Quali sono i pro e i contro del tirocinio?
01 Agosto ore 16.23
Stai valutando i pro e i contro del tirocinio? Fare un’esperienza lavorativa di tipo formativo, prima di immettersi sul mercato del lavoro, è sempre positivo. É vero anche che bisogna valutarne con attenzione tutti gli aspetti, senza buttarsi a capofitto. Gli elementi da considerare sono diversi, dall’ente promotore del tirocinio al settore di impiego, dalle caratteristiche dell’attività da svolgere al tempo quotidiano da investire e così via.
Devi tenere a mente, inoltre, che il tirocinio non è un rapporto di lavoro, ma una relazione di apprendimento. Cosa significa? Tra il tirocinante e l’ente ospitante si instaura una collaborazione formativa. Il tuo ruolo non è quello di un lavoratore che fornisce una prestazione professionale. Durante lo stage sei un lavoratore in fase di apprendimento.
Per approfondire meglio l’argomento è a disposizione la guida qui di seguito sui vantaggi e svantaggi del tirocinio.
Pro e contro tirocinio: la modalità curriculare ed extra curriculare
Prima di capire se accettare un tirocinio è bene fare chiarezza sulle due forme esistenti. Puoi scegliere, infatti, di seguire il tirocinio durante il percorso di studi (curriculare) oppure al termine della laurea (extracurriculare).
In linea di massima, il tirocinio curriculare è molto vantaggioso. Hai la possibilità, infatti, di fare un’esperienza mentre sei all’università, ottenendo anche dei crediti formativi.
In questo modo rompi il ghiaccio con il mondo del lavoro, hai un primo approccio con la professione scelta e, allo stesso tempo, completi i crediti necessari ad accedere alla tesi.
Per il curriculare, però, non hai diritto ad alcuna retribuzione. Nel caso, invece, di quello extracurriculare è prevista un’indennità.
Tirocinio extracurriculare: l’indennità
Spesso, gli studenti freschi di laurea preferiscono evitare il tirocinio perché lo giudicano una perdita di tempo, soprattutto a livello economico. In una ipotetica lista di pro e contro del tirocinio cioè vedono solo gli aspetti negativi. Questo approccio potrebbe rivelarsi un errore, perché il tirocinio extracurriculare, infatti, prevede il pagamento di un’indennità, il cui importo viene stabilito a livello regionale. Nel caso, per esempio, della Lombardia è prevista un’indennità mensile non inferiore ai 500 euro.
Se l’impegno non supera le 4 ore giornaliere, l’indennità si riduce a 300 euro. Non solo, i tirocinanti impegnati più di 5 ore al giorno hanno diritto anche ai buoni pasti o al servizio mensa. Per avere l’intera indennità bisogna partecipare almeno all’80% delle ore del tirocinio.
I tirocini, tra l’altro, prevedono la figura del tutor, vale a dire di una persona che segue il tirocinante per tutto il periodo ed è responsabile del suo percorso.
Quando l’azienda è seria, attua dei progetti formativi interessanti e segue da vicino il tirocinante, questo tipo di esperienze diventano davvero dei momenti preziosi su cui costruire la propria carriera futura.
Svantaggi del tirocinio extracurriculare
Dovendo stilare una lista di pro e contro del tirocinio extracurriculare, bisogna chiarire che l’indennità è assimilata a reddito da lavoro dipendente ma non è valida ai fini pensionistici. L’azienda o l’ente ospitante cioè non versano i contributi per il periodo di tirocinio. Chiaramente, il tirocinante riceve il modello CUD e i dati relativi al tirocinio vengono inseriti nel modello 770.
Si tratta di un piccolo dettaglio, ma è bene sempre saperlo prima di avviare questo genere di percorsi di formazione lavoro. Molti, infatti, preferiscono evitare il tirocinio e investire quel tempo nella ricerca di un posto di lavoro. In questi casi la scelta è tra: intraprendere un primo iter formativo di approccio al lavoro oppure impiegare tutto il tempo a disposizione nella ricerca di un primo contratto di lavoro.
Spesso di fronte a questo tipo di out out ci si pone la domanda “ma perché è utile il tirocinio?”. Ebbene, la risposta potrebbero fornirla direttamente i selezionatori delle risorse umane. Di solito, durante le selezioni vengono preferiti i curriculum di persone in possesso di un’esperienza lavorativa rispetto a quelli di persone prive di esperienza.
Gli aspiranti lavoratori senza alcuna esperienza pregressa, infatti, si espongono al rischio più alto di finire in fondo alla lista dei possibili impiegati. In considerazione di questo aspetto è bene valutare con attenzione la possibilità di effettuare un tirocinio post-laurea, senza scartarla a priori.
I vantaggi del tirocinio a livello formativo
Entrambi i tirocini, curriculari ed extracurriculari, arricchiscono studenti e neolaureati. Ci sono cioè una lista di vantaggi evidenti, soprattutto quando il percorso lavoro-formazione è ben organizzato. I tirocini, infatti, ti consentono di:
acquisire nuove competenze – il bagaglio formativo universitario e scolastico non basta per affrontare il mondo del lavoro. Sono necessarie spesso competenze specifiche, che variano a seconda del settore di riferimento. Il tirocinio consente proprio di acquisire tutte quelle conoscenze applicative che favoriscono l’ingresso nel mondo del lavoro
familiarizzare con gli ambienti di lavoro – lavorare e studiare sono due attività molto diverse. Durante il tirocinio hai la possibilità di capire appieno cosa significa la routine di lavoro e quali qualità personali (propensione al lavoro in team, capacità di ascolto, leadership, attitudine diplomatica, flessibilità ecc.) dovrai coltivare per trovare la collocazione più adatta a te
vivere le dinamiche aziendali – durante il tirocinio impari cosa significa lavorare in team e inizi a confrontarti con le gerarchie e con le differenze di ruoli
mettersi in gioco – il tirocinio ti consente di fare chiarezza e di capire quali sono le tue attitudini, i tuoi limiti e i tuoi desideri. I compiti assegnati, tra l’altro, ti insegnano a lavorare per obiettivi, a rispettare le scadenze e a gestire la pressione e l’ansia da prestazione
instaurare le prime relazioni professionali – lavorando stabilisci relazioni e conoscenze che possono essere utili anche per il tuo futuro lavorativo. Cominci cioè a costruire una rete di rapporti che sono importanti da diversi punti di vista. Potrai, per esempio, rivolgerti ai colleghi del tirocinio per consigli futuri riguardanti proposte di lavoro ricevute da altre aziende
trovare lavoro – in molti casi i rapporti con l’azienda ospitante non si esauriscono alla fine del tirocinio. Se l’ambiente ti piace e il lavoro ti soddisfa, puoi impegnarti per far sì che l’esperienza si trasformi in un contratto di lavoro vero e proprio. I tirocini servono anche a questo scopo. Le aziende, infatti, li utilizzano come mezzo per individuare giovani motivati e capaci. Per gli enti ospitanti i tirocini sono comunque un investimento considerevole di tempo e di risorse. Proprio per questo motivo, in tanti casi le aziende sono disposte a tenere i tirocinanti migliori e a offrire loro un futuro professionale
Pro e contro tirocinio: gli svantaggi
Nella lista di pro e contro del tirocinio, gli svantaggi dipendono sempre dall’ente o dall’azienda ospitante. Nella maggior parte dei casi, i tirocinanti giudicano negativa l’esperienza per i seguenti motivi:
tutor assenti – può capitare che il responsabile del tirocinio sia oberato di lavoro e dedichi poca attenzione al tirocinante. In questi casi, il livello formativo dell’esperienza si abbassa notevolmente
mansioni poco qualificanti – per legge i tirocini non dovrebbero prevedere compiti base, ma può capitare che gli enti ospitanti fraintendano il percorso
eccessiva responsabilizzazione – ci sono realtà che confondono il tirocinio con un rapporto di lavoro. In questi casi, il tirocinante viene considerato un lavoratore a tutti gli effetti e gli si attribuiscono mansioni e responsabilità che non gli competono
Come evitare situazioni di questo tipo? Scegliendo con cura l’azienda ospitante e informandosi in anticipo. Ci sono anche enti che assistono nella ricerca dei tirocini e aiutano a selezionare quelli migliori, come università, uffici tirocini regionali, centri per l’impiego e associazioni di categoria.
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