Schemi a cascata: cosa sono e come farli
11 Aprile ore 16.07
Trovate il metodo di studio ideale può essere una vera impresa, soprattutto durante i primi mesi di studio all’Università. Per capire in che modo apprendiamo, è necessario testare molte possibilità, per comprendere quelle che fanno al caso nostro.
Molto spesso gli studenti scelgono di inserire nel proprio approccio allo studio strumenti come gli schemi a cascata, utilissimi per ottimizzare diversi aspetti dell’apprendimento. Ma cosa sono questi schemi, e come vengono sviluppati? Vediamolo insieme.
Cosa sono gli schemi a cascata
La formula degli schemi a cascata permette di organizzare tutte le informazioni in ordine gerarchico. Grazie alla struttura a elenco, la memoria si esercita, e la tua capacità di memorizzazione verrà stimolata ancora di più.
Puoi utilizzare anche frecce, o simboli di tuo gradimento, per collegare i concetti e personalizzare il testo. Una delle cose importanti di questi schemi a cascata è la loro lunghezza. Per far sì che funzionino, devono essere abbastanza brevi e concisi.
Il loro scopo è quello di ottimizzare lo scopo, e non di renderlo ancora più prolisso e complicato. In questo modo, rielaborerai i concetti in modo chiaro, e potrai ripassare più velocemente. Gli schemi a cascata, solitamente, sono utili quando la mole di studio è alquanto sostanziosa, e le nozioni da acquisire sono molti. Avere a disposizione questo tipo di schemi, ben strutturati, è un grande aiuto per il tuo apprendimento.
La memoria visiva viene stimolata, e avrai più dimestichezza nel connettere gli argomenti tra di loro e creare un discorso più fluido. Perché lo schema a cascata funziona così bene? Perché ti costringe a prendere il materiale, visionarlo, estrapolare ciò che è davvero importante, e lasciare da parte le ripetizioni o le frasi più superflue e non necessarie al concetto stesso. Inoltre, per strutturarne uno come si deve, dovrai essere bravo a collegare le nozioni, riflettere sugli argomenti, e fare un primo ciclo di memorizzazione.
Come fare gli schemi a cascata
Prima ancora di fare uno schema a cascata, ricorda la sua forma, ovvero quella gerarchica. Non c’è altro modo di organizzare gli elementi, altrimenti non staremmo più parlando di uno schema a cascata. Ora, sei pronto per prendere il tuo foglio bianco e metterti all’opera. Puoi leggere brevi segmenti di testo e schematizzarli man mano, oppure puoi leggere un segmento più ricco di testo e fissarne le idee e i dati principali, integrando poi con altre fonti e collegamenti.
Non c’è un modo giusto o uno sbagliato, ma tutto dipende dalla tua capacità di memorizzazione e di gestione delle informazioni. La schematizzazione più meccanica è perfetta quando il testo è più ricco di dati che di concetti, oppure quando il tuo livello di concentrazione è quasi sotto lo zero e vuoi elaborare più facilmente un testo.
Leggendo, invece, segmenti più corposi tutti in una volta, può portarti dei vantaggi quando il testo è più concettuale e vuoi dare un ordine personale all’esposizione, oppure quando sei meno stanco ed hai livelli di concentrazione maggiori, perché richiede uno sforzo elaborativo più intenso.
Carta, penna e colori
A prescindere dal metodo di schematizzazione e di lettura che tu scelga, lo schema a cascata ti aiuterà molto nella memorizzazione. Scegliere di crearne con carta e penna, potrebbe avere un effetto diverso, piuttosto che utilizzare strumenti tecnologici. Questo perché, con la scrittura manuale, la mente viene stimolata di più, più aree del cervello si attivano, e i concetti da studiare vengono focalizzati meglio. Utilizza i colori e non limitarti al triste bianco e nero. Se hai un po’ di memoria fotografica, ti tornerà molto utile il giorno dell’esame.
I colori ti permettono di immagazzinare un dato, un nome, una definizione, e di richiamarlo alla mente con maggiore facilità. La realizzazione manuale degli schemi a cascata supporta l’organizzazione percettiva. Per fare le cose con precisione, inizia con il prendere un foglio bianco, scrivi il titolo dell’argomento (in alto al centro), fai il tuo schema a cascata, utilizza frecce e altri simboli che possono aiutarti a memorizzare, numera il foglio, mettilo da parte e preparati a crearne un altro, con lo stesso metodo del precedente.
Cosa scrivere nello schema a cascata
Schematizzare troppo non è sempre la scelta corretta, perché devi essere in grado di scegliere i concetti più importanti da riportare, e di scartare quelli meno rilevanti. A causa dell’insicurezza e del perfezionismo, puoi tendere a voler inserire un po’ tutto nel tuo schema, ma così facendo non arriverai mai ad avere informazioni snelle e scorrevoli.
Uno schema a cascata deve essere breve. Prima di tutto, ordina la mente, e poi rispecchia l’ordine sul tuo foglio, altrimenti farai anche difficoltà a ricercare i concetti scritti. Se vuoi che gli schemi a cascata siano più efficienti, vai di pari passo con le lezioni, e stilali ogniqualvolta affronti un nuovo argomento.
In questo modo, non ti troverai con l’acqua alla gola, a ridosso di un esame. Rispetto a delle classiche mappe concettuali o mentali, gli schemi a cascata sono più flessibili e hanno meno regole fisse. Non sono indispensabili per studiare, ma se sono costruiti nel giusto modo, ti danno una grande mano nell’apprendimento.
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credits immagine: karolina grabowska / pexels