttare per migliorare il rendimento universitario, oppure per rendere lo studio più piacevole, dinamico ed efficace? Lo vedremo in questo articolo in cui troverai sei diversi suggerimenti di applicazioni adatte allo studio. App che puoi usare tutti i giorni per mille altri motivi, perfette anche per lo studio.
Applicazioni università: sei app da sfruttare al meglio
Alcune delle app che stiamo per suggerirti non le conosci, ma altre le conosci benissimo e non ti diremo di scaricarle, perché con estrema probabilità fanno già parte delle app presenti sul tuo dispositivo. Devi solo capire come utilizzarle per integrarle nel tuo metodo di studio, o in generale per la preparazione universitaria.
Grades – Tieni traccia dei tuoi esami
Un’app che forse non conosci e che faresti bene a recuperare il prima possibile è Grades. In questo caso stiamo parlando proprio di un’app per università. La sua funzione è quella di monitorare l’andamento universitario.
Offrendoti un’interfaccia semplice e intuitiva, avrai la possibilità di tenere traccia delle materie che hai già affrontato e di quelle che ti aspettano. All’interno delle funzioni troverai anche la proiezioni dei voti utili per comprendere come avanzare tenendo alta la media, grazie a delle statistiche di riferimento, basate sull’aggiornamento dei tuoi voti, che potrai tu stesso caricare nelle tab delle materie corrispondenti.
Esiste anche una tab dedicata alle note e agli appunti, in cui puoi segnare tutto quello che ti serve per non perdere di vista gli impegni e le incombenze legate al mondo universitario. Ad esempio potrai impostare i promemorie per le rate, oppure gli orari delle lezioni, o qualsiasi altra informazione utile a supporto del tuo percorso accademico.
Questa utilissima applicazione per l’università è disponibile sia per dispositivi Android che per dispositivi Apple.
Focus to do
Lo abbiamo detto tantissime volte su questo blog e continueremo a ribadirlo e a sostenerlo: la concentrazione, ma soprattutto una buona organizzazione sono la base per un percorso universitario di successo.
Sappiamo quanto possa fare la differenza la semplice (in realtà per nulla semplice) capacità organizzativa, l’abilità di saper creare una pianificazione realistica, con un buon ritmo attività-riposo, rispettosa delle scadenze e della qualità dell’apprendimento. Lo vediamo tutti i giorni sulla pelle dei nostri studenti. Chi non possiede questa capacità si trova ad arrancare tra molteplici aspetti di difficile gestione.
Anche per questa tipologia di studenti le app per università diventano un valido alleato. Grazie ad esse si può costruire un apprendimento solido e approfondito.
Focus-to-do è una di queste app. Per spiegare qual è la sua funzione dobbiamo fare un accenno alla tecnica del pomodoro.
La tecnica che ti permette di rimanere concentrato/a nello studio, alternando 25 minuti (circa) di studio e 5 minuti di pausa. Questa spiegazione sommaria può essere integrata con moltissimi altri articoli di approfondimento che trovi su questo blog o su altre risorse in rete.
Insomma, Focus-to-do fa proprio questo, tiene il tempo e scandisce precisamente quello da dedicare allo studio e quello da dedicare alla pausa di riposo. Il riposo va sempre incluso, e anche questo va pianificato, altrimenti è facile ritrovarsi dopo ore di lettura che non ci si è ricordati neanche di bere un bicchiere d’acqua. In questi casi le conseguenze le ripaga anche il rendimento, poiché le risorse mentali si esauriscono e non si hanno più le energie per assimilare nulla. Inoltre si associa lo studio solo ed esclusivamente a una faticaccia, incidendo negativamente sulla motivazione.
Ma tornado a Focus-to-do, ecco le sue funzioni principali:
- Pianificazione in base ai giorni: oggi, domani, prossimamente, un giorno
- – La tabella “completati”, nella quale verranno inserite tutte le attività marcate
- La tabella inbox, che racchiude tutti gli imprevisti che puoi gestire in un secondo momento
- Una sezione “report”, nella quale puoi tracciare gli andamenti dei tuoi pomodori e controllare le attività svolte
Google Drive
Ecco, qui entriamo nel mondo delle app più famose, le app di Google e tutta la suite offerta dal colosso di Montain View sono davvero il set perfetto per studiare e svolgere qualsiasi attività legata all’ambiente universitario o dell’apprendimento in generale.
Grazie a Google Drive puoi salvare tutti i documenti in una cartella in cloud, ovvero presente in rete senza un necessario “appoggio” alla memoria di un computer fisico. Ciò vuol dire che avrai i tuoi documenti a disposizione sempre, in qualsiasi momento, da qualsiasi pc con connessione a internet.
Puoi inserire anche diverse cartelle, organizzate a seconda delle tue esigenze. Ad esempio puoi creare una cartella con il materiale didattico diviso per materia, e una cartella per la documentazione burocratica, come tasse o altro.
Insomma, è un’app comune, che tutte le persone con un telefono Android possiedono, ma è anche un’app per universitari perfetta.
C’è da aggiungere un dettaglio non da poco. Google Drive ha una sua suite di programmi molto simili a quelli della classica suite Office. Così è possibile creare documenti di testo, fogli di calcolo, presentazione e altro direttamente dal cloud, renderli modificabili da tutti in tempo reale, e sempre disponibili.
Camscanner
Scanerrizare al volo un documento può essere necessario per svariati motivi, e se capita all’improvviso, quando si è lontani da uno scanner, come si fa?
Grazie a Camscanner è possibile, tramite la fotocamera dello smartphone, trasformare in pochi secondi una fotografia di un documento in una scanerizzazione chiara in pdf pronta per essere inviata a chiunque, tramite mail o messaggi.
Non è utile solo per i documenti, ma anche per qualsiasi fogli di appunti che vuoi inviare in modo nitido. Infatti Camscanner è perfetta come app per studenti universitari perchè basta un clic e il foglio un po’ scuro e ombreggiato diventa quasi una pagina di un libro o una fotocopia ad alta risoluzione.
Evernote – Il miglior modo di prendere appunti al pc
Se preferisci utilizzare la app da desktop e per studio passi tanto tempo davanti al computer ti vogliamo segnalare Evernote. Siamo quasi sicuri che tu ne abbia già sentito parlare, tra le applicazioni per l’università è una delle più famose e utilizzate.
Serve soprattutto per prendere appunti, in bloc notes appunto, però virtuali e quindi più semplici da organizzare.
L’app permette di formattare il testo come vuoi:
- Titoli
- inserire immagini
- inserire allegati
- evidenziare il testo
- inserire degli elenchi puntati
Queste note possono essere all’interno di diversi taccuini. Dunque puoi avere taccuini per ogni materia, e all’interno di ognuno di questi diverse note a seconda di quanti appunti devi prendere o quante informazioni devi segnare quel quella disciplina o argomento.
Instapaper
L’ultima applicazione che voglia segnalarti per chiudere in bellezza questo articolo sulle applicazioni per studiare all’università. Instapaper è utile quando vogliamo consultare delle pagine web per approfondire cosa stiamo studiando senza per forza accendere la connessione e perdere la concentrazione.
In pratica, scaricando l’applicazione sul cellulare e scaricando la pagina di tuo interesse (il procedimento è semplicissimo), te la ritroverai sul tuo smartphone anche da offline e potrai consultarla anche senza connetterti nuovamente a internet.
La lista non è lunga, abbiamo voluto preferire la sintesi, anche perché crediamo fortemente nel valore e nell’efficacia delle app per studiare, ma pensiamo che sia uno di quei casi in cui la definizione “poche ma buone” abbia davvero senso.\
Riempirsi il cellulare di applicazioni inutili e scarsamente utilizzate crea soltanto inquinamento mentale, non aiuta per niente. Mentre meglio utilizzarne solo alcune, e utilizzarle al meglio.
Crediti foto in evidenza: Depositphotos.com – sergii_kozii